i pizzini di provenzano

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i pizzini di provenzano

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i pizzini anticipano con 1 mese di anticipo le mosse del premier berlusconi......scandaloso!!!!!!! :evil:



Ritrovati i pizzini tra MD e SBP2.



19-04-2006
“Carissimo, con l’augurio, che la presente, vi trovi a tutti in ottima salute ad Arcore, anche CP e MD. Come grazie a Dio, al momento posso dire di me. Oggi c’è vento di bolina e il cielo è chiaro.
Senti, non rigordo se già te ne avessi parlato e pregato. Ma a scanzo di equivoci, ti prego, senti che io ricordi? La mia presidenza è garanzia comune. Quella della Repubblica, ma la Camera può gestire la situazione. Un caro abbraccio da parte mia”. MD

19-04-2006
“Carissimo, solo in te riconosco la vera, sincera, democratica opposizione. Parli come un libro stampato(1), la tua ironia, la tua intelligenza. Che cosa sei... Che cosa sei.. La tua presidenza (ma perchè una sola: tutte!) è motivo di garanzia per gli italiani, per l’economia, per me.
Se non ci fossi bisognerebbe inventarti...
Non telefonerò mai a Romano, ma a te sempre. Per sempre tuo”. SBP2

20-04-2006
“In merito alla presidenza finalmente ho avuto l’incontro con Violante e lo Turco e gli ho spiegato la situazione come stava e cioè che dovevamo pagare un prezzo politico in più per la presidenza. Le leggi di democrazia(2) rimarranno e la televisione sarà libera(3). Questo mi hanno riferito, e questo ti ho copiato. Ho parlato con quello del gas(4) e ho detto che ha parlato con quella persona: è giusta e che continua a parlarci per tutto.
Ti benedica il Signore e ti protegga”. MD

20-04-2006
“I conti non tornano e dai giudici non ci si poteva aspettare altro. Ma leggo la tua lettera e ti vedo come la prima volta(5). Continuo ad avere dubbi su queste elezioni e sul futuro di Mediaset. E’ stata una truffa. Bisognerà tenere alta la tensione chiedere controlli ulteriori. Continueremo con tutti i ricorsi in tutte le sedi possibili, dal Tar alle giunte per le elezioni. E’ insieme a te che vorrei riconteggiare il milione di voti, uno a uno. Tu sei il mio ieri(6), il mio oggi, il mio domani.
Tu sei mio sogno proibito”. SBP2.
PS: C5 – R4 – PU/IT – LGP2 – I1


(1) Riferimento alla Mondadori
(2) Leggi Cirami, ex Cirielli, Pecorella
(3) Riferimento a un riordino delle frequenze televisive
(4) Non interpretabile
(5) Riferimento alla Bicamerale
(6) Mancata approvazione della legge sul conflitto di interessi
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Mafia e politica nelle carte di Provenzano


Nei bigliettini ricevuti dal boss Matteo Messina Denaro, i malumori di Cosa Nostra per lo scarso sostegno da parte dei rappresentanti dello Stato sulla modifica del 41bis e la legge sulla confisca dei beni dei mafiosi


di Fabrizio Gatti


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Si parla anche di politica nei pizzini trovati a Bernardo Provenzano. Dei 350 messaggi sequestrati nel covo di Corleone, dieci sono stati scritti al capomafia da Matteo Messina Denaro, 44 anni, latitante dal 1993 e tra i possibili successori del boss arrestato l’11 aprile dalla polizia. In alcuni di questi, come "L’espresso" è in grado di rivelare, Messina Denaro si lamenta con Provenzano perché i politici non sostengono Cosa Nostra. Secondo le indiscrezioni non si fanno nomi, ma l’allusione è a ciò che la mafia si aspettava dallo Stato: dalla modifica del 41 bis che regola la detenzione in carcere all’abolizione legge Rognoni-La Torre sulla confisca dei beni della piovra. Può essere una coincidenza, ma nell’autunno scorso un progetto di Silvio Berlusconi e dei ministri Roberto Castelli e Giuseppe Pisanu, poi ritirato per le proteste, prevedeva proprio l’ammorbidimento della Rognoni-La Torre.

I messaggi di Matteo Messina Denaro sono stati scritti al computer e poi stampati. E i fogli piegati e arrotolati in piccole dimensioni, in modo che i postini della mafia potessero nosconderli durante il trasporto. Non sono firmati, ma il contenuto e il modo di presentarsi dell’autore porta al boss cresciuto nella famiglia di Castelvetrano, in provincia di Trapani. La data, che accompagna ogni messaggio, risale ad alcune settimane fa e la consegna a pochi giorni prima dell’arresto. Nel pieno della campagna per le elezioni nazionali e regionali, Messina Denaro comunica a "zu Binu", 73 anni, così come i mafiosi chiamano Provenzano, i problemi che Cosa Nostra ha nell’ottenere benefici dalla politica. Nel 2003 un’inchiesta sui legami criminali tra politici e investigatori corrotti aveva scoperto come Provenzano e i suoi potessero conoscere in anticipo le mosse della Procura di Palermo. E anche per questo il capomafia ha potuto prolungare la sua latitanza.

Altri pizzini trovati nel covo di Corleone sono invece attribuiti a Salvatore Lo Piccolo, 64 anni, ricercato dal 1992, boss del mandamento di San Lorenzo-Tommaso Natale, quartieri alla periferia ovest di Palermo. Lo Piccolo è considerato l’altro possibile capo della nuova Cosa Nostra. Nei messaggi, i due superboss latitanti salutano zu Binu riconoscendogli il massimo rispetto. Secondo i magistrati, Provenzano era a Corleone dalla fine dell’inverno. Mezz’ora dopo l’arresto, un investigatore della squadra mobile di Palermo ha chiesto al boss cosa avrebbe fatto se si fosse accorto dell’arrivo della polizia. E lui ha risposto con altre due domande: «E voi che dite? Andarmene non era un mio diritto?». In questura i poliziotti hanno poi provato a fargli altre domande e lui ha sempre risposto nello stesso modo: «E voi che dite?».
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