Pedullà contro Bigon
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Pedullà contro Bigon
"Cosa non gli abbiamo detto che avremmo dovuto?"
Ecco uno stralcio dell'editoriale di Alfredo Pedullà per Tuttomercatoweb.com: "Ho letto sulla "Gazzetta" di sabato una considerazione su Bigon che non verrebbe esaltato per come meriterebbe. In che senso? Cosa non gli abbiamo detto che avremmo dovuto? Dovremmo fargli i complimenti per l'eliminazione in Champions League? Dice il saggio: ma Bigon è un esecutore di ordini, se De Laurentiis aveva deciso di tenere chiusa la cassaforte, mica avrebbe potuto fargliela aprire con la forza. Certo, ma adesso non facciamo che Bigon debba diventare il santo tra i direttori sportivi. Tra un po' magari, se questo è il codazzo mediatico, i tifosi del Napoli dovrebbero chiedere scusa a Bigon se il Napoli è finito fuori dalla Champions. Trattasi di mentalità, siamo (quasi) tutti figli di Lotito, ormai radicata e consolidata. Chi chiede che venga esaltato (per cosa?) Bigon è lo stesso che in dieci anni di gestione De Laurentiis non si è permesso di fare la minima obiezione sulle strategie societarie. Perché siccome tengo famiglia, meglio allinearmi con spremute di ruffianeria acuta.
Hai visto mai? A parte il fatto che ci sono direttori sportivi, bisognerebbe dirlo a Bigon, che lavorano da anni senza un grande budget a disposizione. E magari tra questi ce n'è uno (si chiama Ausilio) in sella all'Inter e non al Borgorosso Football Club. Ecco, se siamo (quasi) tutti figli di Lotito, il Napoli di oggi è figlio di nessuno, come il mitico Polifemo. La casa brucia, la squadra arranca, il mercato è stato un fallimento strategico, De Laurentiis che ha quasi trascorso più giorni a CastelVolturno nell'ultima settimana che nell'ultimo anno. E poi ci dicono che bisogna rivalutare il lavoro di Bigon. Ma quale, di cosa stiamo parlando, ci siamo resi conto o no che il Napoli è una cosa troppo più importante di uno scendiletto per mezza notizia in più o in meno?".
Per completare il ridicolo caso di riccardo bigon,un Benjamin Button che vive in un paradosso economico nel mondo del calcio.Comprare,ma non spendere.
Sta critica forzata perche' s'ha da fare,caro pedulla' che non ne hai presa una nemmeno a tirare a indovinare,lascia il tempo che trova.
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Tu vuoi fare un film sull'Italia senza Gianfranco Fini?
La gente può sempre essere condotta ad ubbidire ai capi. È facile. Si deve solo dirgli che sono attaccati e accusare i pacifisti di mancanza di patriottismo e di esporre il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualunque paese.
"C’erano attentati continui e ingiustificati. Fatti a caso. Servivano allo Stato per limitare le libertà dei cittadini. Ad ogni attentato, si facevano leggi restrittive della libertà!”
BoomBoomBucchi ha scritto: I protagonisti assoluti della storia azzurra sono due: Maradona e De Laurentiis
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