Gargano: «Io e il Napoli diventeremo grandi»

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peppino de filippo
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Gargano: «Io e il Napoli diventeremo grandi»

Messaggio da peppino de filippo »

FRANCESCO DE LUCA Gargano ha giocato nove partite su nove, mai sostituito da Reja. All’Olimpico otto giorni fa è sceso in campo dopo un volo transoceanico, quindici ore in aereo e poche parole all’allenatore: «Ho dormito, pronto per giocare contro la Roma: nessun problema». Centosessantotto centimetri, due in più di Maradona, l’uruguaiano è diventato punto di forza del centrocampo del Napoli. «Ma io ho tanto da imparare. Voglio crescere e diventare grande con questa squadra. Le rimonte contro avversari della forza di Roma e Juve non devono sorprendere: abbiamo cuore e qualità, siamo un gruppo vero», racconta Walter. Lui sta ad ascoltare con attenzione i suggerimenti di Reja e dei compagni più anziani, come Zalayeta e Sosa. Ha una venerazione per il Pampa, che ha adottato i sudamericani più giovani, appunto Gargano e Lavezzi, raccontando difetti e pregi di Napoli: ragazzi, ecco come potete raccogliere gli applausi ed evitare i fischi del San Paolo. Gargano ha una storia simile a quella di Hamsik: preso dal Napoli e sfuggito ai grandi club. Era arrivato in Italia nel 2004, breve tournèe del Danubio organizzata dal marchese D’Ippolito, il nobile procuratore calcistico. Spettacolare partita a Catania e timidi interessamenti di alcune società. Poi il silenzio, fino ai contatti con il Napoli e al pressing di Marino. Tanta corsa e tanto cuore, il ragazzo di Paysandù è quello dei primi giorni della carriera, quando venne scelto dal Danubio dopo una selezione di giovanissimi calciatori. L’esordio in prima squadra a diciott’anni e poi una serie di titoli: sette dal 2004 al 2007, all’estate dell’addio all’Uruguay. E nel frattempo la convocazione nella Nazionale allenata da Oscar Washington Tabarez, l’elegante signore dai capelli grigi a cui per un brevissimo periodo Berlusconi aveva affidato la guida del Milan. «Un campione è Gargano, farà tanta strada con il Napoli. Gattuso, Pizarro? Niente paragoni: lui è soprattutto Gargano», spiega il ct dell’Uruguay. Ha fatto giocare poco Walter in Coppa America perché è giovane e perché ci sono gerarchie da rispettare. «Ma il futuro è ovviamente suo», puntualizza Tabarez. Ventitrè anni compiuti il 23 luglio, un giorno prima di firmare il contratto con il Napoli per cinque stagioni, Gargano vive con la fidanzata Fabiana in un appartamento sulla collina di Posillipo. Ha sofferto quando Tabarez lo ha convocato due settimane fa per due partite dell’Uruguay: «La mia ragazza è rimasta da sola a Napoli, non vedo l’ora di riabbracciarla». Tenero Walter, come non lo è in campo. Un combattente vero, già amato dai tifosi. Lui, che nelle 83 partite con il Danubio aveva segnato in tutto tre gol, è già arrivato qui a quota due. E che gol: contro la Roma una bordata da 35 metri che ha piegato la mano destra di Curci, contro la Juve tre avversari saltati e il pallone sistemato nell’angolo irraggiungibile anche per Buffon, il primo portiere al mondo. «Il gol alla Roma è stato bello, ma quello alla Juve è stato un’altra cosa perché l’ho segnato davanti ai miei tifosi, al fantastico pubblico di Napoli». Sosa e Zalayeta, due uomini forti dello spogliatoio, hanno invitato Walter a non montarsi la testa. «È un buon momento ma devo restare tranquillo». La velocità di Gargano è impressionante: «La mia prima qualità». L’ha messa al servizio del Napoli per quest’anno e i prossimi quattro. Quando ha firmato il contratto preparato da Marino, s’è accontentato di uno stipendio da riserva: 220mila euro. Con una clausola: sono previsti aumenti, fino a 320mila, sulla base delle partite giocate. Correndo e segnando, Gargano potrà arricchirsi.
Umbo76

Re: Gargano: «Io e il Napoli diventeremo grandi»

Messaggio da Umbo76 »

peppino de filippo ha scritto:FRANCESCO DE LUCA Gargano ha giocato nove partite su nove, mai sostituito da Reja. All’Olimpico otto giorni fa è sceso in campo dopo un volo transoceanico, quindici ore in aereo e poche parole all’allenatore: «Ho dormito, pronto per giocare contro la Roma: nessun problema». Centosessantotto centimetri, due in più di Maradona, l’uruguaiano è diventato punto di forza del centrocampo del Napoli. «Ma io ho tanto da imparare. Voglio crescere e diventare grande con questa squadra. Le rimonte contro avversari della forza di Roma e Juve non devono sorprendere: abbiamo cuore e qualità, siamo un gruppo vero», racconta Walter. Lui sta ad ascoltare con attenzione i suggerimenti di Reja e dei compagni più anziani, come Zalayeta e Sosa. Ha una venerazione per il Pampa, che ha adottato i sudamericani più giovani, appunto Gargano e Lavezzi, raccontando difetti e pregi di Napoli: ragazzi, ecco come potete raccogliere gli applausi ed evitare i fischi del San Paolo. Gargano ha una storia simile a quella di Hamsik: preso dal Napoli e sfuggito ai grandi club. Era arrivato in Italia nel 2004, breve tournèe del Danubio organizzata dal marchese D’Ippolito, il nobile procuratore calcistico. Spettacolare partita a Catania e timidi interessamenti di alcune società. Poi il silenzio, fino ai contatti con il Napoli e al pressing di Marino. Tanta corsa e tanto cuore, il ragazzo di Paysandù è quello dei primi giorni della carriera, quando venne scelto dal Danubio dopo una selezione di giovanissimi calciatori. L’esordio in prima squadra a diciott’anni e poi una serie di titoli: sette dal 2004 al 2007, all’estate dell’addio all’Uruguay. E nel frattempo la convocazione nella Nazionale allenata da Oscar Washington Tabarez, l’elegante signore dai capelli grigi a cui per un brevissimo periodo Berlusconi aveva affidato la guida del Milan. «Un campione è Gargano, farà tanta strada con il Napoli. Gattuso, Pizarro? Niente paragoni: lui è soprattutto Gargano», spiega il ct dell’Uruguay. Ha fatto giocare poco Walter in Coppa America perché è giovane e perché ci sono gerarchie da rispettare. «Ma il futuro è ovviamente suo», puntualizza Tabarez. Ventitrè anni compiuti il 23 luglio, un giorno prima di firmare il contratto con il Napoli per cinque stagioni, Gargano vive con la fidanzata Fabiana in un appartamento sulla collina di Posillipo. Ha sofferto quando Tabarez lo ha convocato due settimane fa per due partite dell’Uruguay: «La mia ragazza è rimasta da sola a Napoli, non vedo l’ora di riabbracciarla». Tenero Walter, come non lo è in campo. Un combattente vero, già amato dai tifosi. Lui, che nelle 83 partite con il Danubio aveva segnato in tutto tre gol, è già arrivato qui a quota due. E che gol: contro la Roma una bordata da 35 metri che ha piegato la mano destra di Curci, contro la Juve tre avversari saltati e il pallone sistemato nell’angolo irraggiungibile anche per Buffon, il primo portiere al mondo. «Il gol alla Roma è stato bello, ma quello alla Juve è stato un’altra cosa perché l’ho segnato davanti ai miei tifosi, al fantastico pubblico di Napoli». Sosa e Zalayeta, due uomini forti dello spogliatoio, hanno invitato Walter a non montarsi la testa. «È un buon momento ma devo restare tranquillo». La velocità di Gargano è impressionante: «La mia prima qualità». L’ha messa al servizio del Napoli per quest’anno e i prossimi quattro. Quando ha firmato il contratto preparato da Marino, s’è accontentato di uno stipendio da riserva: 220mila euro. Con una clausola: sono previsti aumenti, fino a 320mila, sulla base delle partite giocate. Correndo e segnando, Gargano potrà arricchirsi.
Una sola parola: URAGANO.

Da parte mia grazie per non aver titubato di fronte all'offerta di Marino. Avevo già capito quanto eri grande, ora sta a te continuare a dimostrarlo......
Rosso82

Re: Gargano: «Io e il Napoli diventeremo grandi»

Messaggio da Rosso82 »

Umbo76 ha scritto:
peppino de filippo ha scritto:FRANCESCO DE LUCA Gargano ha giocato nove partite su nove, mai sostituito da Reja. All’Olimpico otto giorni fa è sceso in campo dopo un volo transoceanico, quindici ore in aereo e poche parole all’allenatore: «Ho dormito, pronto per giocare contro la Roma: nessun problema». Centosessantotto centimetri, due in più di Maradona, l’uruguaiano è diventato punto di forza del centrocampo del Napoli. «Ma io ho tanto da imparare. Voglio crescere e diventare grande con questa squadra. Le rimonte contro avversari della forza di Roma e Juve non devono sorprendere: abbiamo cuore e qualità, siamo un gruppo vero», racconta Walter. Lui sta ad ascoltare con attenzione i suggerimenti di Reja e dei compagni più anziani, come Zalayeta e Sosa. Ha una venerazione per il Pampa, che ha adottato i sudamericani più giovani, appunto Gargano e Lavezzi, raccontando difetti e pregi di Napoli: ragazzi, ecco come potete raccogliere gli applausi ed evitare i fischi del San Paolo. Gargano ha una storia simile a quella di Hamsik: preso dal Napoli e sfuggito ai grandi club. Era arrivato in Italia nel 2004, breve tournèe del Danubio organizzata dal marchese D’Ippolito, il nobile procuratore calcistico. Spettacolare partita a Catania e timidi interessamenti di alcune società. Poi il silenzio, fino ai contatti con il Napoli e al pressing di Marino. Tanta corsa e tanto cuore, il ragazzo di Paysandù è quello dei primi giorni della carriera, quando venne scelto dal Danubio dopo una selezione di giovanissimi calciatori. L’esordio in prima squadra a diciott’anni e poi una serie di titoli: sette dal 2004 al 2007, all’estate dell’addio all’Uruguay. E nel frattempo la convocazione nella Nazionale allenata da Oscar Washington Tabarez, l’elegante signore dai capelli grigi a cui per un brevissimo periodo Berlusconi aveva affidato la guida del Milan. «Un campione è Gargano, farà tanta strada con il Napoli. Gattuso, Pizarro? Niente paragoni: lui è soprattutto Gargano», spiega il ct dell’Uruguay. Ha fatto giocare poco Walter in Coppa America perché è giovane e perché ci sono gerarchie da rispettare. «Ma il futuro è ovviamente suo», puntualizza Tabarez. Ventitrè anni compiuti il 23 luglio, un giorno prima di firmare il contratto con il Napoli per cinque stagioni, Gargano vive con la fidanzata Fabiana in un appartamento sulla collina di Posillipo. Ha sofferto quando Tabarez lo ha convocato due settimane fa per due partite dell’Uruguay: «La mia ragazza è rimasta da sola a Napoli, non vedo l’ora di riabbracciarla». Tenero Walter, come non lo è in campo. Un combattente vero, già amato dai tifosi. Lui, che nelle 83 partite con il Danubio aveva segnato in tutto tre gol, è già arrivato qui a quota due. E che gol: contro la Roma una bordata da 35 metri che ha piegato la mano destra di Curci, contro la Juve tre avversari saltati e il pallone sistemato nell’angolo irraggiungibile anche per Buffon, il primo portiere al mondo. «Il gol alla Roma è stato bello, ma quello alla Juve è stato un’altra cosa perché l’ho segnato davanti ai miei tifosi, al fantastico pubblico di Napoli». Sosa e Zalayeta, due uomini forti dello spogliatoio, hanno invitato Walter a non montarsi la testa. «È un buon momento ma devo restare tranquillo». La velocità di Gargano è impressionante: «La mia prima qualità». L’ha messa al servizio del Napoli per quest’anno e i prossimi quattro. Quando ha firmato il contratto preparato da Marino, s’è accontentato di uno stipendio da riserva: 220mila euro. Con una clausola: sono previsti aumenti, fino a 320mila, sulla base delle partite giocate. Correndo e segnando, Gargano potrà arricchirsi.
Una sola parola: URAGANO.

Da parte mia grazie per non aver titubato di fronte all'offerta di Marino. Avevo già capito quanto eri grande, ora sta a te continuare a dimostrarlo......
Grande uragano Gargano.....diventiamo grandi!!!!
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last_exit
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Messaggio da last_exit »

grande gargano... è un perno insostituibile per il nostro centrocampo!
ROMA - Aurelio De Laurentiis promette nuovi acquisti per il Napoli. Lo fa ai microfoni di Radio Kiss Kiss annunciando l'arrivo di tre giocatori nella finestra di gennaio: «Comprerò un terzino, un difensore centrale e un centrocampista». Parole importanti quelle del n° 1 azzurro che ha come primo obiettivo quello di potenziare sempre la squadra partenopea.

http://www.corrieredellosport.it/calcio ... poli%C2%BB

FORZA ACCANTONAMENTO!
swissnapoli
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Messaggio da swissnapoli »

è pensare che c'erano dei "criticoni" su nm, che avevano
fatto di Gargano una mer...a....
il goal che ha segnato Gargano sabato sera, mi
ricorda quello segnato da Maradona contro il Brescia..
Chi se lo ricorda??
Chi non ama il Napoli, non ama la vita!!
Umbo76

Messaggio da Umbo76 »

swissnapoli ha scritto:è pensare che c'erano dei "criticoni" su nm, che avevano
fatto di Gargano una mer...a....
il goal che ha segnato Gargano sabato sera, mi
ricorda quello segnato da Maradona contro il Brescia..
Chi se lo ricorda??
Ti ricordi quanto lo difendevo??? Come fare a non ricordare quel gol di diego??? Avete visto che faccia da scugnizzo che aveva Gargano dopo il gol? Mi sembrava speedy gonzales......
swissnapoli
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Messaggio da swissnapoli »

umbo, certo che mi ricordo chi lo difendeva, eravamo in pochi
a credere nelle qualità di Gargano, ha ragione il DELA quando
dice "prima di criticare guardatevi il film"....
Chi non ama il Napoli, non ama la vita!!
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fabio123
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Messaggio da fabio123 »

E' stato davvero un bel gol!!!! Di Gargano mi fa impazzire la sua rabbia agonistica e il sou attaccamento ai nostri colori... bravo Walter uno di noi
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Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.
swissnapoli
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Messaggio da swissnapoli »

quoto fabio123, spero che non eri nel gruppo dei criticoni
di Gargano.....
Chi non ama il Napoli, non ama la vita!!
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