va bene Matteo
Una piazza che non ci crede più.
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Spogliatoi separati tra i tifosi del Napoli ed i tifosi del presidente.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Ok fessacchiotto
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Ok Pietro
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Cruz Cruz Cruz Cruz Cruz CruzMax Power ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:38Una partita su tutte, l’1-0 al Milan con gol di Di Canio, anno 93/94 e giorno delle elezioni. Lo ricordo come se fosse stato ieri. Non votavo ancora ma accompagnai i miei e sentii la partita alla radio convintissimo che ci avrebbero asfaltati. E invece…lestat ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:30No ma figurati,il ragionamento e' a prescindere da questo.Mo' potrei rispondere che probabilmente,quello nemmeno lo seguiva il Napoli ai tempi,senza de laurentiis,che con lippi sfidava e vinceva squadre piu' toste,con simoni faceva un mezzo miracolo,con di canio che faceva un gol prodigioso con il milan che tra un attimo ce ne cadevamo tutti...e Boskov,non lo citiamo?...chi non si e' emozionato con Boskov?bicie' ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:20
che poi ha citato anni bellissimi sopratutto dal 91 al 97 mi sono divertito tantissimo con l'abbonamento in curva B e mi guardavo il Napoli di Lippi, Simoni, Di Canio ecc.
non si vinceva un ca**o, ma il senso di appartenenza era elevatissimo ... sangue azzurro proprio
Ma non lo faro'.Per difendere de laurentiis scrivono stronzate,su stronzate,magari anche consapevoli di scrivere stronzate.
Poi ricordo con piacere anche l’anno di Caccia e Aglietti, gli anni di Boghossian, Fabian Ayala che era un grande autore di punizioni. André Cruz.
Oggettivamente, dire che dopo il 1991 non eravamo già più niente è una cazzata. Avevamo difficoltà finanziarie ma abbiamo tenuto testa a squadre che prendevano Mendieta a 100 miliardi, De La Pena a 90, Vieri a 70.
Spogliatoi separati tra i tifosi del Napoli ed i tifosi del presidente.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Facemmo un 4 posto nel 92 mi sembra,poi tra l'ottavo e il 14 esimo posto in campionato,retrocessione fino al fallimento.
Magari vi siete divertiti, può essere
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
A parte il fatto che nemmeno e' del tutto vero,e che comunque in linea di massima non si ragiona cosi'...questo te lo dico per insegnamento,finche' sei in un forum ti tolleriamo perche' capiamo il personaggio e le intenzioni,ma nella vita vera te' chiaveno nu' scuzzettone e ti dicono "ma statte zitto,strunz" a ragione...ti diro',penso proprio che alcuni di noi si siano anche divertiti,alternando momenti buoni ad altri meno buoni,emozionati quando si poteva,e depressi quando si doveva,attraversando tutte le fasi che un tifoso attraversa seguendo la sua squadra.Ci sta.Senza paragonare cose imparagonabili.
Devi capire questo...non tutti noi siamo dei poveri cristi che hanno cominciato a seguire il Napoli per dovere,per lavori,per attivita' demenziali per veicolare le idee sui social,da tifosi da tripadvisor,per magnificare le gesta di un produttore fallito.Tu fallo pure,per ruolo,per scelta,per assenza di spina dorsale.Ma lasse sta 'e tifosi.Che ca**o ne vuoi capire tu...
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Mi permetto di intervenire perché mi sento di aver vissuto appieno quei momenti. Ricordo con piacere il gol di Di Canio (stavo in curva B) e, più in generale, l'annata di Lippi, il girone di ritorno con Boskov che ci vide sfuggire la qualificazione alla coppa Uefa per un gol allo scadere di Marco Delvecchio (Inter). Boghossian, poi, era uno dei miei giocatori preferiti. Ayala, pur non altissimo, le prendeva tutte di testa. L'anno di Caccia, francamente, non lo ricordo con piacere. Stava sempre, dico sempre, in fuorigioco. Che nervi!!!bicie' ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:25Cruz Cruz Cruz Cruz Cruz CruzMax Power ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:38Una partita su tutte, l’1-0 al Milan con gol di Di Canio, anno 93/94 e giorno delle elezioni. Lo ricordo come se fosse stato ieri. Non votavo ancora ma accompagnai i miei e sentii la partita alla radio convintissimo che ci avrebbero asfaltati. E invece…lestat ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:30
No ma figurati,il ragionamento e' a prescindere da questo.Mo' potrei rispondere che probabilmente,quello nemmeno lo seguiva il Napoli ai tempi,senza de laurentiis,che con lippi sfidava e vinceva squadre piu' toste,con simoni faceva un mezzo miracolo,con di canio che faceva un gol prodigioso con il milan che tra un attimo ce ne cadevamo tutti...e Boskov,non lo citiamo?...chi non si e' emozionato con Boskov?
Ma non lo faro'.Per difendere de laurentiis scrivono stronzate,su stronzate,magari anche consapevoli di scrivere stronzate.
Poi ricordo con piacere anche l’anno di Caccia e Aglietti, gli anni di Boghossian, Fabian Ayala che era un grande autore di punizioni. André Cruz.
Oggettivamente, dire che dopo il 1991 non eravamo già più niente è una cazzata. Avevamo difficoltà finanziarie ma abbiamo tenuto testa a squadre che prendevano Mendieta a 100 miliardi, De La Pena a 90, Vieri a 70.
Chiarito ciò, fermo restando le epoche diverse, il fascino delle radioline (scusa Ameri..., Milano chiama Napoli risponde,...), i sapori di una volta, le mezze stagioni... cosa ci impedisce di non portare nella nostra valigia dei ricordi, la vittoria della Coppa Italia in faccia alla juve del tanto bistrattato Gattuso, le 4 pappine rifilate alla Lazio di Sarri, la vittoria in casa del Milan con finale thrilling, la prorompenza fisica di Osimhen, il mancino chirurgico di Fabian da fuori area, i tunnel e le finte di Piotr, i polmoni d'acciaio di Di Lorenzo,...?
L'odio per il pappone vi ha accecato la vista.
Il presidente è il primo responsabile di questa stagione.
Ha sbagliato a puntare su Garcia. Ha sbagliato a prendere un DS sconosciuto. Ha sbagliato a non sostituire degnamente Kim. A Gennaio non ha migliorato la situazione. Non deve permettersi di entrare negli spogliatoi o interferire negli allenamenti.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Dovresti rifletterci.
- icemanac
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Concordo
Il presidente è il primo responsabile di questa stagione.
Ha sbagliato a puntare su Garcia. Ha sbagliato a prendere un DS sconosciuto. Ha sbagliato a non sostituire degnamente Kim. A Gennaio non ha migliorato la situazione. Non deve permettersi di entrare negli spogliatoi o interferire negli allenamenti.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Guarda che non ero ironico.Con te sarebbe sparare sulla croce rossa.
Siccome voi,mentalmente subalterni e colonizzati alla gestione della famiglia de laurentiis,c'avete sto brutto vizio di non fare mai autocritica e pensare che il male stia sempre e solo nell'avere una visione diversa delle cose,ti invito seriamente a riflettere sul fatto che,magari...potreste essere voi,condizionati e poco intelligenti,ad avere la visione distorta della realta'.So che tu per forma mentale vuoi sentirti piu' tifoso degli altri.Ma sbagli.Tipo sempre.
Riflettici,davvero.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Ma che ca**o ne vuoi sapere fessacchiotto,seguo il Napoli dai tempi di Improta.lestat ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:41A parte il fatto che nemmeno e' del tutto vero,e che comunque in linea di massima non si ragiona cosi'...questo te lo dico per insegnamento,finche' sei in un forum ti tolleriamo perche' capiamo il personaggio e le intenzioni,ma nella vita vera te' chiaveno nu' scuzzettone e ti dicono "ma statte zitto,strunz" a ragione...ti diro',penso proprio che alcuni di noi si siano anche divertiti,alternando momenti buoni ad altri meno buoni,emozionati quando si poteva,e depressi quando si doveva,attraversando tutte le fasi che un tifoso attraversa seguendo la sua squadra.Ci sta.Senza paragonare cose imparagonabili.
Devi capire questo...non tutti noi siamo dei poveri cristi che hanno cominciato a seguire il Napoli per dovere,per lavori,per attivita' demenziali per veicolare le idee sui social,da tifosi da tripadvisor,per magnificare le gesta di un produttore fallito.Tu fallo pure,per ruolo,per scelta,per assenza di spina dorsale.Ma lasse sta 'e tifosi.Che ca**o ne vuoi capire tu...
Un Napoli romantico che neanche puoi lontanamente immaginare,nel quale il calcio era diverso,festaiolo,dove lo stadio era la cornice di un riscatto sociale avvenuto anni dopo.
Non cercare di insegnare nulla,non sei in grado
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Ma mi faccia il piacere,se ne vada...ob65 ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 15:05Ma che ca**o ne vuoi sapere fessacchiotto,seguo il Napoli dai tempi di Improta.lestat ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:41A parte il fatto che nemmeno e' del tutto vero,e che comunque in linea di massima non si ragiona cosi'...questo te lo dico per insegnamento,finche' sei in un forum ti tolleriamo perche' capiamo il personaggio e le intenzioni,ma nella vita vera te' chiaveno nu' scuzzettone e ti dicono "ma statte zitto,strunz" a ragione...ti diro',penso proprio che alcuni di noi si siano anche divertiti,alternando momenti buoni ad altri meno buoni,emozionati quando si poteva,e depressi quando si doveva,attraversando tutte le fasi che un tifoso attraversa seguendo la sua squadra.Ci sta.Senza paragonare cose imparagonabili.
Devi capire questo...non tutti noi siamo dei poveri cristi che hanno cominciato a seguire il Napoli per dovere,per lavori,per attivita' demenziali per veicolare le idee sui social,da tifosi da tripadvisor,per magnificare le gesta di un produttore fallito.Tu fallo pure,per ruolo,per scelta,per assenza di spina dorsale.Ma lasse sta 'e tifosi.Che ca**o ne vuoi capire tu...
Un Napoli romantico che neanche puoi lontanamente immaginare,nel quale il calcio era diverso,festaiolo,dove lo stadio era la cornice di un riscatto sociale avvenuto anni dopo.
Non cercare di insegnare nulla,non sei in grado
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Re: Una piazza che non ci crede più.
ma che scherzi ? guarda che la scalata dalla C alla Champions della gestione De Laurentiis e' stato uno dei periodi piu' esaltanti e divertenti come tifoso del Napoli, tutta la societa' a partire da ADL ci hanno reso orgogliosi, per non parlare delle partite in Champions contro il City il chelsea ... fino a quando il presidente ha costruito e si e' impegnato anima e corpo nel progetto Napoli io l'ho adorato ... ma come fate a non capire, come fate a non vedere la differenza ?icemanac ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:52Mi permetto di intervenire perché mi sento di aver vissuto appieno quei momenti. Ricordo con piacere il gol di Di Canio (stavo in curva B) e, più in generale, l'annata di Lippi, il girone di ritorno con Boskov che ci vide sfuggire la qualificazione alla coppa Uefa per un gol allo scadere di Marco Delvecchio (Inter). Boghossian, poi, era uno dei miei giocatori preferiti. Ayala, pur non altissimo, le prendeva tutte di testa. L'anno di Caccia, francamente, non lo ricordo con piacere. Stava sempre, dico sempre, in fuorigioco. Che nervi!!!bicie' ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:25Cruz Cruz Cruz Cruz Cruz CruzMax Power ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 12:38
Una partita su tutte, l’1-0 al Milan con gol di Di Canio, anno 93/94 e giorno delle elezioni. Lo ricordo come se fosse stato ieri. Non votavo ancora ma accompagnai i miei e sentii la partita alla radio convintissimo che ci avrebbero asfaltati. E invece…
Poi ricordo con piacere anche l’anno di Caccia e Aglietti, gli anni di Boghossian, Fabian Ayala che era un grande autore di punizioni. André Cruz.
Oggettivamente, dire che dopo il 1991 non eravamo già più niente è una cazzata. Avevamo difficoltà finanziarie ma abbiamo tenuto testa a squadre che prendevano Mendieta a 100 miliardi, De La Pena a 90, Vieri a 70.
Chiarito ciò, fermo restando le epoche diverse, il fascino delle radioline (scusa Ameri..., Milano chiama Napoli risponde,...), i sapori di una volta, le mezze stagioni... cosa ci impedisce di non portare nella nostra valigia dei ricordi, la vittoria della Coppa Italia in faccia alla juve del tanto bistrattato Gattuso, le 4 pappine rifilate alla Lazio di Sarri, la vittoria in casa del Milan con finale thrilling, la prorompenza fisica di Osimhen, il mancino chirurgico di Fabian da fuori area, i tunnel e le finte di Piotr, i polmoni d'acciaio di Di Lorenzo,...?
L'odio per il pappone vi ha accecato la vista.
Spogliatoi separati tra i tifosi del Napoli ed i tifosi del presidente.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Adorato magari no,perche' poi non sempre e' stato rose e fiori nemmeno nei momenti buoni...ma e' chiaro che c'e' stato un periodo nel quale c'era piu' coinvolgimento,e cose buone e cazzate si equilibravano.Totalmente diverso.Niente di paragonabile all'apatia e all'abbandono totale di oggi,per il quale condivido che se non si vede la differenza,e' un problema del sostenitore cieco,che difende per forma mentale e non per fatti reali.bicie' ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 15:22ma che scherzi ? guarda che la scalata dalla C alla Champions della gestione De Laurentiis e' stato uno dei periodi piu' esaltanti e divertenti come tifoso del Napoli, tutta la societa' a partire da ADL ci hanno reso orgogliosi, per non parlare delle partite in Champions contro il City il chelsea ... fino a quando il presidente ha costruito e si e' impegnato anima e corpo nel progetto Napoli io l'ho adorato ... ma come fate a non capire, come fate a non vedere la differenza ?icemanac ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:52Mi permetto di intervenire perché mi sento di aver vissuto appieno quei momenti. Ricordo con piacere il gol di Di Canio (stavo in curva B) e, più in generale, l'annata di Lippi, il girone di ritorno con Boskov che ci vide sfuggire la qualificazione alla coppa Uefa per un gol allo scadere di Marco Delvecchio (Inter). Boghossian, poi, era uno dei miei giocatori preferiti. Ayala, pur non altissimo, le prendeva tutte di testa. L'anno di Caccia, francamente, non lo ricordo con piacere. Stava sempre, dico sempre, in fuorigioco. Che nervi!!!
Chiarito ciò, fermo restando le epoche diverse, il fascino delle radioline (scusa Ameri..., Milano chiama Napoli risponde,...), i sapori di una volta, le mezze stagioni... cosa ci impedisce di non portare nella nostra valigia dei ricordi, la vittoria della Coppa Italia in faccia alla juve del tanto bistrattato Gattuso, le 4 pappine rifilate alla Lazio di Sarri, la vittoria in casa del Milan con finale thrilling, la prorompenza fisica di Osimhen, il mancino chirurgico di Fabian da fuori area, i tunnel e le finte di Piotr, i polmoni d'acciaio di Di Lorenzo,...?
L'odio per il pappone vi ha accecato la vista.
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Era sicuramente più giovane, motivato e incuriosito dal calcio.bicie' ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 15:22ma che scherzi ? guarda che la scalata dalla C alla Champions della gestione De Laurentiis e' stato uno dei periodi piu' esaltanti e divertenti come tifoso del Napoli, tutta la societa' a partire da ADL ci hanno reso orgogliosi, per non parlare delle partite in Champions contro il City il chelsea ... fino a quando il presidente ha costruito e si e' impegnato anima e corpo nel progetto Napoli io l'ho adorato ... ma come fate a non capire, come fate a non vedere la differenza ?icemanac ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 14:52Mi permetto di intervenire perché mi sento di aver vissuto appieno quei momenti. Ricordo con piacere il gol di Di Canio (stavo in curva B) e, più in generale, l'annata di Lippi, il girone di ritorno con Boskov che ci vide sfuggire la qualificazione alla coppa Uefa per un gol allo scadere di Marco Delvecchio (Inter). Boghossian, poi, era uno dei miei giocatori preferiti. Ayala, pur non altissimo, le prendeva tutte di testa. L'anno di Caccia, francamente, non lo ricordo con piacere. Stava sempre, dico sempre, in fuorigioco. Che nervi!!!
Chiarito ciò, fermo restando le epoche diverse, il fascino delle radioline (scusa Ameri..., Milano chiama Napoli risponde,...), i sapori di una volta, le mezze stagioni... cosa ci impedisce di non portare nella nostra valigia dei ricordi, la vittoria della Coppa Italia in faccia alla juve del tanto bistrattato Gattuso, le 4 pappine rifilate alla Lazio di Sarri, la vittoria in casa del Milan con finale thrilling, la prorompenza fisica di Osimhen, il mancino chirurgico di Fabian da fuori area, i tunnel e le finte di Piotr, i polmoni d'acciaio di Di Lorenzo,...?
L'odio per il pappone vi ha accecato la vista.
Per qualche anno ha fatto bene.
Poi noi non lo conoscevamo e a tante sue dichiarazione credevamo e avevamo fiducia.
Poi quando alle parole non sono seguiti più i fatti, la fiducia è iniziata a mancare sempre di più.
Dai tabelloni Philips già acquistati, al nuovo Stadio, dalla Scugnizzeria .... al noi vogliamo vincere...
Avesse realizzato il 10% di ciò che ha detto ne sarei stato felice...
“Quando crediamo in noi stessi possiamo sperimentare la curiosità, la felicità, la sorpresa e tutte quelle emozioni che ci rendono profondamente umani.”
E.E. Cummings.