Vabbuò, questo è un altro paio di maniche.....anche Eduardo tradusse in dialetto la Tempesta, e quel libretto blu è uno dei volumi che ho più a cuore tra quelli nei miei scaffali....ilgatto ha scritto:Il diritto di togliere qualche battuta o di modificarla leggermente ce lo prendiamo spesso e non ci sentiamo certo in colpa.mezzacapa ha scritto:Permettimi, discuterne le opere è un conto, avere la presunzione di metterci mano e riscriverle, modificarle, stravolgerle a proprio uso e consumo è un altra cosa. I testi sono quelli e quelli devono restare. Possono piacerti o non piacerti, ma quelli restano. Vogliamo correggere a modo nostro la Divina Commedia, la Tempesta o, che so, Cuore di Tenebra? Nemmeno il più grande letterato contemporaneo potrebbe permettersi una cosa simile, figuriamoci il regista di una compagnia amatoriale. Gli allestimenti teatrali poi sono un altro paio di maniche. E a me quello di ieri sera non è piacuto. Punto.ilgatto ha scritto: E' un diritto che abbiamo tutti. Ed è un diritto che nasce proprio dall'amore per quei testi. Non è che hai bisogno di lauree o patenti particolare per poter discutere Eduardo.
E mi dispiace che continuate a prendere per giudizi negativi nei confronti del Maestro quello che è semplicemente un approccio critico.
E' una cosa che in teatro si fa, a volte anche per semplificarsi la vita...
Non c'è nulla di male. Senza presunzione, è chiaro che noi siamo delle merde rispetto ad Eduardo, ma qualche volta è capitato che modificando una battuta questa rendesse di più, fosse più comprensibile o più divertente. Considera, tra l'altro, che io vivo in provincia di Roma e la nostra compagnia agisce prevalentemente tra Roma e Viterbo. Dobbiamo anche concedere qualcosa ad un pubblico che non conosce bene il dialetto...
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"Non importa quello che hai fatto con la tua vita, Diego. È importante quello che hai fatto per le nostre vite." (Negro Fontanarrosa)
Anch'io ce l'ho quella versione.mezzacapa ha scritto:Vabbuò, questo è un altro paio di maniche.....anche Eduardo tradusse in dialetto la Tempesta, e quel libretto blu è uno dei volumi che ho più a cuore tra quelli nei miei scaffali....ilgatto ha scritto:Il diritto di togliere qualche battuta o di modificarla leggermente ce lo prendiamo spesso e non ci sentiamo certo in colpa.mezzacapa ha scritto: Permettimi, discuterne le opere è un conto, avere la presunzione di metterci mano e riscriverle, modificarle, stravolgerle a proprio uso e consumo è un altra cosa. I testi sono quelli e quelli devono restare. Possono piacerti o non piacerti, ma quelli restano. Vogliamo correggere a modo nostro la Divina Commedia, la Tempesta o, che so, Cuore di Tenebra? Nemmeno il più grande letterato contemporaneo potrebbe permettersi una cosa simile, figuriamoci il regista di una compagnia amatoriale. Gli allestimenti teatrali poi sono un altro paio di maniche. E a me quello di ieri sera non è piacuto. Punto.
E' una cosa che in teatro si fa, a volte anche per semplificarsi la vita...
Non c'è nulla di male. Senza presunzione, è chiaro che noi siamo delle merde rispetto ad Eduardo, ma qualche volta è capitato che modificando una battuta questa rendesse di più, fosse più comprensibile o più divertente. Considera, tra l'altro, che io vivo in provincia di Roma e la nostra compagnia agisce prevalentemente tra Roma e Viterbo. Dobbiamo anche concedere qualcosa ad un pubblico che non conosce bene il dialetto...
E comunque proprio pensando a Shakespeare, guarda come i suoi testi sono stati rappresentati nel tempo. Sono stati attualizzati, stravolti, traditi, tradotti, violentati in tutti i modi possibili. Eppure il messaggio del genio inglese arriva sempre potentissimo...
Mah,guarda...io sono il primo a dire che per giudicare un qualcosa di questo tipo e' necessario avere un po' di competenza in materia.Ma tra il giudicare,e il sentenziare...ce ne passa.Questo in generale.A te ripeto che per contrastare il dogma,corri il rischio di crearne un altro.Quindi attenzione a parlare con estrema disinvoltura di critica,di discussione,o peggio...di tradimento.Ci sarebbe molto da dire al riguardo.ilgatto ha scritto:Ma io non è che mi diverta a cercare i punti deboli di Eduardo.lestat ha scritto:Io rispetto la passione e il fatto che ti dedichi al teatro...ma se posso dire,piuttosto che impostare il discorso sulla discussione per trovare i punti deboli,che poi sono sempre soggetti al tuo gusto personale come abbiamo discusso nell'altro topic...il che poi si ricollega al fatto della venerazione che mal sopporti,magari potremmo rivedere un attimo le basi della discussione stessa.E parlarne senza necessariamente autoimporci come giudici supremi,guidati pero' da una voglia di dimostrare qualcosa.ilgatto ha scritto: Da appassionato di teatro e attore dilettante, penso di si...
A me infastidisce il dogma, che si accompagna spesso all'ignoranza.
La maggior parte delle persone che aderiscono alla fede eduardiana, frequentano poco i teatri, hanno visto pochissimo degli altri autori, conoscono poco le altre drammaturgie e si permettono di proclamare una presunta superiorità di Eduardo senza avere la possibilità reale di fare confronti.
Spesso poi non ci si rende conto che noi siamo schiavi dell'abitudine. Se hai visto sempre e soltanto una versione delle 'Voci di dentro', qualsiasi versione diversa ti sembrerà inferiore per il semplice fatto che si discosta da quello che tu ritieni sia l'originale. Ma questo succede proprio perchè non si è abituati a fare confronti. L'altro lavoro eduardiano di Servillo, Sabato, domenica e lunedì, aveva il vantaggio di non avere una riproduzione televisiva con cui confrontarsi (la versione degli anni '60 fu distrutta) ed infatti ha avuto un maggiore successo anche tra i seguaci della venerazione di Eduardo.
Il mio fastidio per la venerazione è fondamentalmente un fastidio per l'ignoranza, per la presunzione di chi giudica senza conoscere, di chi fa confronti senza avere gli strumenti per farli.
Io mi avvicino ad Eduardo con enorme rispetto, ma anche con l'esperienza di chi da 15 anni fa teatro e interpreta (anche) i testi eduardiani e conosce bene i trucchi, i meccanismi drammaturgici, le genialità e le furbizie nascoste nei testi di Eduardo. E' l'atteggiamento di chi ritiene che Eduardo non va soltanto tramandato vedendo e rivedendo le trasmissioni televisive, ma vada riletto, reinterpretato e, se necessario, tradito. Solo così si può continuare far vivere un grande autore, riportandolo sulla terra, non relegandolo all'empireo delle cose intoccabili, ma confrontandolo con la realtà di oggi, se necessario attualizzandolo, togliere dai suoi testi la polvere degli anni e cercare di estrarre quello che si ritiene il nocciolo del suo messaggio.
Onestamente non vedo questo rischio.lestat ha scritto:Mah,guarda...io sono il primo a dire che per giudicare un qualcosa di questo tipo e' necessario avere un po' di competenza in materia.Ma tra il giudicare,e il sentenziare...ce ne passa.Questo in generale.A te ripeto che per contrastare il dogma,corri il rischio di crearne un altro.Quindi attenzione a parlare con estrema disinvoltura di critica,di discussione,o peggio...di tradimento.Ci sarebbe molto da dire al riguardo.ilgatto ha scritto:Ma io non è che mi diverta a cercare i punti deboli di Eduardo.lestat ha scritto: Io rispetto la passione e il fatto che ti dedichi al teatro...ma se posso dire,piuttosto che impostare il discorso sulla discussione per trovare i punti deboli,che poi sono sempre soggetti al tuo gusto personale come abbiamo discusso nell'altro topic...il che poi si ricollega al fatto della venerazione che mal sopporti,magari potremmo rivedere un attimo le basi della discussione stessa.E parlarne senza necessariamente autoimporci come giudici supremi,guidati pero' da una voglia di dimostrare qualcosa.
A me infastidisce il dogma, che si accompagna spesso all'ignoranza.
La maggior parte delle persone che aderiscono alla fede eduardiana, frequentano poco i teatri, hanno visto pochissimo degli altri autori, conoscono poco le altre drammaturgie e si permettono di proclamare una presunta superiorità di Eduardo senza avere la possibilità reale di fare confronti.
Spesso poi non ci si rende conto che noi siamo schiavi dell'abitudine. Se hai visto sempre e soltanto una versione delle 'Voci di dentro', qualsiasi versione diversa ti sembrerà inferiore per il semplice fatto che si discosta da quello che tu ritieni sia l'originale. Ma questo succede proprio perchè non si è abituati a fare confronti. L'altro lavoro eduardiano di Servillo, Sabato, domenica e lunedì, aveva il vantaggio di non avere una riproduzione televisiva con cui confrontarsi (la versione degli anni '60 fu distrutta) ed infatti ha avuto un maggiore successo anche tra i seguaci della venerazione di Eduardo.
Il mio fastidio per la venerazione è fondamentalmente un fastidio per l'ignoranza, per la presunzione di chi giudica senza conoscere, di chi fa confronti senza avere gli strumenti per farli.
Io mi avvicino ad Eduardo con enorme rispetto, ma anche con l'esperienza di chi da 15 anni fa teatro e interpreta (anche) i testi eduardiani e conosce bene i trucchi, i meccanismi drammaturgici, le genialità e le furbizie nascoste nei testi di Eduardo. E' l'atteggiamento di chi ritiene che Eduardo non va soltanto tramandato vedendo e rivedendo le trasmissioni televisive, ma vada riletto, reinterpretato e, se necessario, tradito. Solo così si può continuare far vivere un grande autore, riportandolo sulla terra, non relegandolo all'empireo delle cose intoccabili, ma confrontandolo con la realtà di oggi, se necessario attualizzandolo, togliere dai suoi testi la polvere degli anni e cercare di estrarre quello che si ritiene il nocciolo del suo messaggio.
Che tipo di dogma creerei? E non vedo nulla di strano nel discutere, criticare e tradire. Finchè lo si fa con rispetto e criterio....
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http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -69205.htm
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Ma quanto puoi essere gaio che ti leggi dagospia?? E Bisignani, che dice Bisignani??gianninowar ha scritto:vi devolvo cio'
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -69205.htm
tonino75 ha scritto:Rivendico il diritto ,tramandato di padre in figlio per generazioni,al panino provola e murtadella,alla frittata di maccheroni preparata con la mano del cuore alle 8 della domenica mattina,custodita e difesa dall'intrusione di steward e poliziotti e consumata con rito religioso,all'unisono insieme agli altri 60mila fratelli.Riaffermo la necessita' di incazzarmi per un autogol,un gol sbagliato a porta vuota,la gioia di esultare per un gol,ed esaltarmi per una porodezza.Dichiaro imprescindibile la necessita' di godermi la mia passione,nel bene e nel male,con il sole e co' male tiemp',di sognare di tornare a vincere e di maledire chi facendo soldi sulla mia passione se ne sbatte della mia maglia.Se e' vero come e' vero che gia' devo far quadrare i conti di casa mia,me ne fotto di come far quadrare quelli del club.,e se e' vero che il calcio e' l'oppio dei popoli,liberalizzate sta droga e nun ' ce scassat' o cazz'!
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Nel meriti che? Vivi che parlano (a schiovere dei morti). Ma poi De simone, sarebbe lui quello che parla al popolo??gianninowar ha scritto:tacendo sulla fonte...pero' nel merito...
tonino75 ha scritto:Rivendico il diritto ,tramandato di padre in figlio per generazioni,al panino provola e murtadella,alla frittata di maccheroni preparata con la mano del cuore alle 8 della domenica mattina,custodita e difesa dall'intrusione di steward e poliziotti e consumata con rito religioso,all'unisono insieme agli altri 60mila fratelli.Riaffermo la necessita' di incazzarmi per un autogol,un gol sbagliato a porta vuota,la gioia di esultare per un gol,ed esaltarmi per una porodezza.Dichiaro imprescindibile la necessita' di godermi la mia passione,nel bene e nel male,con il sole e co' male tiemp',di sognare di tornare a vincere e di maledire chi facendo soldi sulla mia passione se ne sbatte della mia maglia.Se e' vero come e' vero che gia' devo far quadrare i conti di casa mia,me ne fotto di come far quadrare quelli del club.,e se e' vero che il calcio e' l'oppio dei popoli,liberalizzate sta droga e nun ' ce scassat' o cazz'!
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figurati, a me il teatro mi ammoscia la uallera...pero' è curioso vedere come eduardo sia accusato di borghesimento, quando poi ad un profano sembra che rappresenti la miseriaPaRaUsTeD ha scritto:Nel meriti che? Vivi che parlano (a schiovere dei morti). Ma poi De simone, sarebbe lui quello che parla al popolo??gianninowar ha scritto:tacendo sulla fonte...pero' nel merito...
forse il discorso è relativo alle tematiche ed alle ambientazioni? non so e mi passpocazz...io adoro solo gomorra e bast
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Non dirlo a me, io nun me 'o scord 'o sanghe 'e zecchinetta.gianninowar ha scritto:figurati, a me il teatro mi ammoscia la uallera...pero' è curioso vedere come eduardo sia accusato di borghesimento, quando poi ad un profano sembra che rappresenti la miseriaPaRaUsTeD ha scritto:Nel meriti che? Vivi che parlano (a schiovere dei morti). Ma poi De simone, sarebbe lui quello che parla al popolo??gianninowar ha scritto:tacendo sulla fonte...pero' nel merito...
forse il discorso è relativo alle tematiche ed alle ambientazioni? non so e mi passpocazz...io adoro solo gomorra e bast
Detto ciò la polemica sul teatro popolare o borghese la trovo più inutile di un buco del cu*o sul gomito (cit.)
Anche perchè di quale popolo e di quale borghesia stiamo parlando?
tonino75 ha scritto:Rivendico il diritto ,tramandato di padre in figlio per generazioni,al panino provola e murtadella,alla frittata di maccheroni preparata con la mano del cuore alle 8 della domenica mattina,custodita e difesa dall'intrusione di steward e poliziotti e consumata con rito religioso,all'unisono insieme agli altri 60mila fratelli.Riaffermo la necessita' di incazzarmi per un autogol,un gol sbagliato a porta vuota,la gioia di esultare per un gol,ed esaltarmi per una porodezza.Dichiaro imprescindibile la necessita' di godermi la mia passione,nel bene e nel male,con il sole e co' male tiemp',di sognare di tornare a vincere e di maledire chi facendo soldi sulla mia passione se ne sbatte della mia maglia.Se e' vero come e' vero che gia' devo far quadrare i conti di casa mia,me ne fotto di come far quadrare quelli del club.,e se e' vero che il calcio e' l'oppio dei popoli,liberalizzate sta droga e nun ' ce scassat' o cazz'!
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e che ne saccio?per me zecchinetta uber alles a livello assoluto e bastPaRaUsTeD ha scritto:Non dirlo a me, io nun me 'o scord 'o sanghe 'e zecchinetta.gianninowar ha scritto:figurati, a me il teatro mi ammoscia la uallera...pero' è curioso vedere come eduardo sia accusato di borghesimento, quando poi ad un profano sembra che rappresenti la miseriaPaRaUsTeD ha scritto: Nel meriti che? Vivi che parlano (a schiovere dei morti). Ma poi De simone, sarebbe lui quello che parla al popolo??
forse il discorso è relativo alle tematiche ed alle ambientazioni? non so e mi passpocazz...io adoro solo gomorra e bast
Detto ciò la polemica sul teatro popolare o borghese la trovo più inutile di un buco del cu*o sul gomito (cit.)
Anche perchè di quale popolo e di quale borghesia stiamo parlando?
cio' detto, non ho ancora capito se il revanchismo nei confronti di eduardo abbia ragione di esistere oppure meno.
ho fatto un'informazione di servizio, poi facite vuje
a me il teatro mi ammoscia la uallera
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A ME PIACE PURE IL TEATRO, MA OGGI COME OGGI SONO POCHI GLI ARTISTI VALIDI DA ANDARE A VEDERE COSI' COME IL CINEMA ITALIANO CHE E' IN CRISI DA ANNIgianninowar ha scritto:e che ne saccio?per me zecchinetta uber alles a livello assoluto e bastPaRaUsTeD ha scritto:Non dirlo a me, io nun me 'o scord 'o sanghe 'e zecchinetta.gianninowar ha scritto: figurati, a me il teatro mi ammoscia la uallera...pero' è curioso vedere come eduardo sia accusato di borghesimento, quando poi ad un profano sembra che rappresenti la miseria
forse il discorso è relativo alle tematiche ed alle ambientazioni? non so e mi passpocazz...io adoro solo gomorra e bast
Detto ciò la polemica sul teatro popolare o borghese la trovo più inutile di un buco del cu*o sul gomito (cit.)
Anche perchè di quale popolo e di quale borghesia stiamo parlando?
cio' detto, non ho ancora capito se il revanchismo nei confronti di eduardo abbia ragione di esistere oppure meno.
ho fatto un'informazione di servizio, poi facite vuje
a me il teatro mi ammoscia la uallera
Ma e' una contrapposizione totalmente insensata,specie se si basa sul concetto che De Filippo e' NON popolare.Quando e' esattamente il contrario.PaRaUsTeD ha scritto:Non dirlo a me, io nun me 'o scord 'o sanghe 'e zecchinetta.gianninowar ha scritto:figurati, a me il teatro mi ammoscia la uallera...pero' è curioso vedere come eduardo sia accusato di borghesimento, quando poi ad un profano sembra che rappresenti la miseriaPaRaUsTeD ha scritto: Nel meriti che? Vivi che parlano (a schiovere dei morti). Ma poi De simone, sarebbe lui quello che parla al popolo??
forse il discorso è relativo alle tematiche ed alle ambientazioni? non so e mi passpocazz...io adoro solo gomorra e bast
Detto ciò la polemica sul teatro popolare o borghese la trovo più inutile di un buco del cu*o sul gomito (cit.)
Anche perchè di quale popolo e di quale borghesia stiamo parlando?
Indipendentemente da Dagospia, l'articolo di De Simone è molto interessante e analizza molto bene la questione dei danni che la mitizzazione di Eduardo ha comportato, paralizzando il teatro napoletano nello scimmiottamento delle opere del maestro. Per fortuna negli ultimi anni ci sono stati diversi artisti che hanno superato quel modello, riproponendo e rileggendo il teatro tradizionale pre-eduardiano o cercando nuovi linguaggi.lestat ha scritto:Ma,dagospia???...ma dai...
Da De Simone stesso a Ruccello, da Moscato a Santanelli, fino al più recente Borrelli, questi artisti hanno cercato con successo nuove strade, superando il naturalismo di Eduardo per approdare a forme teatrali più innovative e attuali...