OT LE VOCI DI DENTRO

Parole in liberta' e Amarcord

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lestat
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ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto: Per esempio, per tornare al discorso Eduardo, Luisa Conte è un'attrice che ha lavorato molto con Eduardo e ha sicuramente imparato tantissimo, ma si è espressa al meglio quando ha lavorato da sola, liberandosi dei limiti strettissimi che Eduardo imponeva ai suoi attori, riuscendo a far emergere la sua natura autenticamente popolare, la sua verve comica e la sua capacità di improvvisazione...
Mah,se si e' espressa al meglio non so.Di certo ha assecondato quello che il pubblico voleva da lei,il che non e' necessariamente un bene.Poi per amor del cielo,parliamo di una delle attrici piu' significative a livello teatrale.Ma dissento nella maniera piu' assoluta che la sua interpretazione in "Nu bambeniello e tre San Giuseppe" sia necessariamente meglio di quella in "Mia famiglia".Inoltre,tutta sta questione dei limiti strettissimi...mah,boh,bah...
Su Luisa Conte, gusto personale. Io la preferisco nella sua versione più comica, anche se le commedie che interpretava, principalmente quelle di Di Maio, erano decisamente inferiori a quelle eduardiae. Con l'unica eccezione di una splendida versione di 'Morte di Carnevale' di Viviani, con i fratelli Taranto, Tullio Del Matto e altri.
Sul discorso della libertà che Eduardo lasciava ai suoi attori, ci sono diversi aneddoti che testimoniano come Eduardo spiegava agli attori il modo in cui andava recitata ogni singola battuta e non lasciasse il minimo spazio all'improvvisazione. Non che sia un male, era il suo modo di concepire il teatro. Gli attori dovevano seguire un binario ben tracciato, ed era Eduardo a tracciarlo. Quest'approccio ha giovato moltissimo a tantissimi artisti che approdati al teatro di Eduardo da giovani, hanno imparato la disciplina, il rispetto dei limiti, la misura. Il rovescio della medaglia è che spesso alcuni attori già apprezzati o formatisi secondo una diversa tradizione teatrale mal sopportavano questa forma di imposizione. Per esempio Tina Pica per anni ha avuto del risentimento per Eduardo a causa di una lite nata da un'improvvisazione dell'attrice che Eduardo non gradì...
Partiamo da una premessa,io adoro Luisa Conte.Contesto solo il fatto che necessariamente la sua interpretazione piu' estrosa sia meglio di una piu' misurata.Vale per lei,e probabilmente per tutti.
Riguardo Eduardo,non ci capiamo.Io non dico che lasciava spazio all'improvvisazione,cosa che nessuno dovrebbe mai fare se non in piccole dosi e per attori di cui ti fidi al 101%.Eduardo era autoritario,pratico,a tratti schematico come ogni autore dalle idee chiarissime.Anche qui contesto l'eccesso,perche' sembrava che quasi ti dovesse dirigere con i fili attaccati alla nuca e non e' cosi'.E' diverso da una regia precisa fatta anche a misura d'attore.
L’ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
ilgatto

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lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto: Mah,se si e' espressa al meglio non so.Di certo ha assecondato quello che il pubblico voleva da lei,il che non e' necessariamente un bene.Poi per amor del cielo,parliamo di una delle attrici piu' significative a livello teatrale.Ma dissento nella maniera piu' assoluta che la sua interpretazione in "Nu bambeniello e tre San Giuseppe" sia necessariamente meglio di quella in "Mia famiglia".Inoltre,tutta sta questione dei limiti strettissimi...mah,boh,bah...
Su Luisa Conte, gusto personale. Io la preferisco nella sua versione più comica, anche se le commedie che interpretava, principalmente quelle di Di Maio, erano decisamente inferiori a quelle eduardiae. Con l'unica eccezione di una splendida versione di 'Morte di Carnevale' di Viviani, con i fratelli Taranto, Tullio Del Matto e altri.
Sul discorso della libertà che Eduardo lasciava ai suoi attori, ci sono diversi aneddoti che testimoniano come Eduardo spiegava agli attori il modo in cui andava recitata ogni singola battuta e non lasciasse il minimo spazio all'improvvisazione. Non che sia un male, era il suo modo di concepire il teatro. Gli attori dovevano seguire un binario ben tracciato, ed era Eduardo a tracciarlo. Quest'approccio ha giovato moltissimo a tantissimi artisti che approdati al teatro di Eduardo da giovani, hanno imparato la disciplina, il rispetto dei limiti, la misura. Il rovescio della medaglia è che spesso alcuni attori già apprezzati o formatisi secondo una diversa tradizione teatrale mal sopportavano questa forma di imposizione. Per esempio Tina Pica per anni ha avuto del risentimento per Eduardo a causa di una lite nata da un'improvvisazione dell'attrice che Eduardo non gradì...
Partiamo da una premessa,io adoro Luisa Conte.Contesto solo il fatto che necessariamente la sua interpretazione piu' estrosa sia meglio di una piu' misurata.Vale per lei,e probabilmente per tutti.
Riguardo Eduardo,non ci capiamo.Io non dico che lasciava spazio all'improvvisazione,cosa che nessuno dovrebbe mai fare se non in piccole dosi e per attori di cui ti fidi al 101%.Eduardo era autoritario,pratico,a tratti schematico come ogni autore dalle idee chiarissime.Anche qui contesto l'eccesso,perche' sembrava che quasi ti dovesse dirigere con i fili attaccati alla nuca e non e' cosi'.E' diverso da una regia precisa fatta anche a misura d'attore.
Sul modo di dirigere gli attori di Eduardo più o meno diciamo le stesse cose. Forse la differenza è che io penso che un altro teatro è possibile. Esisteva. Un teatro in cui si lavorava su un canovaccio e su quello si costruiva l'intero lavoro basandosi sulle invenzioni e sull'estrosità dell'attore. Un teatro che ha sfornato un genio assoluto come Totò. O Nino Taranto. O lo stesso Peppino. Un teatro d'attore, quale è sempre stato quello napoletano, che può tranquillamente convivere con il teatro d'autore eduardiano.
Eduardo è stato un maestro straordinario per un'intera generazione di giovani attori napoletani. Isa Danieli, Vincenzo Salemme, Marina Confalone, Marzio Honorato, Sergio Solli, Nello Mascia sono tutti cresciuti a quella scuola. Ma si è anche scontrato con quella tradizione che mal sopportava certe limitazioni e certi vincoli. Non è un caso, a mio parere, che alcuni grandissimi attori di teatro più o meno suoi coetanei, come Totò o Nino Taranto, non abbiano mai lavorato con lui...

P.S. Prima che qualcuno me lo faccia notare, Totò ed Eduardo hanno fatto solo un film insieme, 'Napoli Milionaria' (esito deludente, a mio parere). In teatro non hanno mai collaborato
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lestat
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ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto: Su Luisa Conte, gusto personale. Io la preferisco nella sua versione più comica, anche se le commedie che interpretava, principalmente quelle di Di Maio, erano decisamente inferiori a quelle eduardiae. Con l'unica eccezione di una splendida versione di 'Morte di Carnevale' di Viviani, con i fratelli Taranto, Tullio Del Matto e altri.
Sul discorso della libertà che Eduardo lasciava ai suoi attori, ci sono diversi aneddoti che testimoniano come Eduardo spiegava agli attori il modo in cui andava recitata ogni singola battuta e non lasciasse il minimo spazio all'improvvisazione. Non che sia un male, era il suo modo di concepire il teatro. Gli attori dovevano seguire un binario ben tracciato, ed era Eduardo a tracciarlo. Quest'approccio ha giovato moltissimo a tantissimi artisti che approdati al teatro di Eduardo da giovani, hanno imparato la disciplina, il rispetto dei limiti, la misura. Il rovescio della medaglia è che spesso alcuni attori già apprezzati o formatisi secondo una diversa tradizione teatrale mal sopportavano questa forma di imposizione. Per esempio Tina Pica per anni ha avuto del risentimento per Eduardo a causa di una lite nata da un'improvvisazione dell'attrice che Eduardo non gradì...
Partiamo da una premessa,io adoro Luisa Conte.Contesto solo il fatto che necessariamente la sua interpretazione piu' estrosa sia meglio di una piu' misurata.Vale per lei,e probabilmente per tutti.
Riguardo Eduardo,non ci capiamo.Io non dico che lasciava spazio all'improvvisazione,cosa che nessuno dovrebbe mai fare se non in piccole dosi e per attori di cui ti fidi al 101%.Eduardo era autoritario,pratico,a tratti schematico come ogni autore dalle idee chiarissime.Anche qui contesto l'eccesso,perche' sembrava che quasi ti dovesse dirigere con i fili attaccati alla nuca e non e' cosi'.E' diverso da una regia precisa fatta anche a misura d'attore.
Sul modo di dirigere gli attori di Eduardo più o meno diciamo le stesse cose. Forse la differenza è che io penso che un altro teatro è possibile. Esisteva. Un teatro in cui si lavorava su un canovaccio e su quello si costruiva l'intero lavoro basandosi sulle invenzioni e sull'estrosità dell'attore. Un teatro che ha sfornato un genio assoluto come Totò. O Nino Taranto. O lo stesso Peppino. Un teatro d'attore, quale è sempre stato quello napoletano, che può tranquillamente convivere con il teatro d'autore eduardiano.
Eduardo è stato un maestro straordinario per un'intera generazione di giovani attori napoletani. Isa Danieli, Vincenzo Salemme, Marina Confalone, Marzio Honorato, Sergio Solli, Nello Mascia sono tutti cresciuti a quella scuola. Ma si è anche scontrato con quella tradizione che mal sopportava certe limitazioni e certi vincoli. Non è un caso, a mio parere, che alcuni grandissimi attori di teatro più o meno suoi coetanei, come Totò o Nino Taranto, non abbiano mai lavorato con lui...

P.S. Prima che qualcuno me lo faccia notare, Totò ed Eduardo hanno fatto solo un film insieme, 'Napoli Milionaria' (esito deludente, a mio parere). In teatro non hanno mai collaborato
Come ho detto,al di la' dei gusti personali...io contesto solo l'eccesso,tutto qui.
L’ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
ilgatto

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lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto: Partiamo da una premessa,io adoro Luisa Conte.Contesto solo il fatto che necessariamente la sua interpretazione piu' estrosa sia meglio di una piu' misurata.Vale per lei,e probabilmente per tutti.
Riguardo Eduardo,non ci capiamo.Io non dico che lasciava spazio all'improvvisazione,cosa che nessuno dovrebbe mai fare se non in piccole dosi e per attori di cui ti fidi al 101%.Eduardo era autoritario,pratico,a tratti schematico come ogni autore dalle idee chiarissime.Anche qui contesto l'eccesso,perche' sembrava che quasi ti dovesse dirigere con i fili attaccati alla nuca e non e' cosi'.E' diverso da una regia precisa fatta anche a misura d'attore.
Sul modo di dirigere gli attori di Eduardo più o meno diciamo le stesse cose. Forse la differenza è che io penso che un altro teatro è possibile. Esisteva. Un teatro in cui si lavorava su un canovaccio e su quello si costruiva l'intero lavoro basandosi sulle invenzioni e sull'estrosità dell'attore. Un teatro che ha sfornato un genio assoluto come Totò. O Nino Taranto. O lo stesso Peppino. Un teatro d'attore, quale è sempre stato quello napoletano, che può tranquillamente convivere con il teatro d'autore eduardiano.
Eduardo è stato un maestro straordinario per un'intera generazione di giovani attori napoletani. Isa Danieli, Vincenzo Salemme, Marina Confalone, Marzio Honorato, Sergio Solli, Nello Mascia sono tutti cresciuti a quella scuola. Ma si è anche scontrato con quella tradizione che mal sopportava certe limitazioni e certi vincoli. Non è un caso, a mio parere, che alcuni grandissimi attori di teatro più o meno suoi coetanei, come Totò o Nino Taranto, non abbiano mai lavorato con lui...

P.S. Prima che qualcuno me lo faccia notare, Totò ed Eduardo hanno fatto solo un film insieme, 'Napoli Milionaria' (esito deludente, a mio parere). In teatro non hanno mai collaborato
Come ho detto,al di la' dei gusti personali...io contesto solo l'eccesso,tutto qui.
E dov'è l'eccesso in tutto ciò?
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ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto: Sul modo di dirigere gli attori di Eduardo più o meno diciamo le stesse cose. Forse la differenza è che io penso che un altro teatro è possibile. Esisteva. Un teatro in cui si lavorava su un canovaccio e su quello si costruiva l'intero lavoro basandosi sulle invenzioni e sull'estrosità dell'attore. Un teatro che ha sfornato un genio assoluto come Totò. O Nino Taranto. O lo stesso Peppino. Un teatro d'attore, quale è sempre stato quello napoletano, che può tranquillamente convivere con il teatro d'autore eduardiano.
Eduardo è stato un maestro straordinario per un'intera generazione di giovani attori napoletani. Isa Danieli, Vincenzo Salemme, Marina Confalone, Marzio Honorato, Sergio Solli, Nello Mascia sono tutti cresciuti a quella scuola. Ma si è anche scontrato con quella tradizione che mal sopportava certe limitazioni e certi vincoli. Non è un caso, a mio parere, che alcuni grandissimi attori di teatro più o meno suoi coetanei, come Totò o Nino Taranto, non abbiano mai lavorato con lui...

P.S. Prima che qualcuno me lo faccia notare, Totò ed Eduardo hanno fatto solo un film insieme, 'Napoli Milionaria' (esito deludente, a mio parere). In teatro non hanno mai collaborato
Come ho detto,al di la' dei gusti personali...io contesto solo l'eccesso,tutto qui.
E dov'è l'eccesso in tutto ciò?
Eduardo tirannico che priva gli attori della loro personalita',come sembrava trasparire dalle tue parole.
L’ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
ilgatto

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lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto: Come ho detto,al di la' dei gusti personali...io contesto solo l'eccesso,tutto qui.
E dov'è l'eccesso in tutto ciò?
Eduardo tirannico che priva gli attori della loro personalita',come sembrava trasparire dalle tue parole.
Mai detto questo.
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ilgatto ha scritto:
lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto: E dov'è l'eccesso in tutto ciò?
Eduardo tirannico che priva gli attori della loro personalita',come sembrava trasparire dalle tue parole.
Mai detto questo.
Mi era parso...
L’ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
ilgatto

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A proposito di interpretazioni di Eduardo.
Sabato sera su Rai 5 hanno trasmesso una bella versione di una commedia che non conoscevo, 'Io l'erede', con la regia di Andrèe Ruth Shammah e l'interpretazione di Geppy Gleijeses. La si può vedere su Rai Replay. Consigliata....
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lestat
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ilgatto ha scritto:A proposito di interpretazioni di Eduardo.
Sabato sera su Rai 5 hanno trasmesso una bella versione di una commedia che non conoscevo, 'Io l'erede', con la regia di Andrèe Ruth Shammah e l'interpretazione di Geppy Gleijeses. La si può vedere su Rai Replay. Consigliata....
Commedia molto carina.
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ilgatto

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lestat ha scritto:
ilgatto ha scritto:A proposito di interpretazioni di Eduardo.
Sabato sera su Rai 5 hanno trasmesso una bella versione di una commedia che non conoscevo, 'Io l'erede', con la regia di Andrèe Ruth Shammah e l'interpretazione di Geppy Gleijeses. La si può vedere su Rai Replay. Consigliata....
Commedia molto carina.
Si. Infatti. Bella commedia. Considerando che è del '42 credo sia la prima opera in cui Eduardo mette alla berlina i vizi e le contraddizioni della famiglia borghese. Del resto è l'ultima commedia presente nella 'Cantata dei giorni pari'. Il suo pessimismo e il suo disincanto anticipano 'i giorni dispari' che stanno per arrivare...
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mezzacapa
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Messaggio da mezzacapa »

Per coloro che fossero interessati stasera alle 21.15 su Rai 5 la storica trasposizione televisiva del '62 di "Natale In Casa Cupiello" con Nina De Padova nel ruolo di Concetta, Pietro de Vico memorabile "Nennillo", e con Enzo Cannavale, Enzo Petito e Regina Bianchi.
"A.D.L. ha ottenuto con voi la più grande vittoria che potesse mai immaginare: vi ha fatto identificare se stesso con la squadra e quindi voi oggi tifate contro la squadra che affermate di sostenere." (cit. da IL NAPULEGNO)

"Non importa quello che hai fatto con la tua vita, Diego. È importante quello che hai fatto per le nostre vite." (Negro Fontanarrosa)
ilgatto

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mezzacapa ha scritto:Per coloro che fossero interessati stasera alle 21.15 su Rai 5 la storica trasposizione televisiva del '62 di "Natale In Casa Cupiello" con Nina De Padova nel ruolo di Concetta, Pietro de Vico memorabile "Nennillo", e con Enzo Cannavale, Enzo Petito e Regina Bianchi.
Rai 5 è uno dei pochi motivi che giustificano il pagamento del canone.
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gallopoker
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Domenica mi vado a vedere "uomo e galantuomo", ancora mai vista
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gallopoker ha scritto:Domenica mi vado a vedere "uomo e galantuomo", ancora mai vista
E' una delle commedie più divertenti di Eduardo.
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ilgatto ha scritto:
mezzacapa ha scritto:Per coloro che fossero interessati stasera alle 21.15 su Rai 5 la storica trasposizione televisiva del '62 di "Natale In Casa Cupiello" con Nina De Padova nel ruolo di Concetta, Pietro de Vico memorabile "Nennillo", e con Enzo Cannavale, Enzo Petito e Regina Bianchi.
Rai 5 è uno dei pochi motivi che giustificano il pagamento del canone.
Dal 28 novembre Rai5 riproporrà, fino a maggio tutte le opere che Eduardo De Filippo ha realizzato nel corso degli anni in collaborazione con la Rai. Con "Un anno con Eduardo", Rai 5 porterà in tv tutta la produzione tv realizzata da De Filippo con e per la Rai. Si inizia con “Uomo e galantuomo”, per continuare con “Questi fantasmi”, “Il Sindaco del Rione Sanità”, “Non ti pago”. Il ciclo si chiuderà con una nuova produzione di Rai5, un documentario su Eduardo e il suo rapporto con il Novecento.
"A.D.L. ha ottenuto con voi la più grande vittoria che potesse mai immaginare: vi ha fatto identificare se stesso con la squadra e quindi voi oggi tifate contro la squadra che affermate di sostenere." (cit. da IL NAPULEGNO)

"Non importa quello che hai fatto con la tua vita, Diego. È importante quello che hai fatto per le nostre vite." (Negro Fontanarrosa)
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