De Giovanni:"Signor presidente, i piagnoni ringraziano…
Moderatore: Redazione Napoli Magazine
-
- Livello Tecnico: Amadou Diawara
- Messaggi: 5444
- Iscritto il: domenica 26 giugno 2011, 0:51
De Giovanni:"Signor presidente, i piagnoni ringraziano…
Il noto scrittore napoletano, a nome dei tifosi, fa gli auguri al patron del Napoli
Sentiamol’esigenza di ringraziare il Presidente, e così dovrebbero fare tutti i tifosi, ingrati, traditori, infantili e piagnoni che non sono altro. Grazie perché rinnova l’innata propensione a educare le masse, indicandogli quello che debbono pensare e come debbono agire, e grazie perché dopo un lungo imbarazzante silenzio ha ritrovato la voce, e ci ha di nuovo fornito i suoi preziosi insegnamenti. Il fatto è questo: in occasione della presentazione del suo nuovo capolavoro cinematografico, dal lisergico titolo «Un Natale stupefacente», ovviamente compulsato su questo fastidioso argomento che così onerosamente lo ha portato al centro dell’attenzione mediatica nazionale, il magico presidente ha chiesto di lasciarlo lavorare, con uno slogan berlusconiano e un po’ vetusto ma sempre incisivo. Successivamente ha spiegato che il tifoso napoletano, birichino e monello, è piagnone e criaturo, e poco incline a sostenere la squadra quando essa ha un attimo di comprensibile defaillance, interrompendo momentaneamente il trionfale cammino che sotto la sua gestione ha compiuto assicurandosi ben due coppe Italia e inanellando molte presenze in Europa. Lo scatenato produttore, in smagliante forma, ha poi enunciato uno dei suoi celeberrimi paraustielli in cui il tifoso è un uomo fidanzato con una donna bellissima che ottusamente lascia quando ella contrae un raffreddore, nella paura di rimanerne contagiato. Nel nostro piccolo, confessiamo di aver trovato il significato della parabola un po’oscuro.Forse il presidente ha sentito l’esigenza dell’esternazione perché teme di essere superato in rilevanza mediatica dal collega doriano Ferrero che non a caso calca gli stessi palcoscenici imprenditoriali e ne imita il look canuto, lungocrinito e barbuto. Forse ha voluto conferire al titolo del film in fase di lancio uno spessore più realistico, o forse ha voluto con parole di più ampio respiro confermare il concetto che qualche mese fa aveva espresso il di lui rampollo, che a domanda rispose con forbito eloquio: a noi dei tifosi ce ne frega e non ce ne frega. Sta di fatto che ancora una volta ha mostrato chiaro e forte il fastidio di essere costretto da quei rompiscatole di giornalisti a rendere conto di un andamento tecnico e di una gestione societaria che sente come un fatto privato e
doverosamente autarchico. Non l’ha detto, ma forse ha pensato che questi miserabili, raccolti a un angolo di strada quando erano falliti e non avevano i palloni e le tute e le scarpette eccetera eccetera, e la serie C coi campi in terra battuta eccetera, non hanno alcun diritto di lamentarsi. Non crediamo che il presidente leggerà queste righe, purtroppo. Ma se le leggesse, ci piacerebbe spiegargli che invece sì che il
tifoso ha il diritto di lamentarsi, e pure assai. Ci piacerebbe dirgli che il Napoli, il povero triste Napoli che ha pietosamente raccolto nelle aule del tribunale fallimentare, è ampiamente sovvenzionato dai piagnoni, che consentono al bilancio, tra le altre cose, di erogare svariati milioni di euro netti al consiglio d’amministrazione in massima parte formato dalla sua stessa famiglia, e di chiudere ciò non ostante in utile. Che il Napoli dell’attuale stagione è assai meno forte dello scorso anno, a causa della sua manifesta volontà di mantenere un profilo men che basso in sede di mercato estivo, e che se la voglia di internazionalità conclamata si estrinseca nell’acquisto di David Lopez e Michu preferiamo che si peschi negli angusti e provinciali confini nazionali. Gli chiederemmo, noi piagnoni, per quale motivo a oggi non sappiamo chi sarà alla guida tecnica del Napoli il prossimo anno; e se questo non finirà per far sì che i pochi campioni in squadra si guardino attorno alla ricerca di progetti di più alto profilo, e nel frattempo profondano in maglia azzurra molto meno impegno del dovuto. Gli chiederemmo, noi criaturi, per quale motivo si debbano subire mortificazioni come quelle di Berna e Milano e non si dovrebbe nemmeno avere il diritto di lamentarsi, come chiunque abbia pagato il biglietto per vedere un qualsiasi spettacolo che si riveli alla fine insoddisfacente: forse in questo è mal abituato dagli utenti dei suoi film, sempre soddisfatti dell’intelligente, culturalmente
edificante e divertente prodotto.E diremmo al signor presidente che i piagnoni e i criaturi sono sei milioni nel mondo, che sono l’unica vera insostituibile ricchezza del Napoli, e che nessuno si dovrebbe permettere di insultarne la passione e la dedizione che non sono seconde a nessuna; gli ricorderemmo che la storia di questo club, ben prima che lui ci onorasse della sua meravigliosa conduzione, ha visto due scudetti e una coppa Uefa e la presenza tra le sue file del più Grande calciatore di tutti i tempi, e che buon senso e intelligenza imporrebbero di trinciare giudizi solo quando simili risultati fossero ripetuti o, voglia Iddio, superati. Se leggesse queste righe chiederemmo al presidente di chiedere scusa ai tifosi del Napoli, nient’affatto piagnoni o criaturi, ma competenti e soprattutto tutt’altro che fessi; e di restare pure in silenzio come fatto fino a oggi, quando ci sarebbero state molte occasioni ben più necessarie di far sentire la voce della società, se poi deve produrre concetti come quelli che ha espresso. E gli augureremmo un Natale sereno: perché forse, ad augurarglielo «stupefacente», non gli vorremmo abbastanza bene.
M. de Giovanni, Il Mattino
- Il Conte Vlad
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 18151
- Iscritto il: venerdì 17 agosto 2007, 0:23
- Località: Provincia di Brasov
Permettete, un pensiero poetico: San Gennà non ti crucciare, lo sai ti voglio bene, ma 'na fint 'e Maradona squaglie 'o sang' dint' 'e vvene
OOOOH MISTER CHUCK!
LOTTERO' SEMPRE CONTRO LE CIUCCIUETTOLE DI OGNI GENERE CHE GODONO ALLE SCONFITTE DEL NAPOLI! BRUCIATE!
DOPO IL MIO NAPOLI C'E' SOLO L'ATHLETIC CLUB DI BILBAO! BETI AUPA ATHLETIC!
- BoomBoomBucchi
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 10098
- Iscritto il: mercoledì 3 settembre 2014, 13:39
- Località: Napoli
Fin dall'inizio perde credibilità, dal momento in cui va a toccare, in un modo ironicamente assai discutibile, eufemisticamente parlando ... , un tasto che ai tifosi del Napoli non dovrebbe proprio interessare: il cinema.
E allora ecco che pure un intellettuale di cotanto spessore, fiutato l'odore del sangue e preassaporato il gusto della carne, come una fiera selvaggia cede alla lite e affonda gli incisivi e gli artigli nel "ventre della vacca".
Esimio e intellettualissimo De Giovanni, le dò ufficialmente il benvenuto sul campo di battaglia e la ringrazio per averci fornito un forbito riepilogo delle argomentazioni lestatiane come note di testa, paraustelliane, espressamente citato, come note di cuore e palummelliane come note di fondo, per un' ammuffita fragranza di era romantica, ma sul finire ...
Peccato, avevamo bisogno, a profusione, di intelletto sano e genuino, autoctono ma incontaminato, in sintesi di un giudice superpartes, che ci aiutasse a comprendere meglio il situazionismo attuale guidandoci come un faro nella coltre di nebbia fino all'ingresso sicuro in porto e invece ... e invece abbiamo solo una nuova pettorina da assegnare per un nuovo concorrente in gara ... e un natante finito contro gli scogli da recuperare.
Caro De Giovanni, un cardiochirurgo che opera la donna amata finisce per perdersi a ricercar se stesso in quel cuore a torace aperto che giace in attesa di un intervento di bisturi tagliente ... che non arriva.
Esimio scrittore, anzi sommo, quello appena paventato è il suo caso e la donna in questione è morta per eccesso di contemplazione purtroppo. Condoglianze, si trattava metaforicamente di sua moglie.
Spero che la prossima volta possa aggiungere qualcosa e salvare, piuttosto che lasciar morire, quell' inerme creatura che le si è posta davanti spogliata di ogni protezione e che le ha concesso una sensazione di potenza divina da pollice verso che mal ha usato e gestito.
Sommessumiltemteprostrandomisempre, analogamente alla sua preghiera, pure io spero che queste parole possano giungere a destinazione, fantasticando, nell'attesa, su di un sorprendente coup de theatre: magari un giorno il commissario R... scoprirà che c'era dolo in quella morte sospetta e che il premio assicurativo era parecchio corpulento, chissà ...
Beh, certo, sarebbe un finale insospettabile anche se visto e rivisto.
A me spiace sinceramente che siamo arrivati a questo punto,ma suggerirei al signor presidente di fare autocritica e capire che se siamo a questo e' "merito" suo.Spero per il bene del Napoli che ne prenda atto,e passi la mano.Al contrario di quanto minacciosamente affermato.Napoli non e' piu' con lui,Napoli non e' piu' sua,e il paradosso e' che a dare la spinta definitiva alla rottura ci ha pensato da solo.
Faccia il bene del Napoli.Gli trovi un compratore.Non importa chi.Qualcuno,chiunque.Ricco o povero.Ma che abbia le basi,quelle necessarie per non dover trasformare i tifosi in clienti,in bancomat,e allo stesso tempo accusandoli di non si sa cosa.Partiamo dai principi fondamentali.Una persona onesta,e se possibile sincera.Cosa che lui ormai non e',e non puo' piu' essere.
- postino
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 16232
- Iscritto il: martedì 2 luglio 2013, 16:21
quindi faceva meglio ad autocensurarsi? e perche' poi?BoomBoomBucchi ha scritto:A tanto intelletto sprecato nell'autocelebrazione di sé e del tifo, con argomentazioni tanto impregnate di populismo, così, tutto assieme, giuro che è la prima volta che mi capita di assistere e peccato che alla Scala già sia andato in scena Fidelio...
Fin dall'inizio perde credibilità, dal momento in cui va a toccare, in un modo ironicamente assai discutibile, eufemisticamente parlando ... , un tasto che ai tifosi del Napoli non dovrebbe proprio interessare: il cinema.
E allora ecco che pure un intellettuale di cotanto spessore, fiutato l'odore del sangue e preassaporato il gusto della carne, come una fiera selvaggia cede alla lite e affonda gli incisivi e gli artigli nel "ventre della vacca".
Esimio e intellettualissimo De Giovanni, le dò ufficialmente il benvenuto sul campo di battaglia e la ringrazio per averci fornito un forbito riepilogo delle argomentazioni lestatiane come note di testa, paraustelliane, espressamente citato, come note di cuore e palummelliane come note di fondo, per un' ammuffita fragranza di era romantica, ma sul finire ...
Peccato, avevamo bisogno, a profusione, di intelletto sano e genuino, autoctono ma incontaminato, in sintesi di un giudice superpartes, che ci aiutasse a comprendere meglio il situazionismo attuale guidandoci come un faro nella coltre di nebbia fino all'ingresso sicuro in porto e invece ... e invece abbiamo solo una nuova pettorina da assegnare per un nuovo concorrente in gara ... e un natante finito contro gli scogli da recuperare.
Caro De Giovanni, un cardiochirurgo che opera la donna amata finisce per perdersi a ricercar se stesso in quel cuore a torace aperto che giace in attesa di un intervento di bisturi tagliente ... che non arriva.
Esimio scrittore, anzi sommo, quello appena paventato è il suo caso e la donna in questione è morta per eccesso di contemplazione purtroppo. Condoglianze, si trattava metaforicamente di sua moglie.
Spero che la prossima volta possa aggiungere qualcosa e salvare, piuttosto che lasciar morire, quell' inerme creatura che le si è posta davanti spogliata di ogni protezione e che le ha concesso una sensazione di potenza divina da pollice verso che mal ha usato e gestito.
Sommessumiltemteprostrandomisempre, analogamente alla sua preghiera, pure io spero che queste parole possano giungere a destinazione, fantasticando, nell'attesa, su di un sorprendente coup de theatre: magari un giorno il commissario R... scoprirà che c'era dolo in quella morte sospetta e che il premio assicurativo era parecchio corpulento, chissà ...
Beh, certo, sarebbe un finale insospettabile anche se visto e rivisto.
ma poi che sfizio c'e' a denigrare l'interlocutore?
.pa faccia toja io mangio bene tutte le sere....chin 'e corn che non sei altro..stasera ho magiato, pa faccia toja, un filetto alla brace 'a uerr,che tu non te lo sogni manco la notte, miortefam..... io isoldi me li guadagno onostamentee alla luce dle sole .tu e qualche altra lutamma di questo forum , dovete leccare il c'*lo al pappone per racimolare quattro pidochhi come voi , che sono talemnte pochi che siete costertti ad arrotondare e pregare il pappone per fare fare film porn sottobanco alle vostre mogli ...siete solo die poveri cocklod sit na vranc 'e scurnacchiat....senza offesa eh..!!
-
- Livello Tecnico: Lorenzo Insigne
- Messaggi: 6444
- Iscritto il: venerdì 5 agosto 2011, 11:37
- Località: Roma
Re: De Giovanni:"Signor presidente, i piagnoni ringrazi
Sei un grande, non potevi esprimere il pensiero di tanti noi tifosi in maniera migliore...PupoSiciliano ha scritto:M. de Giovanni: “Signor presidente, i piagnoni ringraziano…”
Il noto scrittore napoletano, a nome dei tifosi, fa gli auguri al patron del Napoli
Sentiamol’esigenza di ringraziare il Presidente, e così dovrebbero fare tutti i tifosi, ingrati, traditori, infantili e piagnoni che non sono altro. Grazie perché rinnova l’innata propensione a educare le masse, indicandogli quello che debbono pensare e come debbono agire, e grazie perché dopo un lungo imbarazzante silenzio ha ritrovato la voce, e ci ha di nuovo fornito i suoi preziosi insegnamenti. Il fatto è questo: in occasione della presentazione del suo nuovo capolavoro cinematografico, dal lisergico titolo «Un Natale stupefacente», ovviamente compulsato su questo fastidioso argomento che così onerosamente lo ha portato al centro dell’attenzione mediatica nazionale, il magico presidente ha chiesto di lasciarlo lavorare, con uno slogan berlusconiano e un po’ vetusto ma sempre incisivo. Successivamente ha spiegato che il tifoso napoletano, birichino e monello, è piagnone e criaturo, e poco incline a sostenere la squadra quando essa ha un attimo di comprensibile defaillance, interrompendo momentaneamente il trionfale cammino che sotto la sua gestione ha compiuto assicurandosi ben due coppe Italia e inanellando molte presenze in Europa. Lo scatenato produttore, in smagliante forma, ha poi enunciato uno dei suoi celeberrimi paraustielli in cui il tifoso è un uomo fidanzato con una donna bellissima che ottusamente lascia quando ella contrae un raffreddore, nella paura di rimanerne contagiato. Nel nostro piccolo, confessiamo di aver trovato il significato della parabola un po’oscuro.Forse il presidente ha sentito l’esigenza dell’esternazione perché teme di essere superato in rilevanza mediatica dal collega doriano Ferrero che non a caso calca gli stessi palcoscenici imprenditoriali e ne imita il look canuto, lungocrinito e barbuto. Forse ha voluto conferire al titolo del film in fase di lancio uno spessore più realistico, o forse ha voluto con parole di più ampio respiro confermare il concetto che qualche mese fa aveva espresso il di lui rampollo, che a domanda rispose con forbito eloquio: a noi dei tifosi ce ne frega e non ce ne frega. Sta di fatto che ancora una volta ha mostrato chiaro e forte il fastidio di essere costretto da quei rompiscatole di giornalisti a rendere conto di un andamento tecnico e di una gestione societaria che sente come un fatto privato e
doverosamente autarchico. Non l’ha detto, ma forse ha pensato che questi miserabili, raccolti a un angolo di strada quando erano falliti e non avevano i palloni e le tute e le scarpette eccetera eccetera, e la serie C coi campi in terra battuta eccetera, non hanno alcun diritto di lamentarsi. Non crediamo che il presidente leggerà queste righe, purtroppo. Ma se le leggesse, ci piacerebbe spiegargli che invece sì che il
tifoso ha il diritto di lamentarsi, e pure assai. Ci piacerebbe dirgli che il Napoli, il povero triste Napoli che ha pietosamente raccolto nelle aule del tribunale fallimentare, è ampiamente sovvenzionato dai piagnoni, che consentono al bilancio, tra le altre cose, di erogare svariati milioni di euro netti al consiglio d’amministrazione in massima parte formato dalla sua stessa famiglia, e di chiudere ciò non ostante in utile. Che il Napoli dell’attuale stagione è assai meno forte dello scorso anno, a causa della sua manifesta volontà di mantenere un profilo men che basso in sede di mercato estivo, e che se la voglia di internazionalità conclamata si estrinseca nell’acquisto di David Lopez e Michu preferiamo che si peschi negli angusti e provinciali confini nazionali. Gli chiederemmo, noi piagnoni, per quale motivo a oggi non sappiamo chi sarà alla guida tecnica del Napoli il prossimo anno; e se questo non finirà per far sì che i pochi campioni in squadra si guardino attorno alla ricerca di progetti di più alto profilo, e nel frattempo profondano in maglia azzurra molto meno impegno del dovuto. Gli chiederemmo, noi criaturi, per quale motivo si debbano subire mortificazioni come quelle di Berna e Milano e non si dovrebbe nemmeno avere il diritto di lamentarsi, come chiunque abbia pagato il biglietto per vedere un qualsiasi spettacolo che si riveli alla fine insoddisfacente: forse in questo è mal abituato dagli utenti dei suoi film, sempre soddisfatti dell’intelligente, culturalmente
edificante e divertente prodotto.E diremmo al signor presidente che i piagnoni e i criaturi sono sei milioni nel mondo, che sono l’unica vera insostituibile ricchezza del Napoli, e che nessuno si dovrebbe permettere di insultarne la passione e la dedizione che non sono seconde a nessuna; gli ricorderemmo che la storia di questo club, ben prima che lui ci onorasse della sua meravigliosa conduzione, ha visto due scudetti e una coppa Uefa e la presenza tra le sue file del più Grande calciatore di tutti i tempi, e che buon senso e intelligenza imporrebbero di trinciare giudizi solo quando simili risultati fossero ripetuti o, voglia Iddio, superati. Se leggesse queste righe chiederemmo al presidente di chiedere scusa ai tifosi del Napoli, nient’affatto piagnoni o criaturi, ma competenti e soprattutto tutt’altro che fessi; e di restare pure in silenzio come fatto fino a oggi, quando ci sarebbero state molte occasioni ben più necessarie di far sentire la voce della società, se poi deve produrre concetti come quelli che ha espresso. E gli augureremmo un Natale sereno: perché forse, ad augurarglielo «stupefacente», non gli vorremmo abbastanza bene.
M. de Giovanni, Il Mattino
“Quando crediamo in noi stessi possiamo sperimentare la curiosità, la felicità, la sorpresa e tutte quelle emozioni che ci rendono profondamente umani.”
E.E. Cummings.
- tonino75
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 10901
- Iscritto il: venerdì 27 agosto 2010, 16:22
Quelli che aspettano la sfaccimmosa...
02/09/2014 la notte dei 100 ban,di Pippo Baudo e Cristiano Malgioglio!
Rivendico il diritto ,tramandato di padre in figlio per generazioni,al panino provola e murtadella,alla frittata di maccheroni preparata con la mano del cuore alle 8 della domenica mattina,custodita e difesa dall'intrusione di steward e poliziotti e consumata con rito religioso,all'unisono insieme agli altri 60mila fratelli.Riaffermo la necessita' di incazzarmi per un autogol,un gol sbagliato a porta vuota,la gioia di esultare per un gol,ed esaltarmi per una porodezza.Dichiaro imprescindibile la necessita' di godermi la mia passione,nel bene e nel male,con il sole e co' male tiemp',di sognare di tornare a vincere e di maledire chi facendo soldi sulla mia passione se ne sbatte della mia maglia.Se e' vero come e' vero che gia' devo far quadrare i conti di casa mia,me ne fotto di come far quadrare quelli del club.,e se e' vero che il calcio e' l'oppio dei popoli,liberalizzate sta droga e nun ' ce scassat' o cazz'!
Solo chi e' tifoso del Napoli puo' capire certe cose.tonino75 ha scritto:la passione che si mette in certi discorsi,cosi come quando sei allo stadio ad urlare per un gol,puo' averla solo chi e' tifoso da sempre ecomunque. Grande De Giovanni!
Per tutto il resto,e per tutti gli altri...ci sono i bilanci,lo stadio virtuale,il dissesto,l'accantonamento e le plusvalenze.
- lucab1978
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 18578
- Iscritto il: venerdì 3 dicembre 2010, 21:29
- Località: modena
I migliori presidenti del calcio italiano hanno messo passione e soldi a differenza tua che sei uno scroccone. Vedi il milan con i suoi 520 milioni di debiti ( 3 anni fa erano 680) oppure moratti che si è svenato per 20 anni (inter lasciata al filippino con un debito da 450, 3 anni fa era 560)
Caro pappone se non riesci a vendere ad uno strapieno di soldi che abbia voglia di buttare soldi nel calcio facci felici rignece e riebbit ma almeno facci vincere e non solo partecipare. Prendi esempio dai più grandi presidenti della storia, ferlaino compreso
Senza fretta, ma senza sosta (Johann Wolfgang Goethe)
- BoomBoomBucchi
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 10098
- Iscritto il: mercoledì 3 settembre 2014, 13:39
- Località: Napoli
postino ha scritto:quindi faceva meglio ad autocensurarsi? e perche' poi?BoomBoomBucchi ha scritto:A tanto intelletto sprecato nell'autocelebrazione di sé e del tifo, con argomentazioni tanto impregnate di populismo, così, tutto assieme, giuro che è la prima volta che mi capita di assistere e peccato che alla Scala già sia andato in scena Fidelio...
Fin dall'inizio perde credibilità, dal momento in cui va a toccare, in un modo ironicamente assai discutibile, eufemisticamente parlando ... , un tasto che ai tifosi del Napoli non dovrebbe proprio interessare: il cinema.
E allora ecco che pure un intellettuale di cotanto spessore, fiutato l'odore del sangue e preassaporato il gusto della carne, come una fiera selvaggia cede alla lite e affonda gli incisivi e gli artigli nel "ventre della vacca".
Esimio e intellettualissimo De Giovanni, le dò ufficialmente il benvenuto sul campo di battaglia e la ringrazio per averci fornito un forbito riepilogo delle argomentazioni lestatiane come note di testa, paraustelliane, espressamente citato, come note di cuore e palummelliane come note di fondo, per un' ammuffita fragranza di era romantica, ma sul finire ...
Peccato, avevamo bisogno, a profusione, di intelletto sano e genuino, autoctono ma incontaminato, in sintesi di un giudice superpartes, che ci aiutasse a comprendere meglio il situazionismo attuale guidandoci come un faro nella coltre di nebbia fino all'ingresso sicuro in porto e invece ... e invece abbiamo solo una nuova pettorina da assegnare per un nuovo concorrente in gara ... e un natante finito contro gli scogli da recuperare.
Caro De Giovanni, un cardiochirurgo che opera la donna amata finisce per perdersi a ricercar se stesso in quel cuore a torace aperto che giace in attesa di un intervento di bisturi tagliente ... che non arriva.
Esimio scrittore, anzi sommo, quello appena paventato è il suo caso e la donna in questione è morta per eccesso di contemplazione purtroppo. Condoglianze, si trattava metaforicamente di sua moglie.
Spero che la prossima volta possa aggiungere qualcosa e salvare, piuttosto che lasciar morire, quell' inerme creatura che le si è posta davanti spogliata di ogni protezione e che le ha concesso una sensazione di potenza divina da pollice verso che mal ha usato e gestito.
Sommessumiltemteprostrandomisempre, analogamente alla sua preghiera, pure io spero che queste parole possano giungere a destinazione, fantasticando, nell'attesa, su di un sorprendente coup de theatre: magari un giorno il commissario R... scoprirà che c'era dolo in quella morte sospetta e che il premio assicurativo era parecchio corpulento, chissà ...
Beh, certo, sarebbe un finale insospettabile anche se visto e rivisto.
ma poi che sfizio c'e' a denigrare l'interlocutore?
Assolutamente no, nessuna autocensura.
Semplicemente mi aspetto dalle persone che si fregiano del titolo di "intellettuale" un atteggiamento meno irriverente verso le altrui competenze e, magari, un'analisi più profonda della situazione vista da una prospettiva più ampia e condita, ma so di pretendere troppo qui, da spunti di riflessone inediti... inspmma, nulla, ma proprio nulla, di quanto potesse auspicarsi un giovane pensatore in cerca di mentore disperatamente come me.
Quello di De Giovanni è solo uno scritto dal quale traspare tanto tanto risentimento. Forse incarna il pensiero di quella parte della tifoseria che si è sentita chiamata in causa e lo fa con un linguaggio più forbito ma cavalcando sempre la stessa onda lunga alla fine.
Per queste ragioni non va preso certamente come la verità assoluta e questo è pacifico.
Fazioso da fazione ... ha perso un'occasione per utilizzare l'intelletto in maniera utile alla collettività guardando a 360 gradi.
Peccato, tanto ben di Dio sprecato.
- postino
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 16232
- Iscritto il: martedì 2 luglio 2013, 16:21
e chesta è storia del forum...lo hai incasellato in una fazioneBoomBoomBucchi ha scritto:postino ha scritto:quindi faceva meglio ad autocensurarsi? e perche' poi?BoomBoomBucchi ha scritto:A tanto intelletto sprecato nell'autocelebrazione di sé e del tifo, con argomentazioni tanto impregnate di populismo, così, tutto assieme, giuro che è la prima volta che mi capita di assistere e peccato che alla Scala già sia andato in scena Fidelio...
Fin dall'inizio perde credibilità, dal momento in cui va a toccare, in un modo ironicamente assai discutibile, eufemisticamente parlando ... , un tasto che ai tifosi del Napoli non dovrebbe proprio interessare: il cinema.
E allora ecco che pure un intellettuale di cotanto spessore, fiutato l'odore del sangue e preassaporato il gusto della carne, come una fiera selvaggia cede alla lite e affonda gli incisivi e gli artigli nel "ventre della vacca".
Esimio e intellettualissimo De Giovanni, le dò ufficialmente il benvenuto sul campo di battaglia e la ringrazio per averci fornito un forbito riepilogo delle argomentazioni lestatiane come note di testa, paraustelliane, espressamente citato, come note di cuore e palummelliane come note di fondo, per un' ammuffita fragranza di era romantica, ma sul finire ...
Peccato, avevamo bisogno, a profusione, di intelletto sano e genuino, autoctono ma incontaminato, in sintesi di un giudice superpartes, che ci aiutasse a comprendere meglio il situazionismo attuale guidandoci come un faro nella coltre di nebbia fino all'ingresso sicuro in porto e invece ... e invece abbiamo solo una nuova pettorina da assegnare per un nuovo concorrente in gara ... e un natante finito contro gli scogli da recuperare.
Caro De Giovanni, un cardiochirurgo che opera la donna amata finisce per perdersi a ricercar se stesso in quel cuore a torace aperto che giace in attesa di un intervento di bisturi tagliente ... che non arriva.
Esimio scrittore, anzi sommo, quello appena paventato è il suo caso e la donna in questione è morta per eccesso di contemplazione purtroppo. Condoglianze, si trattava metaforicamente di sua moglie.
Spero che la prossima volta possa aggiungere qualcosa e salvare, piuttosto che lasciar morire, quell' inerme creatura che le si è posta davanti spogliata di ogni protezione e che le ha concesso una sensazione di potenza divina da pollice verso che mal ha usato e gestito.
Sommessumiltemteprostrandomisempre, analogamente alla sua preghiera, pure io spero che queste parole possano giungere a destinazione, fantasticando, nell'attesa, su di un sorprendente coup de theatre: magari un giorno il commissario R... scoprirà che c'era dolo in quella morte sospetta e che il premio assicurativo era parecchio corpulento, chissà ...
Beh, certo, sarebbe un finale insospettabile anche se visto e rivisto.
ma poi che sfizio c'e' a denigrare l'interlocutore?
Assolutamente no, nessuna autocensura.
Semplicemente mi aspetto dalle persone che si fregiano del titolo di "intellettuale" un atteggiamento meno irriverente verso le altrui competenze e, magari, un'analisi più profonda della situazione vista da una prospettiva più ampia e condita, ma so di pretendere troppo qui, da spunti di riflessone inediti... inspmma, nulla, ma proprio nulla, di quanto potesse auspicarsi un giovane pensatore in cerca di mentore disperatamente come me.
Quello di De Giovanni è solo uno scritto dal quale traspare tanto tanto risentimento. Forse incarna il pensiero di quella parte della tifoseria che si è sentita chiamata in causa e lo fa con un linguaggio più forbito ma cavalcando sempre la stessa onda lunga alla fine.
Per queste ragioni non va preso certamente come la verità assoluta e questo è pacifico.
Fazioso da fazione ... ha perso un'occasione per utilizzare l'intelletto in maniera utile alla collettività guardando a 360 gradi.
Peccato, tanto ben di Dio sprecato.
.pa faccia toja io mangio bene tutte le sere....chin 'e corn che non sei altro..stasera ho magiato, pa faccia toja, un filetto alla brace 'a uerr,che tu non te lo sogni manco la notte, miortefam..... io isoldi me li guadagno onostamentee alla luce dle sole .tu e qualche altra lutamma di questo forum , dovete leccare il c'*lo al pappone per racimolare quattro pidochhi come voi , che sono talemnte pochi che siete costertti ad arrotondare e pregare il pappone per fare fare film porn sottobanco alle vostre mogli ...siete solo die poveri cocklod sit na vranc 'e scurnacchiat....senza offesa eh..!!
- BoomBoomBucchi
- Livello Tecnico: Josè Maria Callejon
- Messaggi: 10098
- Iscritto il: mercoledì 3 settembre 2014, 13:39
- Località: Napoli
postino ha scritto:e chesta è storia del forum...lo hai incasellato in una fazioneBoomBoomBucchi ha scritto:postino ha scritto: quindi faceva meglio ad autocensurarsi? e perche' poi?
ma poi che sfizio c'e' a denigrare l'interlocutore?
Assolutamente no, nessuna autocensura.
Semplicemente mi aspetto dalle persone che si fregiano del titolo di "intellettuale" un atteggiamento meno irriverente verso le altrui competenze e, magari, un'analisi più profonda della situazione vista da una prospettiva più ampia e condita, ma so di pretendere troppo qui, da spunti di riflessone inediti... inspmma, nulla, ma proprio nulla, di quanto potesse auspicarsi un giovane pensatore in cerca di mentore disperatamente come me.
Quello di De Giovanni è solo uno scritto dal quale traspare tanto tanto risentimento. Forse incarna il pensiero di quella parte della tifoseria che si è sentita chiamata in causa e lo fa con un linguaggio più forbito ma cavalcando sempre la stessa onda lunga alla fine.
Per queste ragioni non va preso certamente come la verità assoluta e questo è pacifico.
Fazioso da fazione ... ha perso un'occasione per utilizzare l'intelletto in maniera utile alla collettività guardando a 360 gradi.
Peccato, tanto ben di Dio sprecato.
Non ha una visione di insieme ma solamente parziale e per questo non fa testo.
È la voce del tifo, stabbene, ma non è la voce della verità come sarebbe lecito aspettarsi.
Il problema è più grande del discorso sul forum (qualche riferimento è puramente casuale) e si chiama: crisi dell'onestà intellettuale degli intellettuali !
Un tempo, anche la politica traeva ispirazione dai pensieri dei grandi filosofi e pensatori, assimilando molto da determinate dottrine.
Oggi, quei grandi bacchettatori (che agivano con cognizione di causa suscitando interesse pure nei soggetti destinatari di invettive )sembrano spariti, scomparsi, estinti, e la crisi della politica sembra sempre più irreversibile senza "fari nella coltre di nebbia" mia cit .
E de Giovanni non esula da questo decadentismo