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L' Organizzazione Aziendale del Filippino...

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:06
da stefano1968
Nel primo giorno della direzione di Claudio Cerasa, il Foglio pubblica un’interessante analisi dell’Inter (squadra del cuore dell’erede di Giuliano Ferrara) a firma Beppe Di Corrado che poi in realtà è uno pseudonimo. È il racconto di una metamorfosi, del passaggio nerazzurro da Moratti a Thohir. Particolarmente interessante, per noi, la parte relativa alla nuova organizzazione societaria dell’Inter, all’idea che il neopresidente indonesiano ha di una squadra di calcio.

«C’è un aneddoto - scrive Di Corrado - che circola nell’ambiente thohiriano e riguarda il primo giorno che mise piede nella sede del club. Entrò e disse: “Ma tutta questa gente qui che ci fa?”. E calcolò che in quel momento l’Inter era il club italiano con la maggior quantità di incarichi e di ruoli. C’era una qualifica per tutto e in molte di quelle posizioni c’erano uomini o donne della famiglia Moratti o loro fedelissimi. “Un organigramma infinito per una storia infinita”, dicono ambienti del club ora ironizzando sulla strofa dell’inno “Pazza Inter amala”.»

Moratti e Thohir, pianeti distanti che parlano lingue diverse, difficilmente comprensibili dall’interlocutore. Il Foglio ricorda la vicenda delle tessere vip omaggio, emblema della distanza siderale che c’è tra chi considera la società di calcio un’impresa e chi un biglietto da visita. «Moratti le aveva incentivate: San Siro era il regno dei tifosi eccellenti, che hanno contribuito anche alla mitologia del tifoso interista. Sempre presente, anche quando si sentiva Paperino. Ce ne erano in giro 4.000, di quelle tessere. Thohir le ha ritirate una per una. Tutte.» Tutte.

In meno di un anno, Thohir ha dato un assetto imprenditoriale all’Inter. Un’azienda. Una grande azienda. Altrimenti non avrebbe chiamato Michael Bolingbroke, amministratore delegato e bodyguard mediatico. «A 48 anni - scrive Di Corrado - viene dal Manchester United dove e? stato il responsabile dei ricavi da stadio, dell’hospitality, in occasione degli eventi partita e non solo, del management e dei servizi corporate inclusi quelli finanziari, delle risorse umane, dell’ufficio legale e dello sviluppo tecnologico del club. Bolinbroke è l’organizzazione. È quello che mancava. È una targhetta corrispondente a un incarico vero su ogni ufficio della sede. Cioè: quello è il tuo lavoro, amico, fallo e fallo bene».

«Poi Michael Williamson, Cfo, ovvero responsabile dell’Area amministrazione, finanze e controllo. È esperto di finanza sportiva, è il numero uno del DC United, la squadra di Washington di cui è proprietario Thohir: in America ha gestito ogni iniziativa del club, inclusa la supervisione delle attività legate alla costruzione del nuovo stadio.»

«Poi c’è Claire Lewis, la direttrice marketing che arriva all’Inter da Apple dopo aver già lavorato per Mtv ed Emi Music. Poi c’è Dan Chard, direttore delle Global partnership: ha lavorato per Barclaycard, Coca-Cola, Red Bull, Heineken, Sony Play-Station, LG Electronics, Adidas e Bank of America. Ha lavorato in Gran Bretagna, Stati Uniti, Brasile, Francia, Germania, Irlanda, Grecia e Turchia. Si occupa delle sponsorizzazioni del club su scala mondiale. Poi c’è James White, direttore delle strategie commerciali. Viene dal Manchester United, come David Garth che sta per arrivare per occuparsi della gestione dello stadio».

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:09
da gallopoker
non si può gestire un'azienda in maniera familiare senza aprirsi a persone competenti nelle varie aree tecniche

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:09
da Aigor
uan delle carenze principali del Napoli è proprio la non organizzazione societaria... tutto in mano "alla famiglia"

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:12
da gallopoker
Aigor ha scritto:uan delle carenze principali del Napoli è proprio la non organizzazione societaria... tutto in mano "alla famiglia"
modello di impresa superato

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:14
da Aigor
gallopoker ha scritto:
Aigor ha scritto:uan delle carenze principali del Napoli è proprio la non organizzazione societaria... tutto in mano "alla famiglia"
modello di impresa superato
in realtà no, ma è di tipico stampo di azienda piccola

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:15
da pepos
L'organizzazione aziendale del romano.
presidente: Aurelio De Laurentiis.
Talent scout: Aurelio De Laurentiis.
Ds: Aurelio De Laurentiis.
amministratore delegato e bodyguard mediatico: Aurelio De Laurentiis.
Cfo, ovvero responsabile dell’Area amministrazione, finanze e controllo: Aurelio De Laurentiis.
direttore marketing: Aurelio De Laurentiis.
direttore delle Global partnership: Aurelio De Laurentiis.
direttore delle strategie commerciali: Aurelio De Laurentiis.

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:16
da Marionapoles
gallopoker ha scritto:non si può gestire un'azienda in maniera familiare senza aprirsi a persone competenti nelle varie aree tecniche
vero. purtroppo è il male di tutto il calcio italiano. alla fine per questo abbiamo perso posizioni.

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:17
da lestat
Per carita',non c'e' paragone...de laurentiis sta gestendo una pizzeria 'ncapa a isso.

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:20
da stefano1968
Propongo questo articolo preso dal Napolista per introdurre un argomento interessante da dibattere con la speranza che il Topic non venga rovinato da interventi dei "soliti" noti...

Leggendo le società di provenienza dei nuovi dirigenti dell' Inter di Thoir si capisce subito l'impronta molto professionale e seria che l'imprenditore filippino sta cercando di dare all' Inter.
Assumendo gente veramente qualificata, con le giuste competenze, non improvvisando nulla, i risultati arriveranno.
Anch' io ero scettico su Thoir ma per quanto sta facendo ultimamente mi ha davvero stupito.
Questa è gente seria e preparata...

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:22
da mezzacapa
...scusate la mia impreparazione, ma che ca**o è un "bodyguard mediatico"? :shock: :shock:

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:23
da Rodriguo Barnasio
stefano1968 ha scritto:Propongo questo articolo preso dal Napolista per introdurre un argomento interessante da dibattere con la speranza che il Topic non venga rovinato da interventi dei "soliti" noti...

Leggendo le società di provenienza dei nuovi dirigenti dell' Inter di Thoir si capisce subito l'impronta molto professionale e seria che l'imprenditore filippino sta cercando di dare all' Inter.
Assumendo gente veramente qualificata, con le giuste competenze, non improvvisando nulla, i risultati arriveranno.
Anch' io ero scettico su Thoir ma per quanto sta facendo ultimamente mi ha davvero stupito.
Questa è gente seria e preparata...
Comunque è indonesiano :lol:

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:25
da stefano1968
Rodriguo Barnasio ha scritto:
stefano1968 ha scritto:Propongo questo articolo preso dal Napolista per introdurre un argomento interessante da dibattere con la speranza che il Topic non venga rovinato da interventi dei "soliti" noti...

Leggendo le società di provenienza dei nuovi dirigenti dell' Inter di Thoir si capisce subito l'impronta molto professionale e seria che l'imprenditore filippino sta cercando di dare all' Inter.
Assumendo gente veramente qualificata, con le giuste competenze, non improvvisando nulla, i risultati arriveranno.
Anch' io ero scettico su Thoir ma per quanto sta facendo ultimamente mi ha davvero stupito.
Questa è gente seria e preparata...
Comunque è indonesiano :lol:
Mi rifacevo alla battuta di Ferrero il Presidente della Sampdoria...
Per evidenziare la mediocrità dei nostri Presidenti... :D

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:33
da gallopoker
Aigor ha scritto:
gallopoker ha scritto:
Aigor ha scritto:uan delle carenze principali del Napoli è proprio la non organizzazione societaria... tutto in mano "alla famiglia"
modello di impresa superato
in realtà no, ma è di tipico stampo di azienda piccola
intendevo a certi livelli "dimensionali". Porta inefficienza.

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 13:57
da Rodriguo Barnasio
stefano1968 ha scritto:
Rodriguo Barnasio ha scritto:
stefano1968 ha scritto:Propongo questo articolo preso dal Napolista per introdurre un argomento interessante da dibattere con la speranza che il Topic non venga rovinato da interventi dei "soliti" noti...

Leggendo le società di provenienza dei nuovi dirigenti dell' Inter di Thoir si capisce subito l'impronta molto professionale e seria che l'imprenditore filippino sta cercando di dare all' Inter.
Assumendo gente veramente qualificata, con le giuste competenze, non improvvisando nulla, i risultati arriveranno.
Anch' io ero scettico su Thoir ma per quanto sta facendo ultimamente mi ha davvero stupito.
Questa è gente seria e preparata...
Comunque è indonesiano :lol:
Mi rifacevo alla battuta di Ferrero il Presidente della Sampdoria...
Per evidenziare la mediocrità dei nostri Presidenti... :D
Ah vabbè ma il nostro calcio è vecchio e il modo di condurre le società da parte della stragrande maggioranza dei nostri presidenti ne è un motivo lampante.

Inviato: giovedì 29 gennaio 2015, 14:15
da mistermister
gallopoker ha scritto:non si può gestire un'azienda in maniera familiare senza aprirsi a persone competenti nelle varie aree tecniche
Eeeee ma povero ADL e poi dovrebbe dividere con gli altri il compenso del CdA..... siete proprio degli immaturi :wink: :wink: