Tra educazione civica ed urbanistica

[gallopoker]

EDUCAZIONE CIVICA

Il Napoli strappa un ottimo pareggio a Milano sponda Inter, campo storicamente ostico per noi e assai avaro di soddisfazioni. Ci sarebbe di che essere contenti, anche per la prova di carattere e personalità degli azzurri nel secondo tempo al cospetto di una squadra che sta dominando il campionato.

Purtroppo, però, il ritardo accumulato in classifica e il numero ormai abbastanza esiguo di partite di qui alla fine della stagione smorzano qualunque tipo di entusiasmo.

Too little, too late, dicono gli inglesi, ed effettivamente il Napoli, a meno di un clamoroso e poco prevedibile exploit nelle ultime nove giornate, non ha grandi chance di avvicinare il quarto posto per essere certo della qualificazione Champions; e anche il quinto sembra piuttosto complicato.

Peccato, perché il tardivo arrivo di Calzona (un po’ come il divorzio del bel romanzo di Yehoshua), ha sicuramente rivitalizzato la squadra ma rischia di non bastare per recuperare il troppo terreno perduto.

Lo stesso allenatore ha detto di non essere un mago, e in effetti con la gran parte degli acquisti estivi e di gennaio poco incisivi o proprio desaparecidos (come Natan o il mistero glorioso Dendoncker), una mediana che a parte il reietto Zielinski non ha messo insieme neanche un gol (tranne Elmas, ceduto a gennaio) e un Osimhen a mezzo servizio permanente/effettivo ci vorrebbe veramente un miracolo per riacciuffare la Champions.

Bisogna comunque lottare fino alla fine, e il Napoli a Milano ha perlomeno dimostrato di volerlo fare. Un plauso a Meret e Lobotka, ancora una volta tra i migliori in campo, e a Juan Jesus che, oltre ad aver messo in fila un’altra ottima prestazione dopo l’erroraccio di Cagliari, ha gestito con intelligenza e signorilità lo stupido e volgare epiteto razzista di Acerbi.

Purtroppo, però, la lezione di educazione civica impartita dal brasiliano non è servita a nulla al difensore interista, che ha deciso di rendersi ridicolo nel post partita con dichiarazioni balbettanti e smentite poco credibili.

Inutile dire che una parte consistente del circo mediatico e sportivo che ruota attorno al carrozzone malandato del calcio italiano ha provato e sta provando a derubricare e minimizzare una vicenda che in Inghilterra non avrebbe mai preso la piega di un processo bizantino degno di un libro di Sciscia o Camilleri. Ma siamo in Italia, e non si perde mai occasione per fare esibizione di provincialismo e becerume quando si sfiora il tema razzismo, con i Corona e e i Cruciani di turno a fare la parte delle mosche.

Speriamo che l’integrità e l’educazione di Juan Jesus bastino per evitare che la Lega si copra di vergogna, mettendo per l’ennesima volta la polvere sotto al tappeto.

Bello invece il comportamento del Napoli (e del Milan) in questa vicenda, con un uso molto serio e centrato dei social media. Un applauso alla società: è questo, e non l’aggressione ai cameramen, che vorremmo fosse il profilo costante di comunicazione de club.

Un po’ di educazione civica, e urbanistica, ha dovuto farla, infine, anche il sindaco Manfredi per ribadire l’ovvio, ovvero che a Bagnoli lo stadio è fuori discussione e che l’unico stadio che può essere oggetto di una trattativa con il Napoli è il Maradona.

Il sindaco ha innanzitutto confermato l’impegno del comune (e del governo) per una ristrutturazione del Maradona che consenta la partecipazione della città agli Europei del 2032, se De Laurentiis presenterà finalmente il progetto per il quale voleva una risposta in 120 giorni senza però aver mai fatto la domanda.

Manfredi ha inoltre chiarito bene le ragioni per le quali lo stadio a Bagnoli è impraticabile:
- la bonifica ha tempi più lunghi di quelli ipotizzati da De Laurentiis;
- il Napoli dovrebbe comprare i terreni;
- bisognerebbe fare una variante urbanistica pesante e tagliare una parte consistente del parco urbano, per la quale manca il consenso in città;
- mancherebbero in ogni caso adeguate infrastrutture di trasporto e mobilità per un impianto da 60.000 posti, e i progetti di metropolitana che ci sono non sono sufficienti;
- il parco dello sport è un’area troppo piccola e comunque con una vocazione diversa.

Speriamo che queste considerazioni, di banale buon senso, bastino a evitare il prosieguo della stagione delle chiacchiere e avviino quella del fare, di cui abbiamo certamente più bisogno.

FraMa

[Kiashan74]

EDUCAZIONE CIVICA

Il Napoli strappa un ottimo pareggio a Milano sponda Inter, campo storicamente ostico per noi e assai avaro di soddisfazioni. Ci sarebbe di che essere contenti, anche per la prova di carattere e personalità degli azzurri nel secondo tempo al cospetto di una squadra che sta dominando il campionato.

Purtroppo, però, il ritardo accumulato in classifica e il numero ormai abbastanza esiguo di partite di qui alla fine della stagione smorzano qualunque tipo di entusiasmo.

Too little, too late, dicono gli inglesi, ed effettivamente il Napoli, a meno di un clamoroso e poco prevedibile exploit nelle ultime nove giornate, non ha grandi chance di avvicinare il quarto posto per essere certo della qualificazione Champions; e anche il quinto sembra piuttosto complicato.

Peccato, perché il tardivo arrivo di Calzona (un po’ come il divorzio del bel romanzo di Yehoshua), ha sicuramente rivitalizzato la squadra ma rischia di non bastare per recuperare il troppo terreno perduto.

Lo stesso allenatore ha detto di non essere un mago, e in effetti con la gran parte degli acquisti estivi e di gennaio poco incisivi o proprio desaparecidos (come Natan o il mistero glorioso Dendoncker), una mediana che a parte il reietto Zielinski non ha messo insieme neanche un gol (tranne Elmas, ceduto a gennaio) e un Osimhen a mezzo servizio permanente/effettivo ci vorrebbe veramente un miracolo per riacciuffare la Champions.

Bisogna comunque lottare fino alla fine, e il Napoli a Milano ha perlomeno dimostrato di volerlo fare. Un plauso a Meret e Lobotka, ancora una volta tra i migliori in campo, e a Juan Jesus che, oltre ad aver messo in fila un’altra ottima prestazione dopo l’erroraccio di Cagliari, ha gestito con intelligenza e signorilità lo stupido e volgare epiteto razzista di Acerbi.

Purtroppo, però, la lezione di educazione civica impartita dal brasiliano non è servita a nulla al difensore interista, che ha deciso di rendersi ridicolo nel post partita con dichiarazioni balbettanti e smentite poco credibili.

Inutile dire che una parte consistente del circo mediatico e sportivo che ruota attorno al carrozzone malandato del calcio italiano ha provato e sta provando a derubricare e minimizzare una vicenda che in Inghilterra non avrebbe mai preso la piega di un processo bizantino degno di un libro di Sciscia o Camilleri. Ma siamo in Italia, e non si perde mai occasione per fare esibizione di provincialismo e becerume quando si sfiora il tema razzismo, con i Corona e e i Cruciani di turno a fare la parte delle mosche.

Speriamo che l’integrità e l’educazione di Juan Jesus bastino per evitare che la Lega si copra di vergogna, mettendo per l’ennesima volta la polvere sotto al tappeto.

Bello invece il comportamento del Napoli (e del Milan) in questa vicenda, con un uso molto serio e centrato dei social media. Un applauso alla società: è questo, e non l’aggressione ai cameramen, che vorremmo fosse il profilo costante di comunicazione de club.

Un po’ di educazione civica, e urbanistica, ha dovuto farla, infine, anche il sindaco Manfredi per ribadire l’ovvio, ovvero che a Bagnoli lo stadio è fuori discussione e che l’unico stadio che può essere oggetto di una trattativa con il Napoli è il Maradona.

Il sindaco ha innanzitutto confermato l’impegno del comune (e del governo) per una ristrutturazione del Maradona che consenta la partecipazione della città agli Europei del 2032, se De Laurentiis presenterà finalmente il progetto per il quale voleva una risposta in 120 giorni senza però aver mai fatto la domanda.

Manfredi ha inoltre chiarito bene le ragioni per le quali lo stadio a Bagnoli è impraticabile:
- la bonifica ha tempi più lunghi di quelli ipotizzati da De Laurentiis;
- il Napoli dovrebbe comprare i terreni;
- bisognerebbe fare una variante urbanistica pesante e tagliare una parte consistente del parco urbano, per la quale manca il consenso in città;
- mancherebbero in ogni caso adeguate infrastrutture di trasporto e mobilità per un impianto da 60.000 posti, e i progetti di metropolitana che ci sono non sono sufficienti;
- il parco dello sport è un’area troppo piccola e comunque con una vocazione diversa.

Speriamo che queste considerazioni, di banale buon senso, bastino a evitare il prosieguo della stagione delle chiacchiere e avviino quella del fare, di cui abbiamo certamente più bisogno.

FraMa

direi con una certa urgenza proprio, ma già il fatto che parli ancora di bagnoli fà immaginare un altro fiume di bla bla bla per non parlare della squadra e di chi resterà...

[Bermuda]

Ieri ho visto il video di Corona Non commento mai ma stavolta non ho potuto evitare.

Gli ho ricordato che mi sembra strano lui abbia a cuore lo sport e i calciatori, di solito ha basato la sua carriera sul ricattare calciatori.

[Maverick89]

Ieri ho visto il video di Corona Non commento mai ma stavolta non ho potuto evitare.

Gli ho ricordato che mi sembra strano lui abbia a cuore lo sport e i calciatori, di solito ha basato la sua carriera sul ricattare calciatori.

vabbè io manco lo commento. Tra l'altro è nato in cu*o al mondo e si atteggia a interista...

[Kiashan74]

Ieri ho visto il video di Corona Non commento mai ma stavolta non ho potuto evitare.

Gli ho ricordato che mi sembra strano lui abbia a cuore lo sport e i calciatori, di solito ha basato la sua carriera sul ricattare calciatori.

vabbè io manco lo commento. Tra l'altro è nato in cu*o al mondo e si atteggia a interista...

bene tanto il suo interesse come quello di un cruciani è "esisto qualcuno mi caca?"

[gallopoker]

Ieri ho visto il video di Corona Non commento mai ma stavolta non ho potuto evitare.

Gli ho ricordato che mi sembra strano lui abbia a cuore lo sport e i calciatori, di solito ha basato la sua carriera sul ricattare calciatori.

non l'ho visto ma immagino, vale meno di zero

[Maverick89]

Ieri ho visto il video di Corona Non commento mai ma stavolta non ho potuto evitare.

Gli ho ricordato che mi sembra strano lui abbia a cuore lo sport e i calciatori, di solito ha basato la sua carriera sul ricattare calciatori.

vabbè io manco lo commento. Tra l'altro è nato in cu*o al mondo e si atteggia a interista...

bene tanto il suo interesse come quello di un cruciani è "esisto qualcuno mi caca?"

appunto