INTERCETTAZIONI PREZIOSI - GALLIANI
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INTERCETTAZIONI PREZIOSI - GALLIANI
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Tra tutte le intercettazioni è spuntata quella auto-prodotta da Enrico Preziosi, patron del
Genoa condannato per frode sportiva e la cui società fu retrocessa dalla
Serie A alla C1 nell'estate 2005. Il "Re dei giocattoli" consegnò lo
scorso Giugno ai pm di Napoli, saliti alla ribalta nuovamente in questi
giorni per calciopoli-bis, una registrazione di un colloquio avuto a cena
con Adriano Galliani, allora presidente di Lega, per chiedere spiegazioni
su diverse cose che non lo avevano convinto.
Preziosi: «Io intendo andare avanti».
Galliani: «Io non so niente, ti giuro. Non riesco a capire come è andata... Quando cerchi il colpevole...
Purtroppo, a chi giova... Il delitto perfetto non l'hanno visto».
Questione Juventus-doping
Preziosi: «Questi qua hanno ammazzato le persone. Altra gente si ammalerà. Io non ho mai fatto sta roba
qui... E condannato».
Galliani: «In quattro anni... ».
Preziosi: «E certo! In quattro hanno vinto tre scudetti».
Galliani: «Tre scudetti».
Preziosi: «Del Piero com'era? Poi Zeman. I giocatori in campo... Ma perché l'hanno salvato?
Dovevano portargli via gli scudetti».
Questione processo che condannò il Genoa alla retrocessione in Serie C1
Preziosi: «Allora io voglio capire. Voglio vedere come si è sviluppata. Ma se Pappa ha detto
a Carraro: "Una serie indefinita di illeciti". E Carraro è convinto.
Perché qualcuno deve aver detto qualcosa di più. Io non so che cosa
vuol dire comprare o vendere una partita... Fammi capire. Sono vittima di
qualcosa che è nel calcio, o fuori del calcio? ... Io voglio capire la
Caf! Quando mi faceva i bigliettini e mi sfotteva: "faccia da fesso",
"cretino"... Avevano detto che il giorno dopo si riunivano. Io allora
chiamo l'albergo. Gli dico: sono il cugino di Martellino che è lì. No!
Sono già andati via. Non ci sono già più. Ed hanno fatto un verbale
che loro erano in Camera di riunione! Ma non è possibile. Scusa, mi fai
un processo e tre giorni prima mi fai già il dispositivo? E lo sai chi
lo ha fatto il dispositivo? Lo ha firmato Martellino, ma mica l'ha fatto
lui... L'ha fatto il figlio. Gli ho detto: falle tu, le motivazioni!.
Guarda, Adriano, io non mi darò mai pace».
Infine spunta anche una frecciata velenosa all'ex allenatore rossoblù Serse Cosmi, tecnico
di quella squadra che sul campo fu promossa in Serie A. Preziosi accusa il
tecnico, che «portava le troie negli spogliatoi». Si spiegherebbe così
il divorzio improvviso al termine di quella stagione, e la freddezza
rimasta nel loro rapporto anche nel recente scontro di campionato a Marzo.