Una Festa al giorno a Napoli Ora è la "Notte Bianca&quo

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Michele Onesti
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Una Festa al giorno a Napoli Ora è la "Notte Bianca&quo

Messaggio da Michele Onesti »

Feste e Ricorrenze:Una al giorno, era sempre festa, soprattutto nel periodo estivo

Le feste di piazza, occasioni per stare assieme in tutti i quartieri e rioni di Napoli erano tutte “Notte bianche” infatti incominciavano al tramonto e finivano all’alba.
La diversità rispetto a oggi la motivazione della manifestazione.
Si festeggiava è perché ! Cosa doveva rappresentare quella atmosfera serena, allietata da tante iniziative collaterali, canti suoni e esplosioni di gioie, e fuochi d’artificio. Quasi sempre il motivo era religioso. Le associazioni ecclesiastiche riunite in comitati di festeggiamenti facevano la festa al loro santo patronale.
Allora vi erano molte occasioni ,perché di questi comitati ,erano una quantità.

Quelli più organizzati erano a conoscenza del popolo, che non si lasciava sfuggire la data della manifestazione. Tra questi, per non fare una lunga lista cito solo alcuni, quelli più significativi. Che avevano lasciato il segno sin dalle prime occasioni ,e parliamo della festa di “Portacapuana” e quella del “Monacone” alla sanità, e cioè San Vincenzo Ferreri, la cui ricorrenza, è tra la prima, e la seconda settimana di Aprile, invece quella ancora più nota e reclamizzata, di Portacapuana in onore della Madonna assunta in cielo, che si venera il 15 Agosto. Erano queste le manifestazioni che raccoglievano più presenze delle altre ,che pure erano note e apprezzate. Durante l’anno, si poteva contare, quasi una festa al giorno, e posso assicurare che erano tutte “Notte bianche” Avevano tutte lo stesso scopo, allietare il popolo e aiutare il commercio ,ma soprattutto gli ambulanti. Le attività più diffuse, traevano sostentamento economico nel periodo antecedente alla manifestazione.
Gli esercizi pubblici, ristoranti pizzerie, salumerie pasticcerie macellerie ecc. Aveva un occasione per vendere di più perché quando è festa a Napoli non è solo festa di chiesa , e anche festa per il corpo, ecco che la massaia si prepara per tempo di acquistare quanto più merce possibile per ricordare quella giornata, che non è uguale alle altre della normalità.
Come pure le attività del settore dell’abbigliamento. E’ festa ,e si pensa anche di apparire con un capo di abbigliamento nuovo per variare la presenza di fronte alle possibili visite di parenti e amici che non mancano per l’occasione.
Ma la festa è soprattutto per gli ambulanti.
Queste manifestazioni tradizionali si svolgono nella Città, a cielo aperto, tutti in piedi in giro per il quartiere ,il vicolo ,oppure nel rione di appartenenza, senza il traffico abituale, le macchine erano tutte ferme fuori dalla zona interessata, questi momenti, si consideravano di aggregazione e di serenità e benessere.
Le feste in genere, come gia detto, generavano euforia,
La tradizionale per eccellenza!
Era la festa di Piedigrotta. Oggi Alias “Notte bianca” Il progresso, in particolare porta a cambiare anche le denominazione delle cose consolidate nel tempo. Non più, una manifestazione di livello internazionale, come quella di piedigrotta che durava da oltre un secolo, infatti le prime furono alla fine del 1895, che oltre a favorire tutte le categorie fin qui menzionate, offriva anche opportunità di lavoro per altre attività artigianali, quali costruttori di carri allegorici, alle imprese di illuminazione, per la messa in opera di luminarie, che facevano da cornice lungo il percorso, e tante altre categorie.
La maestosità e la grandezza di questa festa era tale, da impegnare quasi tutta la città. Incominciava da Piazza Nolana , finiva alla chiesa di Piedigrotta a Mergellina. Una interminabile fila di bancarelle, per la vendita di commestibili di tutti i generi di conforti

Osteria alla napoletana diretta da Don Vicienzo, 'o cantiniere d''a chiazzetta 'e puorto;
offre per la la vendita a basso costo “‘O panino sasiccia e friarielli”
Chiosco per la vendita dei maccheroni, alle vongole e fritto di pesce e “paranzella” –
‘O chiosco per la vendita zeppole,e panzarotti ;
-O’ banco d’O’ mellunare e fichi d’india
’O venditore e frattaglie cotte sale e limone trippa e musso ;
A’ bouvette acqua e limone gassose e acqua a Rhum ;
Zii Teresina Dè spighe cotte e arrestute ;
’O cuzzecare Zuppe cozzeche ma ruzze e purpo .


con tutto questi sfizi , perché sacrificarsi all’interno di un locale,non vedo il nesso.

Durante lo svolgimento di questa festa tradizionale era permesso, come a carnevale, fare degli scherzi, sempre evitando quelli di cattivo gusto, ma che non mancavano nemmeno quelli

L’elemento che scatenava qualche rissa, era rappresentato ,da un “Cappellone” fatto con dei soggetti strani, che, s’introduceva in testa ai presenti, non tutti gradivano.

Oltre a questo, vi era l’abitudini del “sciosciamosca” e i coriandoli
Le ragazze quelle non in compagnia dei mariti o fidanzati gradiva quella introduzione ,
la ritenevano beneaugurate per l’avvenire.

Non mancavano quelli che nella confusione, venivano alleggeriti del portafogli.
Questa moda trovava terreno fertile, soprattutto per tra gli stranieri presenti nella città.

Venivano da ogni parte del mondo, alloggiavano presso i grandi alberghi di Via Caracciolo, e Via Partenope, per seguire questa manifestazione .

Durante lo svolgimento si registrava anche l’evento musicale, una grande gara canora, appunto, detta “ La Piedigrotta”. Cosa è cambiata tra ieri e oggi?

Solo il nome della manifestazione! Da Piedigrotta a “NOTTE BIANCA” Allora, come adesso. Si svolgeva tutto a cielo aperto. Perché, uno che avrebbe partecipato a questa attuale, si sarebbe dovuto chiudere in un locale, per mangiare una pizza, che sarebbe arrivata dopo tre ore ?
Perché scegliere proprio quella serata per andare a Ristorante?
Ma quello che più fa ridere, sono le affermazioni rilasciate dopo l’evento!
A lamentarsi sono stati i magazzini, della moda e dell’abbigliamento! Perché proprio in quella notte un turista o un provinciale, come sono stati definiti i presenti per l’occasione, avrebbe dovuto andare a comprare un paia di scarpe , un abito, una maglia, una camicia oppure, una cravatta da Marinella? Non ci sarebbero state altre occasioni, per fare questi acquisti?
Che solitamente si fanno di giorno, sbagliando; Figuriamoci fatti di notte, e in presenza di tanta confusione.

Non c’è niente da fare. Napoli è un città bellissima , ma strana nei comportamenti.

C’è l’Immondizia, e mi risulta che c’è in tanti altri posto d’Italia, qui c’è né abbiamo un poco in più, ma cambia poco. Da noi è più facile che avviene questo fenomeno! Primo, perché mangiamo il doppio di quanto fanno gli altri in altre città, siamo, un popolo fatto alla “carlona” Non siamo abituato al rispetto delle cose.
Aspettiamo che le fanno altri per risparmiare di farle noi.

E tutta una serie di cose, che non si riescono a cambiare Napoli dai tempi di Masaniello
figuriamoci ,ora che di Masanielli, c’è né sono una quantità.

Non tocchiamo altri tasti, quelli dolenti della “camorra” Non esiste uno che potrà fermarli, Qualunque sia il colore della sua idea politica .

Non ci sono riusciti quelli che governavano, nel momento del colore “nero” Poi sono sopraggiunti i “bianchi” Ora sono rossi! Ma la musica non cambia.
La musica, e la canzone è sempre quella “SILENZIO CANTATORE” Zitte stanotte nunn dicere niente. E’ questo l’ammonimento ,la paura di denunziare
Michele onesti
peppe forza napoli
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Messaggio da peppe forza napoli »

Bello don michè
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ZalayetaFaiSognareNapoli
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Messaggio da ZalayetaFaiSognareNapoli »

bell'articolo michelino
Forza N A P O L I !
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