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Da giocatore hai affrontato una situazione del genere? "Sì, ma qui dobbiamo mettere da parte gli alibi, altrimenti non ne usciamo più. Non pensiamo a cosa è successo, non pensiamo ai tifosi che non cantano, alle multe, non tutti hanno capito in che situazione ci siamo messi, molti scherzano col fuoco. Io in campo ero disposto a morire per il compagno, dando l'anima, non è una questione di carattere, ma di amor proprio, di orgoglio, dobbiamo cercare questo perché siamo dei privilegiati, un gioco diventato lavoro e veniamo pagati profumatamente. Bisogna dirselo in faccia, starò sulle palle a qualcuno, ma tornerà indietro quello che fai".
BELLE PAROLE SENZA DUBBIO...MA ORA DIMETTITI PER IL TUO BENE.
Un'unica fede NAPOLI!
ADL: "Non vendo il Napoli, ho già rinunciato a un miliardo"