Iran, riecco le tifose negli stadi
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- trizio
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Iran, riecco le tifose negli stadi
<Dopo 27 anni l'Iran riammette le donne ad assistere ad eventi sportivi. La testimonianza di Gianni Merlo, presidente dell'Associazione mondiale stampa sportiva
Tifose iraniane ai Giochi islamici femminili 2005
Tifose iraniane ai Giochi islamici femminili 2005
TEHERAN, 24 aprile 2006 - Nel bel mezzo del clima di “guerra fredda” fra l’Iran e l’Occidente il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha deciso di cancellare un diktat, che vigeva da 27 anni, cioè dal tempo della rivoluzione islamica: il divieto alle donne di assistere a manifestazioni sportive. Il capo della Stato ha inviato una lettera a Mohammad Ali-Abadi, responsabile dell'organizzazione per lo sport, ha stabilito che “con una corretta pianificazione che rispetti la dignità e l'onore delle donne, i migliori posti negli stadi vengano riservati a donne e famiglie in occasione di partite del campionato nazionale di calcio e altri importanti incontri”. Lo stadio per loro era tabù, un peccato.
Ai nostri occhi di occidentali può sembrare un provvedimento da poco, normale, ma non è così, perché è un’apertura importante........>
l'iran é uno dei paesi islamici più ortodossi, ma al tempo stesso é fortemente occidentalizzato, come del resto algeria (oggi ho pranzato con un ragazzo algerino, io ho mangiato pasta al forno completa, lui senza prosciutto!), tunisia, siria ecc. ecc. l'iran però é anche il probabile prossimo obbiettivo bellico del mondo occidentale essendo il secondo o terzo produttore al mondo di petrolio.
in iran non sono rispettati alcuni dei diritti che noi occidentali classifichiamo come "umani", però io ho delle convizioni in merito. credo che la cultura di un popolo sia quanto di più difficile da sradicare o modificare..... di certo una guerra non é una soluzione in tal senso.
all'interno di questi paesi ci sono correnti di pensiero che spingono verso una modernizzazioni dei costumi che li porti ad abbracciare convinzioni che noi occidentali abbiamo già da secoli, ma noi occidentali siamo arrivati a queste convinzioni in maniera graduale, magari con guerre civili, non certo perchè costretti da paesi esteri di cultura diversa dalla nostra. bisognerebbe incentivare queste correnti di pensiero dall'interno se non si vuole che le nostre civiltà vadano in conflitto.
anch'io naturalmente temo certi scenari come l'adozione iraniana di centrali nucleari.... non é certo l'iran un paese bisognoso di fonti energetiche alternative. ma quello che mi chiedo é: perchè i nostri politici non fanno proposte serie alternative alla guerra piuttosto che schierarsi semplicemente a suo favore oppure contro. perchè nessuno propone di investire la metà del budget che servirebbe per mandare e mantenere le nostre truppe in questi paesi per andare invece a costruire scuole, ospedali, strutture che non abbiano nessuno scopo di lucro ma solo per accelerare il processo di modernizzazione di cui parlavo. ciò permetterebbe il progredire dei buoni rapporti tra le nostre popolazioni, e la crescita di quei movimenti che spingono affinchè in iran anche le donne possano entrare in uno stadio.
questo discorso non ha un segno politico dato che non ho mai ascoltato proposte del genere nè da destra nè da sinistra...... gli americani non sono gli unici colpevoli in tal senso, e di noi italiani non condanno solo chi appoggia l'idea americana (del governo americano attuale). nella sfera sinistroide del mondo occidentale c'é stato in passato chi ha fatto campagne di sensibilizzazione contro il modo di vivere e governare di certi paesi islamici..... non mi pare giusto disprezzare un popolo perchè costringe le proprie donne a indossare un burka! é lo stesso concetto che spinge "loro" a disprezzarci perchè siamo "infedeli" o perchè adoriamo il consumismo più della fede religiosa. non é giusto chiamare barbaro un popolo che contempla la possibilità di mettere a morte una persona per lapidazione, la sedia elettrica é altrettanto barbara. l'infibulazione é il risultato di secoli di cultura, noi occidentali vogliamo che tale pratica sparisca ma non possiamo ottenere questo risultato combattendo quella cultura.
nessuna cultura va combattuta...... mai più guerre!
- lady azzurra
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Premetto subito che sono contro ogni tipo di violenza e di conseguenza assolutamente contro la pena di morte, tu parli di barbarie riferendoti alla sedia elettrica ed io ti do pienamente ragione, anzi aggiungo che è orribile ed atroce, però c'è una sottile ma sostanziale differenza fra questa e la lapidazione.
In America la pena di morte viene applicata solo nei casi di omicidio, la lapidazione in quei paesi islamici avviene contro donne VITTIME di violenza carnale, contro uomini che cambiano religione, vengono effettuati sfregi permanenti al viso e al corpo con acido a donne che rifiutano un uomo "promesso"mi spiace ma queste cose che io non accetto e mai le accetterò perchè violano anche il più banale dei diritti umani, questo va oltre la religione, oltre i costumi, oltre le abitudini....... ma caspita sono o no esseri umani???
A me non sembra che in Italia ci sia intolleranza verso persone che indossano il burka, qui a Como ce ne sono tante, a mio parere sono loro che hanno problemi ad integrarsi.........
- trizio
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per come la vedo io in paesi come l'afghanistan ed il pakistan la gente mantiene un tenore di vita paragonabile a quello che caratterizzava l'europa del medio evo, epoca in cui l'inquisizione commetteva barbarie e atrocità in numero e maniera inimmaginabile..... la pena di morte più diffusa era il rogo!
lo sai come vengono eseguite le pene di morte in cina? i condannati vengono uccisi con molta "cura" nel senso che i loro organi interni sono molto preziosi sul mercato ospedaliero..... e hai mai visto in che condizioni lavorano i minatori cinesi? eppure quando si parla di diritti umani si allude solo ai paesi islamici, mentre se viene in italia il primo ministro cinese vengono organizzate manifestazioni ufficiali e udienze papali!
quello che voglio dire é che bisogna distinguere tra culture e pratiche inumane...... l'infibulazione é una pratica inumana tipica di una certa cultura. il burka é una imposizione umiliante tipica di una certa cultura. nella cultura islamica purtroppo la donna deve sottostare a regole molto dure, come anche gli uomini del resto.... ma nella cattolicissima europa del medio evo non si viveva molto meglio.
secondo me la soluzione al problema non é nel combattere la cultura in questione, ma permetterle di evolvere verso forme più progredite, accrescendo il rispetto dell'uomo in quella cultura come é successo, nell'arco dei secoli, per la nostra.
quando l'albania si liberò del comunismo ebbi modo di conoscere diversi profughi arrivati qui in italia. venivano da un paese poverissimo nonchè uscente da una ferrea dittatura..... beh non ci crederai ma la maggior parte degli albanesi con cui ebbi a che fare difendevano strenuamente il comunismo pur essendo consapevoli che le loro disgrazie derivavano da 50 anni di dittatura filorussa.
per quanto riguarda poi l'intransigenza dei popoli islamici nei nostri confronti, é naturale che deriva dal fatto che una cultura basata su un dogma di carattere religioso non ammette repliche e confronti, come non li ammetteva la chiesa all'epoca del savonarola. combattere o contrastare in qualunque modo le loro credenze, le loro convinzioni, la loro cultura, non può far altro che allontanare sempre più noi da loro mentre dovremmo cercare di avvicinarli quanto più possibile, confonderci con loro per scongiurare il rischio di un conflitto insanabile che metterebbe di fronte due categorie umane ognuna composta da miliardi di persone, non so se mi spiego.
negli ambienti di estrema sinistra, dopo la caduta del muro di berlino ed il fallimento del sogno sovietico, ci si é convinti che sarebbe nato un nuovo contrasto nella sfera politica internazionale, basato su motivi economici, tra gli stati uniti d'america e la nuova europa unita.... questi discorsi li ho sentiti con le mie orecchie in sezioni di giovani comunisti. quando li sentii mi feci una risata e smisi di frequentare quegli ambienti pieni solo di demagogia. come al solito i comunisti non sanno prevedere il futuro come non seppe farlo karl marx. il prossimo conflitto mondiale probabilmente avrà uno sfondo di tipo religioso tra un occidente privo di fede e un oriente intransigente e fondamentalista.
per quanto riguarda ciò che ho scritto sulle campagne fatte contro il modo di vivere dei paesi islamici mi riferivo, per esempio, a quelle associazioni che cercavano di diffondere informazione sulle pessime condizioni di vita cui erano sottoposte le donne in afghanistan sotto la dittatura talebana..... naturalmente il fine era nobilissimo in quanto si parlava di cercare di migliorare la situazione di interi popoli. il fatto però é che quei popoli non vanno costretti ad abbandonare le loro "usanze" (brutta parola per descrivere atti di violenza, chiedo perdono), ma vanno invogliati ad adottarne di nuove e più "civili" dal nostro punto di vista, in maniera graduale, progressiva, indolore.
ti faccio un esempio stupido: in arabia si possono avere più mogli e basta ripetere tre volte la parola "divorzio" ad una di queste mogli per essere di diritto slegato da ogni vincolo che lega alla moglie. questa cosa é inimmaginabile nel nostro paese, ma probabilmente se spiegassi ad una donna araba come si vive in italia lei crederebbe che le donne italiane sono tutte prostitute degne della peggiore delle pene. é la loro cultura e per cambiarla c'é bisogno di tempo.
- lady azzurra
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Caro kebap, purtroppo conosco molto bene quello che accade in Cina, quello che tu hai descritto è solo la minima parte delle crudeltà dei cinesi, so di cose davvero allucinanti, ovviamente non difendo i cinesi ne tantomeno gli americani, ho detto da subito che sono contro ogni tipo di violenzatrizio ha scritto:cara lady lo sai quale paese esegue più pene di morte al mondo dopo la cina? ti do un aiuto: non é un paese islamico.
per come la vedo io in paesi come l'afghanistan ed il pakistan la gente mantiene un tenore di vita paragonabile a quello che caratterizzava l'europa del medio evo, epoca in cui l'inquisizione commetteva barbarie e atrocità in numero e maniera inimmaginabile..... la pena di morte più diffusa era il rogo!
lo sai come vengono eseguite le pene di morte in cina? i condannati vengono uccisi con molta "cura" nel senso che i loro organi interni sono molto preziosi sul mercato ospedaliero..... e hai mai visto in che condizioni lavorano i minatori cinesi? eppure quando si parla di diritti umani si allude solo ai paesi islamici, mentre se viene in italia il primo ministro cinese vengono organizzate manifestazioni ufficiali e udienze papali!
quello che voglio dire é che bisogna distinguere tra culture e pratiche inumane...... l'infibulazione é una pratica inumana tipica di una certa cultura. il burka é una imposizione umiliante tipica di una certa cultura. nella cultura islamica purtroppo la donna deve sottostare a regole molto dure, come anche gli uomini del resto.... ma nella cattolicissima europa del medio evo non si viveva molto meglio.
secondo me la soluzione al problema non é nel combattere la cultura in questione, ma permetterle di evolvere verso forme più progredite, accrescendo il rispetto dell'uomo in quella cultura come é successo, nell'arco dei secoli, per la nostra.
quando l'albania si liberò del comunismo ebbi modo di conoscere diversi profughi arrivati qui in italia. venivano da un paese poverissimo nonchè uscente da una ferrea dittatura..... beh non ci crederai ma la maggior parte degli albanesi con cui ebbi a che fare difendevano strenuamente il comunismo pur essendo consapevoli che le loro disgrazie derivavano da 50 anni di dittatura filorussa.
per quanto riguarda poi l'intransigenza dei popoli islamici nei nostri confronti, é naturale che deriva dal fatto che una cultura basata su un dogma di carattere religioso non ammette repliche e confronti, come non li ammetteva la chiesa all'epoca del savonarola. combattere o contrastare in qualunque modo le loro credenze, le loro convinzioni, la loro cultura, non può far altro che allontanare sempre più noi da loro mentre dovremmo cercare di avvicinarli quanto più possibile, confonderci con loro per scongiurare il rischio di un conflitto insanabile che metterebbe di fronte due categorie umane ognuna composta da miliardi di persone, non so se mi spiego.
negli ambienti di estrema sinistra, dopo la caduta del muro di berlino ed il fallimento del sogno sovietico, ci si é convinti che sarebbe nato un nuovo contrasto nella sfera politica internazionale, basato su motivi economici, tra gli stati uniti d'america e la nuova europa unita.... questi discorsi li ho sentiti con le mie orecchie in sezioni di giovani comunisti. quando li sentii mi feci una risata e smisi di frequentare quegli ambienti pieni solo di demagogia. come al solito i comunisti non sanno prevedere il futuro come non seppe farlo karl marx. il prossimo conflitto mondiale probabilmente avrà uno sfondo di tipo religioso tra un occidente privo di fede e un oriente intransigente e fondamentalista.
per quanto riguarda ciò che ho scritto sulle campagne fatte contro il modo di vivere dei paesi islamici mi riferivo, per esempio, a quelle associazioni che cercavano di diffondere informazione sulle pessime condizioni di vita cui erano sottoposte le donne in afghanistan sotto la dittatura talebana..... naturalmente il fine era nobilissimo in quanto si parlava di cercare di migliorare la situazione di interi popoli. il fatto però é che quei popoli non vanno costretti ad abbandonare le loro "usanze" (brutta parola per descrivere atti di violenza, chiedo perdono), ma vanno invogliati ad adottarne di nuove e più "civili" dal nostro punto di vista, in maniera graduale, progressiva, indolore.
ti faccio un esempio stupido: in arabia si possono avere più mogli e basta ripetere tre volte la parola "divorzio" ad una di queste mogli per essere di diritto slegato da ogni vincolo che lega alla moglie. questa cosa é inimmaginabile nel nostro paese, ma probabilmente se spiegassi ad una donna araba come si vive in italia lei crederebbe che le donne italiane sono tutte prostitute degne della peggiore delle pene. é la loro cultura e per cambiarla c'é bisogno di tempo.
Il problema degli islamici è diverso, mi spiace ma il vero conflitto è con loro, forse non riesci a capire il mio ragionamento, o io non mi spiego bene, ti faccio un esempio banale: La strage di Beslan ricordi? Dove sono morti moltissimi bambini, è stata fatta dai musulmani ed io ho sentito con le mie orecchie, molti musulmani che vivono qui da anni, di conseguenza "integrati" dire che era stata una cosa giusta inevitabile.
Ora, io posso capire un islamico che è nato e cresciuto li, che conosce solo quella realtà, educato secondo le proprie credenze ed usanze, ma non posso capire in alcun modo l'altra parte delll'islam quella che vive da 20 anni in Italia o Europa, alcuni di loro sposati con europei, che pretendono di cambiare le nostre usanze e la nostra cultura
Non parlo per partito preso, ma per esperienza personale, lavoro a stretto contatto con alcuni di loro per ore ed ore, non esiste il musulamano moderato esiste il musulmano
Le bombe a Londra sono state messe da musulmani di terza generazione, quindi i loro padri nati a Londra, loro stessi nati a Londra, sono questi quelli che io non riesco a capire e comprendere, come si può vivere in un posto che si odia e si disprezza???
La mia presa di posizione, può essere intesa come razzismo, bhè non credo che sia così, conosco e frequento persone di ogni nazionalità e non ho problemi di alcun tipo, anzi.... per molto tempo io stessa ho difeso i musulmani, ho litigato con le mie colleghe con amici per cercare di capire le loro ragioni, bhè mi dispiace, ma ci ho rinunciato
- trizio
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se in iran c'é chi spinge affinchè anche le donne vedano soddisfatti certi diritti come poter assistere a una partita di calcio, se l'iran é pieno di persone vogliose di confrontarsi con l'occidente a livello di scambi commerciali e culturali, allora abbiamo il dovere di sfruttare queste aperture. fermarsi alle differenze che ci dividono e non voler valorizzare i punti che potrebbero unirci potrebbe essere fatale, e nelle guerre non ci sono mai vinti e vincitori.
bada bene che non ho mai detto che siamo tutti uguali, a me non é mai piaciuta la demagogia. il pianeta é abitato da popoli e culture molto diverse tra di loro, e tutte queste culture accolgono nel loro seno delle correnti di pensiero che premono affinchè ci si distingua sempre dippiù dagli altri. ma la pace, il benessere si possono ottenere solo seguendo la via opposta, non cercando di annullare le differenze, ma rispettandole. e quando sono gli altri che non rispettano te bisognerebbe imparare a seguire gli insegnamenti di un grandissimo filosofo che visse in un era passata, e che diceva "porgi l'altra guancia".
io non sono mai stato una persona molto religiosa, ma comprendo qual'é la grandezza di certi uomini. uno di questi fu papa woitila e ciò che ci ha lasciato in eredità é un grandissimo insegnamento. lo ha fatto ogni volta che ha cercato il dialogo con le altre religioni, con gli ortodossi, con i mussulmani, con gli ebrei.... nessun papa prima di lui aveva osato percorrere quella strada ma lui forse l'ha fatto perchè si é reso conto di quanto fosse realistica questa frase di albert einstain: "non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so per certo con quali si combatterà la quarta guerra mondiale, con sassi e bastoni!"
- lady azzurra
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Vedi Kebap, in realtà diciamo quasi la stessa cosa, infatti anch'io condivido gran parte di ciò che dici, mi dispiace per la frase infelice da me scritta e cioè che tutti i musulmani sono uguali, avrei potuto nascondermi dietro ad una falsa ipocrisia, ed invece ho preferito dire quello che penso, perchè ti ripeto ti sembrerà assurdo, lo dico con dispiacere, ma è proprio quello che credo, forse è solo la mia esperienza personale che mi induce a pensare questo, e sarei ben felice un giorno di potermi ricredere, non sono colei che rimane ancorata alle sue certezze anche se sa di sbagliare, se dovessi quindi rendermi conto dell'errore farei subito retromarcia.trizio ha scritto:cara lady tu ti sei spiegata benissimo.... io non contesto il tuo punto di vista perchè condivido gran parte di ciò che dici (in realtà non mi é piaciuto quando hai scritto che i musulmani sono tutti uguali.... ti assicuro che l'islam moderato esiste e stà lì dove é arrivato il benessere, la cosiddetta occidentalizzazione dei costumi). però mi preme sottolineare l'errore che si commette nel demonizzare il mondo musulmano, non é questa la maniera giusta di affrontare il problema.
se in iran c'é chi spinge affinchè anche le donne vedano soddisfatti certi diritti come poter assistere a una partita di calcio, se l'iran é pieno di persone vogliose di confrontarsi con l'occidente a livello di scambi commerciali e culturali, allora abbiamo il dovere di sfruttare queste aperture. fermarsi alle differenze che ci dividono e non voler valorizzare i punti che potrebbero unirci potrebbe essere fatale, e nelle guerre non ci sono mai vinti e vincitori.
bada bene che non ho mai detto che siamo tutti uguali, a me non é mai piaciuta la demagogia. il pianeta é abitato da popoli e culture molto diverse tra di loro, e tutte queste culture accolgono nel loro seno delle correnti di pensiero che premono affinchè ci si distingua sempre dippiù dagli altri. ma la pace, il benessere si possono ottenere solo seguendo la via opposta, non cercando di annullare le differenze, ma rispettandole. e quando sono gli altri che non rispettano te bisognerebbe imparare a seguire gli insegnamenti di un grandissimo filosofo che visse in un era passata, e che diceva "porgi l'altra guancia".
io non sono mai stato una persona molto religiosa, ma comprendo qual'é la grandezza di certi uomini. uno di questi fu papa woitila e ciò che ci ha lasciato in eredità é un grandissimo insegnamento. lo ha fatto ogni volta che ha cercato il dialogo con le altre religioni, con gli ortodossi, con i mussulmani, con gli ebrei.... nessun papa prima di lui aveva osato percorrere quella strada ma lui forse l'ha fatto perchè si é reso conto di quanto fosse realistica questa frase di albert einstain: "non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so per certo con quali si combatterà la quarta guerra mondiale, con sassi e bastoni!"
Con questo non voglio certo dire che non mi fa piacere che l'Iran cerchi il confronto con l'occidente, o che non sono contenta di sapere che finalmente le donne riescano ad avere la libertà ed il rispetto a cui ogni essere umano ha diritto, tutt'altro sono felice di questo e a maggior ragione visto che sono una donna
Non voglio assolutamente annullare le differenze perchè fondamentalmente le rispetto, ma quando sono loro a non rispettare te, bhè, è vero ciò che dici ma non sempre si riesce a porgere l'altra guancia, credimi non è poi così semplice
Sulla religione ho una teoria tutta mia, anche se credo fortemente in Dio, di conseguenza condivido ogni singola parola su quanto scritto da te sul nostro grandissimo Papa, (per scherzare e far capire cos'era per me Wothila, al pranzo del club del lunedi dell'Angelo ho detto riferendomi a lui "il Papa quello vero") ho grande rispetto per Benedetto XVI ma Lui era Lui
Nel frattempo però permettimi di dirti che sono molto contenta di confrontarmi con te, quando si riesce a discutere in modo così rispettoso, il confronto non può che essere costruttivo.
- trizio
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a proposito dei rapporti che noi possiamo avere nel nostro paese con i mussulmani vorrei anche farti notare che in genere, all'interno di una comunità di persone ospitata da un paese che per loro é straniero, si tende ad esasperare ciò che divide, a chiudersi nella comunità come atto istintivo di difesa, e si diventa ipercritici nei confronti del popolo ospitante.
questo attegiamento é spontaneo per ognuno di noi. ti faccio un esempio: una delle poche volte che ho viaggiato all'estero ho istintivamente pensato che se fossi stato "costretto" a vivere lontano da casa mia difficilmente avrei fatto l'abitudine a certe cose, mi sono confrontato con il modo di pensare e vivere di gente (erano tedeschi, non cinesi o australiani ma europei come me) che fa queste cose con uno spirito molto diverso da noi mediterranei. ero in vacanza (non emigrante!) e mi ospitava uno zio ischitano come me, e ogni giorno frequentavo la grande comunità italiana a berlino. tutto mi sembrava diverso dall'italia, anche il solo fatto che la gente aspettasse il semaforo verde prima di attraversare la strada (anche quando non si vedeva arrivare una sola auto all'orizzonte).... dopo un pò certi attegiamenti iniziarono a darmi sui nervi!
credo che in qualche modo tu mi possa comprendere visto che sei originaria delle mie parti ma abiti in padania.
pensa cosa può succedere se al mio posto non ci sono io ma un pakistano, pensa se il motivo del viaggio non é una vacanza ma la sopravvivenza, pensa se la comunità in terra straniera non é quella italiana (da sempre fatta di marinai erranti di porto in porto e quindi storicamente avvezza al confronto con culture diverse) ma quella di un paese molto chiuso per cultura e costumi, religiosamente intransigente e politicamente ed economicamente arretrato, caratterizzato da un bassissimo livello di alfabetizzazione e radicato alle proprie tradizioni per spontaneo senso di protezione!
io non sono mai stato in iran...... ma spero un giorno di poter visitarlo da turista, e spero di andare a visitare un luogo esotico, non una colonia occidentale
- trizio
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grazie, sei un amico.milanoBiancazzurra ha scritto:up..
solo per la stima... e così non ti lamenti che nessuno legge gli off..
però io non mi lamento perchè non si legge o scrive in questa sezione..... io mi lamento perchè nella sezione del calcio c'é chi vuole a tutti i costi impedire gli OT, e scriverli qui é preticamente inutile o quasi
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beh
- trizio
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rettifico...... é totalmente inutiletrizio ha scritto:grazie, sei un amico.milanoBiancazzurra ha scritto:up..
solo per la stima... e così non ti lamenti che nessuno legge gli off..
però io non mi lamento perchè non si legge o scrive in questa sezione..... io mi lamento perchè nella sezione del calcio c'é chi vuole a tutti i costi impedire gli OT, e scriverli qui é preticamente inutile o quasi