L'INCREDIBILE ANALISI DI MARX SULLE CRISI CAPITALISTICHE

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Giuseppe9

Messaggio da Giuseppe9 »

10maggio1987 ha scritto:
Giuseppe9 ha scritto:
10maggio1987 ha scritto: Marx pensava al superamento del capitalismo e all'avvento del comunismo come ad una necessità storica.
Ora non so da dove è tratto questo brano, ma la sua analisi prevedeva il collasso del capitalismo.
Marx, contrariamente - ahimè - a molti comunisti, affermava la necessità che le società si
sviluppassero in senso capitalistico - una necessità storica; stiamo parlando
pur sempre di uno studioso accanito di Hegel! -, e per questo prendeva come termini di
riferimento l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America.
Il passaggio al socialismo era considerato da Marx il primo vero atto non meccanicistico della
storia umana; un atto sì determinato dalle circostanze storiche e sociali ma consapevolmente
governato dalla coscienza umana.
Non conosco in modo approfondito le teorie di Marx e ritenevo che lui considerasse il comunismo una necessità. In realtà non è così e vedrò di approfondire un pò la materia...
Come ha detto el flaco, Marx faceva parte dei cosiddetti "giovani hegeliani".
La sua concezione del materialismo storico - che portò con sè l'idea del comunismo scientifico -
fu l'atto con cui Marx si staccò definitivamente dall'idealismo hegeliano.
In poche parole, da giovane Marx pensava che il superamento del capitalismo fosse una pura
necessità - hegeliana -, da maturo considerò la nascita della nuova società come un rapporto
tra necessità delle circostanze storico-sociali e volontà degli uomini attraverso l'atto rivoluzionario.
Ecco perchè Hegel e i suoi discepoli davano per scontata una nuova società e Marx come un atto
rivoluzionario!
Hegel parlava "a nome dello spirito", Marx come rappresentante degli uomini!
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napulè
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Messaggio da napulè »

Giuseppe9 ha scritto:
10maggio1987 ha scritto:
Giuseppe9 ha scritto: Marx, contrariamente - ahimè - a molti comunisti, affermava la necessità che le società si
sviluppassero in senso capitalistico - una necessità storica; stiamo parlando
pur sempre di uno studioso accanito di Hegel! -, e per questo prendeva come termini di
riferimento l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America.
Il passaggio al socialismo era considerato da Marx il primo vero atto non meccanicistico della
storia umana; un atto sì determinato dalle circostanze storiche e sociali ma consapevolmente
governato dalla coscienza umana.
Non conosco in modo approfondito le teorie di Marx e ritenevo che lui considerasse il comunismo una necessità. In realtà non è così e vedrò di approfondire un pò la materia...
Come ha detto el flaco, Marx faceva parte dei cosiddetti "giovani hegeliani".
La sua concezione del materialismo storico - che portò con sè l'idea del comunismo scientifico -
fu l'atto con cui Marx si staccò definitivamente dall'idealismo hegeliano.
In poche parole, da giovane Marx pensava che il superamento del capitalismo fosse una pura
necessità - hegeliana -, da maturo considerò la nascita della nuova società come un rapporto
tra necessità delle circostanze storico-sociali e volontà degli uomini attraverso l'atto rivoluzionario.
Ecco perchè Hegel e i suoi discepoli davano per scontata una nuova società e Marx come un atto
rivoluzionario!
Hegel parlava "a nome dello spirito", Marx come rappresentante degli uomini!
GIUSE', SEI SCESO DALL'AVENTINO (OFF) DOVE TI ERI RIFUGIATO? :lol: :lol:
E L'HAI FATTO ALLA GRANDE POI... PARLANDO DI MARX! AZZ! :lol:
FIRMATO: ANTIMARXISTA POPPERIANO.
Max Power

Messaggio da Max Power »

L'analisi di Marx è effettivamente tra le più lucide sulla storia del capitalismo, e d'altronde senza la filosofia marxista le masse non avrebbero avuto la possibilità di sollevarsi e concepire il loro ruolo nella storia dell'umanità.
A Marx deve andare un tributo comunque bipartisan: senza Marx non vi sarebbe stato il comunismo, questo è vero, ma neanche il fascismo, dottrina politica che in Italia trovò posto soprattutto perché si esaltava il ruolo dell'Italia proletaria contro le plutocrazie occidentali.
Magistrale è, ad esempio, la lettura che compariva sul periodico fascista "Notizie da Roma", ove si parlava in termini drammatici dell'immigrazione italiana negli Stati Uniti, patria del capitalismo.
Si diceva infatti testualmente: "Se l'America non vive che di sussidi, come può garantire ai popoli soggiogati se non servaggio e disonore?", accompagnata dalla foto del lustrascarpe italiano che puliva le scarpe allo zio Sam.
Purtroppo, almeno stando a quello che ci è stato insegnato in università, da docenti comunque marxisti, il filosofo tedesco non considerò l'evoluzione dei mezzi produttivi nel processo di crescita del capitalismo.
Per Marx il capitalismo sarebbe morto per crisi da sovrapproduzione, ossia si sarebbe giunti in un punto ove il capitalismo non avrebbe più avuto senso di produrre perché il surplus sarebbe stato tale da vanificare altre produzioni.
Ovviamente ciò non è stato vero, anche se va dato atto a Marx di aver scoperto che il processo produttivo, quando raggiunge il punto critico per cui la produzione di un unità in più di un bene x costa praticamente zero, rende inutile l'attività della fabbrica stessa, con pari danno al capitalista e all'operaio.
Non è un caso, infatti, che recenti teorie prevedono la fine del capitalismo grazie a fenomeni come la pirateria: la produzione di dischi a costo zero praticamente da parte di tutti hanno prodotto questo fenomeno. Programmi che costano migliaia di euro girano praticamente al prezzo di un euro, e il sistema non può più fermare questo fenomeno.
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Ma.Gi.Ca. D
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Messaggio da Ma.Gi.Ca. D »

Giuseppe9 ha scritto:
10maggio1987 ha scritto:
Giuseppe9 ha scritto: Leggi bene le ultime tre o quattro righe e vedrai che aveva previsto anche come il capitalismo
si sarebbe difeso...........e difeso alla grande!
Marx pensava al superamento del capitalismo e all'avvento del comunismo come ad una necessità storica.
Ora non so da dove è tratto questo brano, ma la sua analisi prevedeva il collasso del capitalismo.
Marx, contrariamente - ahimè - a molti comunisti, affermava la necessità che le società si
sviluppassero in senso capitalistico - una necessità storica; stiamo parlando
pur sempre di uno studioso accanito di Hegel! -, e per questo prendeva come termini di
riferimento l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America.
Il passaggio al socialismo era considerato da Marx il primo vero atto non meccanicistico della
storia umana; un atto sì determinato dalle circostanze storiche e sociali ma consapevolmente
governato dalla coscienza umana.
ehi ehi! piano! :D... stiamo parlando di uno che non era uno studioso accanito di Hegel ma riteneva che l'interpretazione del suo pensiero sulla scorta di Fehuerbach era sbagliata... altra cosa secondo Marx le società si sviluppavano in maniera capitalista perchè erano i più potenti (attenzione a non scambiare "potenti" con "forti") che volevano che andasse così... ecco perchè scrisse "è la struttura che influenza la sovrastruttura" in parole povere "sono le idee degli uomini che comandano che sono alla base del pensiero corrente"... e poi non prendeva assolutamente come termini di riferimento l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America, ma uno stato ben più potente e progredito!... la Germania!... infatti secondo Marx solo lì sarebbe potuta avvenire la rivoluzione socialista prima e comunista poi...
MA SE LA PANNA COTTA E' COTTA COME FA' AD ESSERE UN GELATO???

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ImmaginePeni invisibili Colpiscono ancora...
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el loco ha scritto:
manueleblasi ha scritto: PS: COL CORANO MI PULISCO IL cu*o :!: :!:
MA SE USI ANCORA I PAMPERS :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Roxx99
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Messaggio da Roxx99 »

Giuseppe non me lo dovevi fare!!!

Io quando leggo e rileggo Marx mi commuovo... attualissimo anche oggi! E diciamocelo pure che aveva ragione su tutti i fronti

P.S. Ti consiglio gli scritti e gli interventi di Emiliano Brancaccio: un giovanissimo economista napoletano (di scuola marxista), che fà un'analisi lucidissima delle ultime vicende mondiali. Ho partecipato ad una scuola di formazione quest'estate con un suo intervento in cui non sarebbero bastati i "92 minuti di applausi" di fantozziana memoria... Se ti interessa ti mando qualche link in MP.
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C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza. (Socrate)

03-04/07/2009... El Forum unido jamàs serà vencido !!

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Rosso82

Re: L'INCREDIBILE ANALISI DI MARX SULLE CRISI CAPITALISTICHE

Messaggio da Rosso82 »

Giuseppe9 ha scritto:Quando penso che quello che sto per riportare è stato detto da un uomo dell'ottocento,
mi vengono i brividi!

riporto un frammento della spiegazione che Marx dà sulle "misteriose" crisi
cicliche del sistema capitalistico - Marx scopre che il motivo consiste nel fatto che
la borghesia, per salvaguardare il proprio sistema sociale basato sul rapporto
sfruttatore-sfruttato, deve combattere la troppa ricchezza! -.

Karl Marx:

".....Nelle crisi commerciali viene regolarmente distrutta non solo una gran parte
dei prodotti ottenuti, ma addirittura gran parte delle forze produttive già create.
Nelle crisi scoppia un'epidemia sociale che in tutte le epoche anteriori
sarebbe apparso un assurdo: l'epidemia della sovraproduzione.
La società si trova all'improvviso ricondotta ad uno stato di momentanea barbarie:
sembra che una carestia, una guerra generale di sterminio le abbiano tagliato
tutti i mezzi di sussistenza; l'industria, il commercio sembrano distrutti. E perchè?
Perchè la società possiede troppa civiltà, troppi mezzi di sussistenza, troppa
industria, troppo commercio. Le forze produttive che sono a sua disposizione
non servono più a promuovere la civiltà borghese e i rapporti borghesi di proprietà;
anzi, sono divenute troppo potenti per quei rapporti e ne vengono ostacolate,
e appena superano questo ostacolo mettono in disordine l'intera società borghese.
I rapporti borghesi sono diventati troppo angusti per poter contenere la ricchezza
da essi prodotta. Con quale mezzo la borghesia supera la crisi? Da un lato,
con la distruzione coatta di una massa di forze produttive; dall'altro, con la
conquista di nuovi mercati e con lo sfruttamento più intenso dei vecchi.
Dunque, con quali mezzi? Mediante la preparazione di crisi più generali e più
violente e la diminuzione dei mezzi per prevenire le crisi stesse".
Effettivamente abbiamo le capacità tecniche per soddisfare la maggior parte dei bisogni e questo non avviene.

Abbiamo la capacità tecnica per costruire una casa per tutti.Per produrre cibo per tutti.Per lavorare tutti di meno.Ogni tanto purtroppo dobbiamo fare passi indietro per conservare,in realtà, lo stato attuale delle cose(i rapporti di forza tra chi ha sempre avuto potere e ricchezza e chi no).Appena l'elite si sente minacciata da una media borghesia man mano più forte ecco la crisi.

Loro in realtà dei proletari non si occupano perchè li/ci ritengono bestie non in grado di cambiare realmente le cose.
Fidelc
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Messaggio da Fidelc »

...io nn darei x tanto trapassate le terie marxiste....
insomma nei suoi primi 100 anni nn hanno prodotto frutti eccelsi...solo xkè in alcuni casi sono sfociati in dittature o in altri casi hanno voluto competere col capitalismo sul suo campo...
ma
il socialismo è l'unica scelta umana e plausibile che avrà in futuro l'umanità...
prima o poi il livello culturale degli oppressi crescerà e credetemi il 95% della popolazione nn se ne starà a vedere i ricchi mentre muore di fame...
forse nn si chiamerà socialismo...ma il socialismo vincerà...
il capitalismo ha sempre oltrepassato le crisi...ma cosa vi dice che sarà sempre così?
Anthony 1917
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Messaggio da Anthony 1917 »

Fidelc ha scritto:...io nn darei x tanto trapassate le terie marxiste....
insomma nei suoi primi 100 anni nn hanno prodotto frutti eccelsi...solo xkè in alcuni casi sono sfociati in dittature o in altri casi hanno voluto competere col capitalismo sul suo campo...
ma
il socialismo è l'unica scelta umana e plausibile che avrà in futuro l'umanità...
prima o poi il livello culturale degli oppressi crescerà e credetemi il 95% della popolazione nn se ne starà a vedere i ricchi mentre muore di fame...
forse nn si chiamerà socialismo...ma il socialismo vincerà...
il capitalismo ha sempre oltrepassato le crisi...ma cosa vi dice che sarà sempre così?
quoto.. non si può andare avanti così.. una rivoluzione sarà inevitabile.. intanto Zjuganov prende moltissimi voti..
el flaco

Messaggio da el flaco »

Roxx99 ha scritto:Giuseppe non me lo dovevi fare!!!

Io quando leggo e rileggo Marx mi commuovo... attualissimo anche oggi! E diciamocelo pure che aveva ragione su tutti i fronti

P.S. Ti consiglio gli scritti e gli interventi di Emiliano Brancaccio: un giovanissimo economista napoletano (di scuola marxista), che fà un'analisi lucidissima delle ultime vicende mondiali. Ho partecipato ad una scuola di formazione quest'estate con un suo intervento in cui non sarebbero bastati i "92 minuti di applausi" di fantozziana memoria... Se ti interessa ti mando qualche link in MP.
università del sannio!!!cmq l'interpretazione migliore di marx è quella di lenin!!!http://www.filosofico.net/Antologia_fil ... PITALI.htm
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Sacul76
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Messaggio da Sacul76 »

vi consiglio di vedere questo documentario, molti di voi essendo preparati e attenti alle situazioni che ci circondano sicuramente lo avranno visto, ma per quelli che non lo conoscono beh dateci un occhiata, vi dara' una dimostrazione di quanto l'essere umano fondamentalmente avrebbe tutto per rendere il pianete un posto bellissimo, e per logiche economiche non puo' farlo.

Si chiama ZEITGEIST ADDENDUM e' un po lungo ma ne vale la pena



[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=60O_cEuxslM[/youtube]
La persona intelligente ha i suoi limiti...l'ignorante non ne ha

M4S movimento for Sarri
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Messaggio da Anthony 1917 »

riprendendo Mao, bisognerà ancora e sempre fare la rivoluzione. c'è sempre gente che si sentirà oppressa
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Andrew Griffin
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Messaggio da Andrew Griffin »

io non sono mai stato comunista e mai lo sarò, ma mi piace molto questa "analisi" contenuta in un film di Salemme:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=aikm-lr8ka8[/youtube]
♡Ⓝ
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Roxx99
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Messaggio da Roxx99 »

el flaco ha scritto:
Roxx99 ha scritto:Giuseppe non me lo dovevi fare!!!

Io quando leggo e rileggo Marx mi commuovo... attualissimo anche oggi! E diciamocelo pure che aveva ragione su tutti i fronti

P.S. Ti consiglio gli scritti e gli interventi di Emiliano Brancaccio: un giovanissimo economista napoletano (di scuola marxista), che fà un'analisi lucidissima delle ultime vicende mondiali. Ho partecipato ad una scuola di formazione quest'estate con un suo intervento in cui non sarebbero bastati i "92 minuti di applausi" di fantozziana memoria... Se ti interessa ti mando qualche link in MP.
università del sannio!!!cmq l'interpretazione migliore di marx è quella di lenin!!!http://www.filosofico.net/Antologia_fil ... PITALI.htm
Fratè e tu ad un marxista-leninista lo vieni a dire?! :lol:

Il Lenin scrittore è stato ampliamente sottovalutato, ma secondo me è una delle migliori menti pensanti del '900: il "Che fare" per me è attualissimo, una fotografia precisa della crisi.
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napoliblues

Messaggio da napoliblues »

sal80 ha scritto:Marx commise un solo fatale errore, nell'elaborazione delle sue teorie: non aveva previsto la nascita della classe media, a seguito della rivoluzione industriale. Classe media formata sia da dipendenti statali (professori, impiegati, ecc...) sia da dipendenti privati impiegati in mansioni meno oppressive degli operai, a seguito dell'avvento della rivoluzione tecnologica.. E' stata la classe media che ha impedito quella rivoluzione socialista che prevedeva Marx: non c'è stato (ANCORA...) il dualismo hegeliano tra capitalisti ed operai la cui sintesi sarebbe stata la società socialista. Ecco perché il socialismo non ha trionfato, e si è imposto e trasformato in regime, in dittatura, quando nell'idea di Marx tutto era fuorché questo..
"A ognuno secondo i suoi bisogni, da ognuno secondo le proprie possibilità".. Questo era il comunismo di Marx.

A Marx non si puo' imputare di non aver analizzato quello che non c'era: Il Mago di caserta lo avrebbe fatto, il caro Karl esaminava quello che aveva intorno! Le responsabilità vere sono di quelli che non hanno sviluppato l'analisi marxiana alla luce del Novecento! Marx ha dato i fondamenti d'analisi, poi è stato ignorato per pigrizia intellettuale o per scelta di carta visa!
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sivori87
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Messaggio da sivori87 »

marx secondo me trascura una cosa....

che chi ha la pancia piena grazie alla fame altrui darà sempre a quelli che stanno peggio quel tanto che basta per evitare una rivoluzione...

il sistema capitalistico è mantenuto sempre ed opportunamente sulla soglia della sopravvivenza
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