Primavera e mancati investimenti decisivi
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Primavera e mancati investimenti decisivi
La primavera è mestamente ultima e già praticamente retrocessa, dopo le umiliazioni del girone Champions e in procinto di disertare per la terza volta consecutiva il torneo di Viareggio.
Ne abbiamo parlato spesso. Ne parla spesso anche Alessandro Renica, che oggi ha dichiarato:
“La primavera sta sprofondando sempre di più, e si allena su campi in affitto che dopo un’ora deve lasciare.
De Laurentiis deve fare il Presidente di tutte le squadre, non solo di quella che gli garantisce profitto”
Tutti i principali analisti finanziari sportivi, dal Sole24Ore a Calcio&Finanza, dalle società di revisione Deloitte e Kpgm al giornalismo sportivi più serio, individuano nei mancati investimenti sul settore giovanile (e nello stadio) il limite ed il problema principale della gestione De Laurentiis.
E come una delle cause del necessario ridimensionamento sportivo, in caso di mancata Champions.
Nessuno di questi soggetti, e neanche noi, si sogna di non considerare quello del Napoli un percorso sportivo e societario di successo. Dalla serie C ai vertici del calcio italiano in pochi anni e stabilmente in Europa negli ultimi dieci. Sono dati oggettivi anche questi.
Ma quanto di buono fatto, non è una buona ragione per far finta di non vedere quali siano stati i limiti strutturali di crescita del club negli ultimi tre lustri.
E di come quest’ultima stagione sportivamente disgraziata, dimostri chiaramente che il Napoli è un gigante dai piedi d’argilla, se non mette seriamente mano agli investimenti sulle strutture e sui giovani calciatori.
E siccome sono passati già 16 anni, qualunque tifoso del Napoli dovrebbe riconoscere chiaramente questi limiti, e chiedere un’inversione di tendenza alla società, anche attraverso il coinvolgimento di nuovi soci e investitori per disporre dei capitali necessari.
Invece, a Napoli si snobba mestamente la realtà, invocando Gomorra, i poteri forti e i marziani, pur di giustificare un’evidente mancanza di visione e programmazione imprenditoriale, che è ormai un dato storico e non casuale della gestione De Laurentiis.
Leggo queste continue litanie dei nostri flagitantes in servizio permanente effettivo, e mi chiedo:
Ma chi rema contro il Napoli?
Quelli come Renica, l’uomo della storica vittoria al 119º contro la Juve in Uefa, che richiamano, magari duramente, De Laurentiis alle sue responsabilità, o chi è sempre pronto a trovare una scusa, un alibi, una giustificazione, spesso figlia di misera sociologia etnica o geografica?
Il Napoli deve guardare al futuro con occhi e strumenti diversi, per evitare di scivolare stabilmente all’indietro.
Altrimenti, non sarà gridando “grazie Presidente”, o invitando Renica a tifare Juve, che si eviterà il ridimensionamento.
#A16
FraMa
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La gestione De Laurentiis è mancata clamorosamente sul fronte degli investimenti e della programmazione per il settore giovanile.
E' evidente, a questo punto, che si sia trattato di una scelta precisa.
Si è deciso di investire solo sulla prima squadra, trascurando tutto quello che non era fonte di reddito immediato. Si sono fatti solo gli investimenti a breve termine. Una scelta che ha pagato, per quanto riguarda i risultati della prima squadra. Ma che rischia di diventare miope alla prima stagione negativa (questa per esempio), costringendoci ad un brusco ridimensionamento...
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Braglia76 ha scritto:EasyLord ha scritto:TUTTO VERO.
Vorrei solo capire il perchè.
Perchè non è capace....
Io penso invece che si sia trattato di una scelta imprenditoriale precisa.
Investimenti a breve che dessero frutti immediati. Queste sono le sue linee guida. Lavorare sulle strutture e sulle giovanili implica una visione più a largo raggio che il nostro presidente non possiede. E lo dimostrano anche le sue scelte nel cinema, estremamente conservative e prudenti...
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Ripeto, io non credo che sia un discorso di capacità, quanto di volontà.Braglia76 ha scritto:Non è capace, l'Altalanta ad esempio, non i Barca, investe circa il 27 % del suo fatturato nelle giovanili, con il suo vivaio ci campa da anni, fa crescere i giovani epoi li vende a firo di milioni.Con questo metodo si ha fatto anche lo stadio di proprietà, uno stadio piccolo piccolo ma l'ha fatto.Il Napoli è al terzo ultimo posto tra le squadre di A e B insieme al Bari(sarà un caso?) come investimenti nel settore delle giovanili10maggio1987 ha scritto:Braglia76 ha scritto:
Perchè non è capace....
Io penso invece che si sia trattato di una scelta imprenditoriale precisa.
Investimenti a breve che dessero frutti immediati. Queste sono le sue linee guida. Lavorare sulle strutture e sulle giovanili implica una visione più a largo raggio che il nostro presidente non possiede. E lo dimostrano anche le sue scelte nel cinema, estremamente conservative e prudenti...
Se vuoi puntare sulle giovanili ti circondi di persone capaci e ti doti di strutture. Se non lo fai è perché non lo vuoi fare. Hai una politica imprenditoriale che non prevede investimenti a lungo termine…
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Rosa incompleta, difesa non rinforzata (e se guardiamo ai 7 gol presi in due partite dovremmo dire che ad oggi la difesa è peggiorata con la partenza di Albiol), centrocampo numericamente insufficiente e con giocatori fuori ruolo, mezze punte e ali in abbondanza e con ricca varietà di opzioni, centravanti titolare ancora infortunato, centravanti panchinaro quasi 35enne e con due reti segnate nelle ultime due premer league. Erano molto più omogenee le rose delle ultime 4 stagioni seppure sempre incomplete con panchinari di scarso valore. Prevedo una minore competitività. Per me è insufficiente.
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A questo punto direi di si.gallopoker ha scritto:beh, credo ci sia anche un suo grosso limite mentale, il fatto che gestisce la società in maniera familiare e soprattutto l'essere limitato imprenditorialmente, non riuscendo ad adeguarsi e a prevedere i cambiamenti.
Attualmente è lui stesso il limite alla crescita
Diciamo che per il modo in cui ha gestito e gestisce il calcio Napoli De Laurentiis ha raggiunto probabilmente il massimo risultato possibile. A questo punto, a meno di un improbabile cambio di rotta, possiamo solo ridimensionarci…
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È nu ricuttar e nu pappon. O sapimm buon.10maggio1987 ha scritto:Braglia76 ha scritto:EasyLord ha scritto:TUTTO VERO.
Vorrei solo capire il perchè.
Perchè non è capace....
Io penso invece che si sia trattato di una scelta imprenditoriale precisa.
Investimenti a breve che dessero frutti immediati. Queste sono le sue linee guida. Lavorare sulle strutture e sulle giovanili implica una visione più a largo raggio che il nostro presidente non possiede. E lo dimostrano anche le sue scelte nel cinema, estremamente conservative e prudenti...