al netto di alcune cose forzate dell'articolo, quali altre cazzate ci vedi? almeno spiegacele.
Una piazza che non ci crede più.
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Re: Una piazza che non ci crede più.
CHARLES BUKOWSKI
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Ho messo in grassetto la parte sulla Champions perché sono d’accordo.ob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 14:51 Rispondo a Max e Pesaola:
Teniamo conto però,almeno negli ultimi 2 anni del COVID e soprattutto della mancata Champions.
E qui rientra in gioco soprattutto Napoli-Verona.
Tradotto:
Senza Champions fai fatica solo che a pagare gli ingaggi.
Sulla questione settore giovanile,anche a me dispiace non vedere talenti esplodere in prima squadra,ma se persino l'Atalanta compra quasi solo dall'estero,e un giovane su mille approda al calcio che conta,qualche riflessione la farei.
Sullo stadio:
Li avrei voluto combattere con la politica per avere uno stadio nostro,per me è stato un errore,ma non pensiamo di poter recuperare il gap con quello.
Ci vogliono lo ripeto,proprietà che ricapitalizzino centinaia di milioni ogni anno,della serie dai 300 in su...
Continuo a pensare che in assenza di magnati noi siamo ancora messi bene.
Sui fondi:
Non sai chi sono,chi c'è dietro e chi guadagna, perché il loro scopo non è fare calcio o amare la mozzarella....
Guarda quello che è venuto al Genoa,stanno cominciando a rimpiangere Preziosi
L’ho scritto prima che dipendiamo da quella. Eppure la stessa Champions è una cosa che stiamo rischiando nuovamente di perdere, mentre dovrebbe essere l’obiettivo minimo per noi che abbiamo solo quella come fonte di finanziamento.
Se per due volte siamo rimasti fuori a causa di problemi con la panchina corta e crisi di infortuni a raffica, perché affidarci solo ad uno come Juan che da due anni non vedeva campo? Perché a gennaio prendere un Tuanzebe che il campionato italiano non lo conosce proprio e deve ancora ambientarsi non si è preso, tipo, un Godin che in 6 mesi ti poteva essere utile?
Perché ci siamo ritrovati con tutta la squadra da cambiare fra un anno quando dal famigerato ammutinamento sono passati tre anni e abbiamo sempre confermato tutti senza sostituirli gradualmente
Se i conti sono a posto e siamo tra le poche società a stare così bene, perché non spendere? Perché rischiare più rosso per cambiare una squadra invecchiata tutta insieme?
Per me sono errori di scarsa programmazione e poca voglia. Il discorso valigette e aragoste, come vedi, io non lo tocco.
Dice il saggio:
Se il tuo plesidente ti fa incazzale, mandalo pule a cacale.
E se ti sembla che faccia il mulo, mandalo pule a fanculo
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Lo sai perché... Perché se Tuanzebe fa una buona stagione lo riscatti e puoi fare plusvalenza... Su Godin a 36 anni la plusvalenza non la puoi fare.... È sempre lo stesso discorso.Max Power ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 16:19Ho messo in grassetto la parte sulla Champions perché sono d’accordo.ob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 14:51 Rispondo a Max e Pesaola:
Teniamo conto però,almeno negli ultimi 2 anni del COVID e soprattutto della mancata Champions.
E qui rientra in gioco soprattutto Napoli-Verona.
Tradotto:
Senza Champions fai fatica solo che a pagare gli ingaggi.
Sulla questione settore giovanile,anche a me dispiace non vedere talenti esplodere in prima squadra,ma se persino l'Atalanta compra quasi solo dall'estero,e un giovane su mille approda al calcio che conta,qualche riflessione la farei.
Sullo stadio:
Li avrei voluto combattere con la politica per avere uno stadio nostro,per me è stato un errore,ma non pensiamo di poter recuperare il gap con quello.
Ci vogliono lo ripeto,proprietà che ricapitalizzino centinaia di milioni ogni anno,della serie dai 300 in su...
Continuo a pensare che in assenza di magnati noi siamo ancora messi bene.
Sui fondi:
Non sai chi sono,chi c'è dietro e chi guadagna, perché il loro scopo non è fare calcio o amare la mozzarella....
Guarda quello che è venuto al Genoa,stanno cominciando a rimpiangere Preziosi
L’ho scritto prima che dipendiamo da quella. Eppure la stessa Champions è una cosa che stiamo rischiando nuovamente di perdere, mentre dovrebbe essere l’obiettivo minimo per noi che abbiamo solo quella come fonte di finanziamento.
Se per due volte siamo rimasti fuori a causa di problemi con la panchina corta e crisi di infortuni a raffica, perché affidarci solo ad uno come Juan che da due anni non vedeva campo? Perché a gennaio prendere un Tuanzebe che il campionato italiano non lo conosce proprio e deve ancora ambientarsi non si è preso, tipo, un Godin che in 6 mesi ti poteva essere utile?
Perché ci siamo ritrovati con tutta la squadra da cambiare fra un anno quando dal famigerato ammutinamento sono passati tre anni e abbiamo sempre confermato tutti senza sostituirli gradualmente
Se i conti sono a posto e siamo tra le poche società a stare così bene, perché non spendere? Perché rischiare più rosso per cambiare una squadra invecchiata tutta insieme?
Per me sono errori di scarsa programmazione e poca voglia. Il discorso valigette e aragoste, come vedi, io non lo tocco.
PAPPONE CACCIA IL GRANONE!!
Re: Una piazza che non ci crede più.
Poca roba.... Se dici Gabbia,dico Luperto.djpesaola ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 16:07Bastoni vivaio Inter , Barella Cagliari , Locatelli Milan , stesso Petagna Atalanta , Pessina Atalanta , Gabbia Milan ..mi fermo qua . Sul modello economico perdente Adl basato sul risultato nessuna risposta ma credo ci sia poco da eccepire .I continui confronti con il passato che non hanno senso per le tante condizioni di contorno cambiate nemmeno . Che le gestioni alla ca**o pre de Laurentiis non debbano essere una condanna eterna e un salvacondotto per chiunque gestisca il Napoli da qui ad altri millenni nemmeno .Che Adl non incide di suo sul fatturato se non per prendere compensi o girare soldi dal Napoli alla fallimentare Filmauro e tutto scritto .Diciamo che rimane poco da discutere
Ma aldilà di questo, talenti non ce n'è più...
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Ma che sciocchezza...
La scuola italiana continua a produrre tanti buoni giocatori, non per niente siamo campioni d’Europa.
Ma per produrre talenti devi investire e il Napoli non lo fa.
Quindi i talenti sbocciano altrove, come tanti buoni giocatori campani cresciuti nei vivai di altre squadre...
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Re: Una piazza che non ci crede più.
Secondo me, il Covid non ha consentito al presidente di svecchiare la squadra e abbattere il monte ingaggi. Era l'obiettivo dichiarato dalla società ma non ci sono riusciti.Max Power ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 16:19Ho messo in grassetto la parte sulla Champions perché sono d’accordo.ob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 14:51 Rispondo a Max e Pesaola:
Teniamo conto però,almeno negli ultimi 2 anni del COVID e soprattutto della mancata Champions.
E qui rientra in gioco soprattutto Napoli-Verona.
Tradotto:
Senza Champions fai fatica solo che a pagare gli ingaggi.
Sulla questione settore giovanile,anche a me dispiace non vedere talenti esplodere in prima squadra,ma se persino l'Atalanta compra quasi solo dall'estero,e un giovane su mille approda al calcio che conta,qualche riflessione la farei.
Sullo stadio:
Li avrei voluto combattere con la politica per avere uno stadio nostro,per me è stato un errore,ma non pensiamo di poter recuperare il gap con quello.
Ci vogliono lo ripeto,proprietà che ricapitalizzino centinaia di milioni ogni anno,della serie dai 300 in su...
Continuo a pensare che in assenza di magnati noi siamo ancora messi bene.
Sui fondi:
Non sai chi sono,chi c'è dietro e chi guadagna, perché il loro scopo non è fare calcio o amare la mozzarella....
Guarda quello che è venuto al Genoa,stanno cominciando a rimpiangere Preziosi
L’ho scritto prima che dipendiamo da quella. Eppure la stessa Champions è una cosa che stiamo rischiando nuovamente di perdere, mentre dovrebbe essere l’obiettivo minimo per noi che abbiamo solo quella come fonte di finanziamento.
Se per due volte siamo rimasti fuori a causa di problemi con la panchina corta e crisi di infortuni a raffica, perché affidarci solo ad uno come Juan che da due anni non vedeva campo? Perché a gennaio prendere un Tuanzebe che il campionato italiano non lo conosce proprio e deve ancora ambientarsi non si è preso, tipo, un Godin che in 6 mesi ti poteva essere utile?
Perché ci siamo ritrovati con tutta la squadra da cambiare fra un anno quando dal famigerato ammutinamento sono passati tre anni e abbiamo sempre confermato tutti senza sostituirli gradualmente
Se i conti sono a posto e siamo tra le poche società a stare così bene, perché non spendere? Perché rischiare più rosso per cambiare una squadra invecchiata tutta insieme?
Per me sono errori di scarsa programmazione e poca voglia. Il discorso valigette e aragoste, come vedi, io non lo tocco.
La prossima estate, gioco forza, il processo sarà improcrastinabile.
Il presidente è il primo responsabile di questa stagione.
Ha sbagliato a puntare su Garcia. Ha sbagliato a prendere un DS sconosciuto. Ha sbagliato a non sostituire degnamente Kim. A Gennaio non ha migliorato la situazione. Non deve permettersi di entrare negli spogliatoi o interferire negli allenamenti.
Re: Una piazza che non ci crede più.
E quali sarebbero i talenti visto che tutti comprano dall'estero?10maggio1987 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 18:41Ma che sciocchezza...
La scuola italiana continua a produrre tanti buoni giocatori, non per niente siamo campioni d’Europa.
Ma per produrre talenti devi investire e il Napoli non lo fa.
Quindi i talenti sbocciano altrove, come tanti buoni giocatori campani cresciuti nei vivai di altre squadre...
Ma che sciocchezza
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Secondo i dati raccolti da Repubblica, solamente 1 calciatorino su 4-5 mila arriverà ad esordire in Serie A.
Negli ultimi 10 anni appena 622 ragazzi cresciuti in settori giovanili sono riusciti a calcare un campo di A, su un totale di 710mila tesserati. L’Italia è addirittura ultima in Europa per il lancio dei giovani dal vivaio in Serie A: neppure il 10% dei calciatori del nostro campionato sono un “prodotto” del club di appartenenza. Spesso si tende a pensare che basti arrivare sul gradino più alto del percorso giovanile per poi arrivare a realizzare il sogno di una vita, ma invece non è così: il 66% dei ragazzi usciti dalle Primavere si perde per strada ritrovandosi a giocare tra i dilettanti. In questa sfida impossibile, o meglio dire scalata infinita, ci sono però squadre italiane che riescono a favorire maggiormente l’inserimento dei propri giovani nelle prime squadre. Riferendosi alla classifica stilata da Fanpage.it, al primo posto troviamo la Roma con ben 44 giocatori tra A e B formatosi nel proprio vivaio. Seguono poi: Milan, Inter, Juve e Atalanta. In Europa si parla invece di numeri molto più elevati, dominati da Partizan Belgrado, Ajax e Barcellona, che compongono i primi tre gradini del podio. Seguono poi Sporting Lisbona e Dinamo Zagabria.
Possono essere numeri che spaventano, dati chiari di una realtà ancora lontana da quello che potrebbe potenzialmente sfruttare, ma di fronte a tutto questo non si può che reagire. Il modo migliore per farlo è cercare di affermarsi e dimostrare quanto anche attraverso l’esperienza di un piccolo ragazzo si può risvegliare la coscienza di un popolo intero di fronte ad un’oggettività sempre più preoccupante.
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
1 su 5000
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Eh no ..ti ho fatto più nomi , gente in nazionale .. e tu mi prendi Gabba che comunque fa il quarto difensore in maniera dignitosa e non deve prendere prestiti extracomunitari per riempire caselle mentre sul resto del mio discorso c e poco da discutere .Abbiamo in comune essere tifosi del Napoli fino al midollo ma questa tua difesa ad oltranza del cialtrone proprio non la capisco .Nemmeno ti tocca la nervatura quando dopo i suoi pianti continui .. la crisi e il covid e poi leggi che il compenso cda e aumentato ma soprattutto che il Napoli ha 6 ,7 mil di debiti verso l auroservizi ? Se non e chagnere e fottere questo non lo soob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 16:53Poca roba.... Se dici Gabbia,dico Luperto.djpesaola ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 16:07Bastoni vivaio Inter , Barella Cagliari , Locatelli Milan , stesso Petagna Atalanta , Pessina Atalanta , Gabbia Milan ..mi fermo qua . Sul modello economico perdente Adl basato sul risultato nessuna risposta ma credo ci sia poco da eccepire .I continui confronti con il passato che non hanno senso per le tante condizioni di contorno cambiate nemmeno . Che le gestioni alla ca**o pre de Laurentiis non debbano essere una condanna eterna e un salvacondotto per chiunque gestisca il Napoli da qui ad altri millenni nemmeno .Che Adl non incide di suo sul fatturato se non per prendere compensi o girare soldi dal Napoli alla fallimentare Filmauro e tutto scritto .Diciamo che rimane poco da discutere
Ma aldilà di questo, talenti non ce n'è più...
Re: Una piazza che non ci crede più.
Lo trovo superficiale,infantile e lontano dalla realtà.
Tutto qui,non c'entra il presidente,nessuno tifa Delaurentiis come sostiene qualche ragazzino.
Si sostiene il Napoli,ma con il cervello accesso sul mondo e su quello che avviene e ci circonda...
Di piove governo ladro non si sa che farsene...
Sui vivai ho risposto in maniera molto precisa,1 su 5000 arriva in serie A e non è sempre un fenomeno....
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Quindi se Adl non investe sul settore giovanile tiriamo fuori una statistica per dire ha ragione Adl , ma dico un giocatore forte (i bastoni, barella, Calabria etc etc ) deve uscire da qualche settore giovanile o lo porta la cicogna ? Non investe in infrastrutture di proprietà del Napoli e diciamo che non servono per i risultati e poi vediamo un modello economico basato solo sul risultato condannato a fallire e poi si parla di realtà quando ci sono modelli di squadre vincenti con stadio ,centro sportivo di proprietà che sono da esempio .Poi chagne elemosinando soldi a draghi ,al comune e poi vi girate dall' altra parte se si aumenta il cda e fa passare 6,7 mil dal Napoli alla filmauro ( alias nelle sue tasche ) quando per meno non compra un calciatore .E sono d accordo alla fine che quando si parla di Adl qualcuno spegne il cervelloob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 22:41 Non mi piace la critica a tutto.
Lo trovo superficiale,infantile e lontano dalla realtà.
Tutto qui,non c'entra il presidente,nessuno tifa Delaurentiis come sostiene qualche ragazzino.
Si sostiene il Napoli,ma con il cervello accesso sul mondo e su quello che avviene e ci circonda...
Di piove governo ladro non si sa che farsene...
Sui vivai ho risposto in maniera molto precisa,1 su 5000 arriva in serie A e non è sempre un fenomeno....
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Re: Una piazza che non ci crede più.
SI GIOCA PER PARTECIPARE, il bravo tifoso sta zitto, ringrazia, paga, partecipa e non pensa minimamente ai risultati.
Ecco fatto e' rimast isso a mugliera e chillu pesce a bror ro figlio
Spogliatoi separati tra i tifosi del Napoli ed i tifosi del presidente.
Re: Una piazza che non ci crede più.
Ti sto solo dicendo che nessuno più investe sul settore giovanile perché 1 su 5000 arriva alla serie A.djpesaola ha scritto: ↑domenica 16 gennaio 2022, 10:28Quindi se Adl non investe sul settore giovanile tiriamo fuori una statistica per dire ha ragione Adl , ma dico un giocatore forte (i bastoni, barella, Calabria etc etc ) deve uscire da qualche settore giovanile o lo porta la cicogna ? Non investe in infrastrutture di proprietà del Napoli e diciamo che non servono per i risultati e poi vediamo un modello economico basato solo sul risultato condannato a fallire e poi si parla di realtà quando ci sono modelli di squadre vincenti con stadio ,centro sportivo di proprietà che sono da esempio .Poi chagne elemosinando soldi a draghi ,al comune e poi vi girate dall' altra parte se si aumenta il cda e fa passare 6,7 mil dal Napoli alla filmauro ( alias nelle sue tasche ) quando per meno non compra un calciatore .E sono d accordo alla fine che quando si parla di Adl qualcuno spegne il cervelloob65 ha scritto: ↑sabato 15 gennaio 2022, 22:41 Non mi piace la critica a tutto.
Lo trovo superficiale,infantile e lontano dalla realtà.
Tutto qui,non c'entra il presidente,nessuno tifa Delaurentiis come sostiene qualche ragazzino.
Si sostiene il Napoli,ma con il cervello accesso sul mondo e su quello che avviene e ci circonda...
Di piove governo ladro non si sa che farsene...
Sui vivai ho risposto in maniera molto precisa,1 su 5000 arriva in serie A e non è sempre un fenomeno....
Tutti comprano dall'estero,giovani migliori con pochi soldi.
Ma non è qui un problema economico, è un problema di talenti.....
Poi un mio pensiero molto personale:
Non sbocciano talenti perché non hanno fame.....
Ieri proprio ho assistito ad una partita tra juniores dove gioca mio figlio.
Al minimo contrasto si buttano a terra urlanti per un quarto d'ora (parlo anche di mio figlio eh).....perdevamo uno a zero e perdevamo tempo noi....
“Napoli è stato e resta un grande amore, che ho vissuto appieno per dodici anni. Ho ancora alcune amicizie, anche con i giocatori, sebbene le mie scarse doti di comunicatore mi frenino. Quando è possibile sento De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero dal primo giorno dell’addio.