ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

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SoloPerTe
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Messaggio da SoloPerTe »

umbo76 ha scritto:il problema per me è più in generale riscontrabile nel calcio italiano. In Spagna nei settori giovanili insegnano a giocare a pallone, cioè insegnano a tirare, a stoppare a dribblare, a marcare e poi nelle squadre B dei grandi club e nelle canteras insegnano anche la tattica. In Italia questa cosa non si fa più. Ai giovani si richiedono solo fisico, muscoli, corsa e diagonali e fuorigioco. Quando trovi un allenatore come Zeman che fa crescere i giocatori formandoli proprio sul piano dei fondamentali allora i giocatori che sono dei diamanti grezzi da giovani diventano campioni. Per attuare un progetto tipo quello del Barca, per me ci vorrebbero settori giovanili totalmente retti da allenatori come Zeman...
scusa se sono indiscreto, quanto tempo fa hai vissuto un settore giovanile per affermare questo? parlaci della tua esperienza.
Il mio amico Pietro "Pippo" Baldi è un eiaculatio precox :lol:

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18Bogliacino

Messaggio da 18Bogliacino »

umbo76 ha scritto:
18Bogliacino ha scritto:
umbo76 ha scritto: il problema per me è più in generale riscontrabile nel calcio italiano. In Spagna nei settori giovanili insegnano a giocare a pallone, cioè insegnano a tirare, a stoppare a dribblare, a marcare e poi nelle squadre B dei grandi club e nelle canteras insegnano anche la tattica. In Italia questa cosa non si fa più. Ai giovani si richiedono solo fisico, muscoli, corsa e diagonali e fuorigioco. Quando trovi un allenatore come Zeman che fa crescere i giocatori formandoli proprio sul piano dei fondamentali allora i giocatori che sono dei diamanti grezzi da giovani diventano campioni. Per attuare un progetto tipo quello del Barca, per me ci vorrebbero settori giovanili totalmente retti da allenatori come Zeman...
Sono d'accordo, il problema riguarda l'intero movimento calcistico nazionale. Anche in Germania c'era una certa penuria di talenti dopo il mondiale del '98. Hanno realizzato un progetto incredibile per i giovani calciatori e per la loro selezione, crescita e maturazione (stanziati diversi milioni di euro per la costruzione di centri sportivi, palestre, selezioni accurate dei giovani calciatori e incentivi alla partecipazione all'attività sportiva e tanto altro).
Qui in Italia non ci sono soldi, molti giovani sono raccomandati da questo o da quella scuola calcio che lo raccomanda perché il genitore ha pagato 10mila euro per farlo emergere...e poi anche tra gli allenatori delle giovanili ci sono molti incompetenti, le strutture sono fatiscenti e la programmazione scarsa. I talenti ci sono, se in Italia ne nascono ancora è perché questa è la patria del calcio, insieme al Brasile, ma nel 2011 non ci si può affidare solo a madre natura.
si da noi oltretutto comandano i procuratori. Sono una vera e propria mafia. Io conosco dei veri e propri fenomeni che giocano nelle categorie minori della mia regione, i quali non sono mai emersi perchè non si sono affidati al procuratore giusto. Per quanto riguarda la germania lì hanno anche sfruttato la naturalizzazione di elementi provenienti da altri paesi. Il solo concetto a noi fa storcere la bocca, dobbiamo crescere molto anche come mentalità e come cultura e modo di concepire il calcio...
Verissimo, è capitato anche a me di assistere a situazioni di questo tipo
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paolo3481
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Messaggio da paolo3481 »

diegomar14 ha scritto:Una valutazione, al di là del rischio serie C, :lol: sul Barcellona la vorrei fare.......è vero hanno programmato la Cantera.......giovani che dai 15 anni in su fanno il loro percorso di crescita...... purtroppo per loro e per fortuna di tutti gli altri il calcio non è una scienza esatta....sai quanti di questi si perderanno per strada anche se sono nel grande Barcellona....... non sono mica dei robottini........e quindi ci sarà un periodo futuro nel quale non giocheranno più Iniesta Xavi Pedro etc etc e i loro sostituti non saranno all'altezza.....
E proprio perchè non è una scienza esatta che il Barcellona gestisce qualcosa come 260 giovani.
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
Napoli è la città dell’amore.
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paolo3481
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Messaggio da paolo3481 »

EDYNAPOLI ha scritto:UNA domanda non sono fatti miei umbo76 ma xche attacchi tutto e tutti???????????lo fai xche ti piace provocare?????detto questo pero l'amico paolo ha ragione questo significa programmare avere una prima squadra TOP e che TOP poi dietro avere tanti ragazzi da far crescere anche se il nostro paese l'italia nn ha la pazienza di aspettare purtroppo, infatti IN ITALIA NON SI HA FIDUCIA NEI GIOVANI IN NESSUN CAMPO,VA BE' QUESTO è un altro discorso molto ma molto piu' serio!!!!!
Non divaghi se dici questo. Il calcio è solo uno dei tanti aspetti che rendono marcio questo paese. La nostra è una gerontocrazia.
Prova a cercare lavoro su Internet: la parola d'ordine è ESPERIENZA ALMENO TRIENNALE NEL SETTORE. Ma se non inizio a lavorare, quando la maturo un'esperienza triennale nel vostro fottuto settore?
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
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IL DELFINO

Re: ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

Messaggio da IL DELFINO »

paolo3481 ha scritto:Qualcuno dirà che non ho niente da fare in attesa della prossima partita del Napoli, altri che sono il solito criticone anche quando le cose vanno bene. Il discorso di fondo che vorrei trarre da questa discussione è: PROGRAMMAZIONE SERIA IN UNA SOCIETA' DI CALCIO. Premesso che per me De Laurentiis parla parla, lui e il work in progress, ma alla fine da buon uomo di cinema è un grande improvvisatore, in Italia una programmazione SERIA la fa solo l'Udinese.
Domanda: in tal senso qual è l'eccellenza in questo momento? Risposta semplicissima: il Barcellona.
In molti diranno: si, vabbè, ma c'è Guardiola, tutto il resto conta poco. NIENTE DI PIU' SBAGLIATO! Il Barcellona ha attraversato tra gli anni 90 e i primi 2000 la più profonda crisi della sua storia in termini di risultati. Ecco che si sono inventati la Cantera, ossia il posto dove far crescere i giovani. Ma oggi Barcellona è molto di più. In due semplici paroline il concetto è: LOS SUCCESSORES.
L'idea di base è che i giocatori più promettenti raggiungeranno il Barça B tra i 18 e i 19 anni. Per lo stesso motivo, le squadre giovanili dei due club (A e B) sono alimentate con giocatori da 16 a 17 anni, anche se ci sono anche giocatori di 15. Per ogni posizione, il club ha progettato una "scalinata" di età diverse.
In porta, dietro Victor Valdes, ci sono Miguel Banuz (18 anni), Pol Ballestè di 16, Miguel Suarez, Joseph Ondoa e Guillermo Lara (tutti e tre quindicenni).
In difesa il ventenne Martin Montoya è l'erede designato di Dani Alves, mentre i centrali Piquè e Puyol potrebbero presto cedere il passo al ventenne Marc Bartra, al diciannovenne Sergi Gomez e ai quindicenni Rodrigo Tarin, Carlos Blanco e Xavi Quintillà.
Il terzino sinistro Abidal ha alle spalle Marc Muniesa, Fran Alvarez e Alex Grimaldo, rispettivamente di 19, 16 e 15 anni.
Andando avanti l'elenco è veramente lungo ed infarcito di giocatori che praticamente da adolescenti sono già protagonisti del grande calcio di una squadra che negli ultimi tre anni è stata campione d'Europa in due occasioni.
Per farvi un'idea, date un'occhiata qui: http://www.sport.es/es/noticias/barca/l ... es-1176497
A parte il fatto che ci hai "informato" su un argomento (il Barcellona) del quale
eravamo a conoscenza quasi tutti, se non tutti - e a me dà un po' fastidio quando
uno mi "informa" su cose risapute! -, non capisco perchè tu abbia voluto contrapporre
la sana politica, fondata sulla programmazione, del Barcellona all'unica grande società
italiana che si è messa sulla stessa strada con l'arrivo della nuova dirigenza.
Come si possa affermare, poi, che la politica societaria di De Laurentiis sia improntata
alla improvvisazione, quando sono anni che viene mantenuta la stessa ossatura di squadra,
con gli stessi campioni, mi appare un mistero grottesco!
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TheHero
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Messaggio da TheHero »

allora io sono d'accordo con te in tutto (tranne sull'improvvisazione di dela) ma secondo me sbagli non facendo il passo successivo al tuo ragionamento. l'udinese sicuramente ha molta piu "progettualità" di noi, che fondamentalmente non abbiamo ancora iniziato cn la "scugnizzeria".
il problema credo sia di "tempistica". cioè l'udinese ha deciso di intraprendere questa strada PARECCHI ANNI FA, e ora sta raccogliendo i frutti del suo ottimo lavoro.
a napoli credi che questo si sarebbe potuto fare? con una tifoseria come la nostra che pretendere risultati subito? (e anche a ragione eh)
c'è una questione di fondo dove si deve scegliere cosa è piu importante: ottenere risultati il piu velocemente possibile (seguendo cmq una filosofia di piccoli passi) o aspettare parecchio (attuando una politica di passi PICCOLISSIMI) SENZA MAI DIMENTICARE CHE C'è LA SICUREZZA ECONOMICA COME PRIMO PUNTO.
l'una esclude l'altra.
ora viene da se che se scegliamo il primo punto, puntando a campioni da far crescere in casa ma comprandoli da altre squadre (lavezzi, hamsik, cavani, inler questo sono) ottieni dei risultati piu velocemente e questo ti permette, ANCHE, di iniziare a progettare il futuro. cioè ottieni quei risultati, ti "appaci" un po e sfruttando i proventi di questi risultati puoi SIA MIGLIORARE LA PRIMA SQUADRA che pensare a fare investimenti mirati al futuro.
sia chiaro. noi i talenti gia ne abbiamo nelle primavere (insigne sr e jr ad esempio) o masiello e company...insigne ad esempio può sicuramente diventare il nuovo lavezzi

quindi a fine di tutto questo cosa voglio dire? voglio dire che è normale che noi solo ORA stiamo iniziando a progettare il nostro futuro, mentre l'udinese è già 10 passi avanti a noi...perchè 1 noi siamo nati pochi anni fa (sarà banale ma è così) e soprattutto 2 noi rispetto all'udinese puntiamo ad avere i campioni, non a crescerli e poi venderli.
credo che dela questo lo abbia capito gia da un po e nn a caso solo da quest'anno si parla di "cantera" e "scugnizzeria" in stile barça...perchè cmq per farlo, per rendere tutto questo POSSIBILE, c'è bisogno di ottimi investimenti. se noi investiamo TUTTO per la prima squadra, non possiamo investire per la primavera. viene da se quindi che AUMENTANDO I NOSTRI INTROITI, potremo poi puntare a suddividere i nostri investimenti
L'UOMO è UOMO OVUNQUE E NN V'è ALCUNA DIVERSITA' NEL CUORE TRA UN UOMO BIANCO E UN UOMO DI NERO COLORE!!!
Moggi ha scritto:La Juve ha preso le distanze da me? Ma in campo non si giocava Moggi-Chievo o Moggi-Udinese, in campo andava la Juve e io ero il direttore generale della Juve. Le schede telefoniche per gli arbitri le comprava la Juve
lavezzi ha scritto:Andare via da Napoli è stata una decisione mia, il ciclo era finito, sono stato tanti anni in città e volevo cambiare aria
NaPoLiNeLSaNGuE88/L'ANGUILLA ha scritto:MA AVETE CAPITO CHI HA IN SQUADRA IL MANCHESTER CITY???

E ANCHE IL BAYERN MONACO??? CON QUESTE SE FACCIAMO 2 PUNTI IN CASA è UN MIRACOLO...

POI SE VOGLIAMO FANTASTICARE OK...
djfranz89 ha scritto:"meglio essere il primo tra i fessi, che essere l'ultimo dei dritti"
sal80

Messaggio da sal80 »

Per fare la politica che ha intrapreso il Barcellona, si sono svenate le Banche della Catalogna, la regione più ricca della Spagna, che hanno garantito un debito immenso per i Blaugrana. Udinese e Barcellona sono incomparabili, perché i primi scovano i talenti, li fanno crescere e poi li vendono, il tutto per gestire economicamente in maniera indipendente da terzi. Il Barcellona cresce i talenti in casa, CON STRUTTURE CHE COSTANO, si tiene i migliori, gli fa contratti che non può onorare se non A DEBITO, vince, e va avanti così. In Italia una situazione del genere non è replicabile, perché nessuna banca garantirebbe le spese che le banche catalane hanno garantito ai blaugrana.
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gianninowar
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Messaggio da gianninowar »

io non credo che l'udinese punti sul vivaio,anzi compra giocatori di 17-18 anni altrove per poi rivenderli,insomma fa mercato.
secondo punto,prima di fare ogni discorso sul vivaio,la progettualita',la filosofia di gioco,urge fare il centro sportivo.i ragazzi devono vedere la prima squadra come si allena,questo e' un concetto fondamentale.solo cosi' possono capire cosa e' il calcio a certi livelli.dopo viene tutto il resto,la qualita' dei maestri,la bonta dei concetti etc. etc.
si dice che il napoli al netto del mercato abbia ancora un gruzzoletto,sarebbe il caso di usarlo x castelvolturno ,senza perdere tempo ad aspettare fondi europei etc.etc.
BENIGNI DOCET
serie bbbbeiiii serie bbbbeiiiii !!!!!!!!!!
:bana:
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paolo3481
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Re: ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

Messaggio da paolo3481 »

IL DELFINO ha scritto:
paolo3481 ha scritto:Qualcuno dirà che non ho niente da fare in attesa della prossima partita del Napoli, altri che sono il solito criticone anche quando le cose vanno bene. Il discorso di fondo che vorrei trarre da questa discussione è: PROGRAMMAZIONE SERIA IN UNA SOCIETA' DI CALCIO. Premesso che per me De Laurentiis parla parla, lui e il work in progress, ma alla fine da buon uomo di cinema è un grande improvvisatore, in Italia una programmazione SERIA la fa solo l'Udinese.
Domanda: in tal senso qual è l'eccellenza in questo momento? Risposta semplicissima: il Barcellona.
In molti diranno: si, vabbè, ma c'è Guardiola, tutto il resto conta poco. NIENTE DI PIU' SBAGLIATO! Il Barcellona ha attraversato tra gli anni 90 e i primi 2000 la più profonda crisi della sua storia in termini di risultati. Ecco che si sono inventati la Cantera, ossia il posto dove far crescere i giovani. Ma oggi Barcellona è molto di più. In due semplici paroline il concetto è: LOS SUCCESSORES.
L'idea di base è che i giocatori più promettenti raggiungeranno il Barça B tra i 18 e i 19 anni. Per lo stesso motivo, le squadre giovanili dei due club (A e B) sono alimentate con giocatori da 16 a 17 anni, anche se ci sono anche giocatori di 15. Per ogni posizione, il club ha progettato una "scalinata" di età diverse.
In porta, dietro Victor Valdes, ci sono Miguel Banuz (18 anni), Pol Ballestè di 16, Miguel Suarez, Joseph Ondoa e Guillermo Lara (tutti e tre quindicenni).
In difesa il ventenne Martin Montoya è l'erede designato di Dani Alves, mentre i centrali Piquè e Puyol potrebbero presto cedere il passo al ventenne Marc Bartra, al diciannovenne Sergi Gomez e ai quindicenni Rodrigo Tarin, Carlos Blanco e Xavi Quintillà.
Il terzino sinistro Abidal ha alle spalle Marc Muniesa, Fran Alvarez e Alex Grimaldo, rispettivamente di 19, 16 e 15 anni.
Andando avanti l'elenco è veramente lungo ed infarcito di giocatori che praticamente da adolescenti sono già protagonisti del grande calcio di una squadra che negli ultimi tre anni è stata campione d'Europa in due occasioni.
Per farvi un'idea, date un'occhiata qui: http://www.sport.es/es/noticias/barca/l ... es-1176497
A parte il fatto che ci hai "informato" su un argomento (il Barcellona) del quale
eravamo a conoscenza quasi tutti, se non tutti - e a me dà un po' fastidio quando
uno mi "informa" su cose risapute! -, non capisco perchè tu abbia voluto contrapporre
la sana politica, fondata sulla programmazione, del Barcellona all'unica grande società
italiana che si è messa sulla stessa strada con l'arrivo della nuova dirigenza.
Come si possa affermare, poi, che la politica societaria di De Laurentiis sia improntata
alla improvvisazione, quando sono anni che viene mantenuta la stessa ossatura di squadra,
con gli stessi campioni, mi appare un mistero grottesco!
Eri anche a conoscenza dello schema dei Successores? Complimenti, io no. Quando ho letto l'articolo ho ritenuto opportuno condividerlo.
Quando dico che per me De Laurentiis improvvisa non intendo che vende Lavezzi e Hamsik e poi si affida al caso ma, al contrario, che ad oggi non è neanche lontanamente auspicabile un sostituto dei due in casa. Il fatto che per due partite indovinate col Pescara e una contro il Lichtenstein qua si dice che Insigne è un fenomeno, è sintomatico di quanto siamo lontani dal modello Barcellona, checchè ne dica il presidente.
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
Napoli è la città dell’amore.
PerVoi

Messaggio da PerVoi »

Ho letto sommariamente l'articolo e non le risposte
Io dico:Barcellona???
Bello bello,tutto molto bello....ma non capisco perchè quando si parla di Napoli si prende come riferimento il Barca

Non ci riescono l'Inter,Milan e Juve (quest'ultima da poco proprietaria di uno stadio) non vedo perchè dovrebbe riuscirci il Napoli
Certo,noi per una questione amministrativa e storica recente,abbiamo una situazione economica invidiabile ma poi?
Abbiamo per adesso lo stadio in concessione e di prospettico ormai maturo,quei 4-5 gg presi durante l'era Marino in giovane età che oggi si stanno affermando.
Per il resto qualche giovane promettente in giro (vedi Insigne etc.),ma continuo a non capire l'accostamento al Barca.
Non mi sembra che il Napoli possieda una cantera tipo Barca che i giocatori che militano in azzurro provengano da lì,non mi risulta un canale tematico (piu' volte promesso da Dela,al fine di aumentari introiti con pubblicità)almeno per adesso,non mi risultano centri sportivi di proprietà del Napoli in giro per il mondo.
Tutto questo è un'analisi oggettiva delle cose,poi se Dela da domani deciderà di avviare questi progetti bene venga,ma ad oggi il work in progress non lo vedo,magari deve ancora essere attivato,anzi mi risulta che una critica che il presidente fece a Marino fu quella di non organizzare una struttura di reclutamento giovani nel mondo....non mi sembra che oggi si sia colmato questo handicap

Certo il Napoli ha una posizione invidiabile,dal punto di vista economico,di passione dei tifosi,di visibilità.
Pero' credo che il discorso fondamentale finale sia sempre quello del "soldi chiamano soldi"

Il giocatore forte lo prendi coi soldi,la struttura giovanile la crei coi soldi etc. etc.
Il Barca ed altre importanti società non fondano la loro ricchezza col presidentissimo unico proprietario,almeno mi sembra,eccezion fatta per il Milan degli ultimi anni,ormai in decadenza e le società tipo Chelsea di Abrhamovic insieme ad altri sceicchi possessori di svariati club ma la cui forza economica non puo' certo essere paragonata a quella di Dela Spero solo che quest'ultimo non faccia davvero affidamento al fantomatico "fair play finanziario" perchè io non ci credo.
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Messaggio da paolo3481 »

TheHero ha scritto:allora io sono d'accordo con te in tutto (tranne sull'improvvisazione di dela) ma secondo me sbagli non facendo il passo successivo al tuo ragionamento. l'udinese sicuramente ha molta piu "progettualità" di noi, che fondamentalmente non abbiamo ancora iniziato cn la "scugnizzeria".
il problema credo sia di "tempistica". cioè l'udinese ha deciso di intraprendere questa strada PARECCHI ANNI FA, e ora sta raccogliendo i frutti del suo ottimo lavoro.
a napoli credi che questo si sarebbe potuto fare? con una tifoseria come la nostra che pretendere risultati subito? (e anche a ragione eh)
c'è una questione di fondo dove si deve scegliere cosa è piu importante: ottenere risultati il piu velocemente possibile (seguendo cmq una filosofia di piccoli passi) o aspettare parecchio (attuando una politica di passi PICCOLISSIMI) SENZA MAI DIMENTICARE CHE C'è LA SICUREZZA ECONOMICA COME PRIMO PUNTO.
l'una esclude l'altra.
ora viene da se che se scegliamo il primo punto, puntando a campioni da far crescere in casa ma comprandoli da altre squadre (lavezzi, hamsik, cavani, inler questo sono) ottieni dei risultati piu velocemente e questo ti permette, ANCHE, di iniziare a progettare il futuro. cioè ottieni quei risultati, ti "appaci" un po e sfruttando i proventi di questi risultati puoi SIA MIGLIORARE LA PRIMA SQUADRA che pensare a fare investimenti mirati al futuro.
sia chiaro. noi i talenti gia ne abbiamo nelle primavere (insigne sr e jr ad esempio) o masiello e company...insigne ad esempio può sicuramente diventare il nuovo lavezzi

quindi a fine di tutto questo cosa voglio dire? voglio dire che è normale che noi solo ORA stiamo iniziando a progettare il nostro futuro, mentre l'udinese è già 10 passi avanti a noi...perchè 1 noi siamo nati pochi anni fa (sarà banale ma è così) e soprattutto 2 noi rispetto all'udinese puntiamo ad avere i campioni, non a crescerli e poi venderli.
credo che dela questo lo abbia capito gia da un po e nn a caso solo da quest'anno si parla di "cantera" e "scugnizzeria" in stile barça...perchè cmq per farlo, per rendere tutto questo POSSIBILE, c'è bisogno di ottimi investimenti. se noi investiamo TUTTO per la prima squadra, non possiamo investire per la primavera. viene da se quindi che AUMENTANDO I NOSTRI INTROITI, potremo poi puntare a suddividere i nostri investimenti
Non ho parlato di crescere i campioni per poi venderli. L'errore che commettono tutti è saltare subito al passo succesivo. L'Udinese ha avuto campioni (Zapata, Inler e Sanchez) che poi ha venduto. Ma li aveva, e ne ha fatto ciò che ha voluto, cioè creare profitto.
Il Napoli è padronissimo di non farlo, nel senso che l'aver cresciuto campioni non implica necessariamente venderli al miglior offerente.
Poi mi parli di tempistica: ma secondo te al Barcellona la tempistica non ce l'hanno? Una squadra che ha vinto 21 titoli nazionali e 4 Champions avrà più diritto di puntare sempre a vincere rispetto ad una che ne ha vinti meno della Pro Vercelli? Parlate sempre di Napoli, manco fosse Los Angeles con i Lakers...
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
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SoloPerTe ha scritto:
umbo76 ha scritto:il problema per me è più in generale riscontrabile nel calcio italiano. In Spagna nei settori giovanili insegnano a giocare a pallone, cioè insegnano a tirare, a stoppare a dribblare, a marcare e poi nelle squadre B dei grandi club e nelle canteras insegnano anche la tattica. In Italia questa cosa non si fa più. Ai giovani si richiedono solo fisico, muscoli, corsa e diagonali e fuorigioco. Quando trovi un allenatore come Zeman che fa crescere i giocatori formandoli proprio sul piano dei fondamentali allora i giocatori che sono dei diamanti grezzi da giovani diventano campioni. Per attuare un progetto tipo quello del Barca, per me ci vorrebbero settori giovanili totalmente retti da allenatori come Zeman...
scusa se sono indiscreto, quanto tempo fa hai vissuto un settore giovanile per affermare questo? parlaci della tua esperienza.
UP, magari è sfuggita la domanda...
Il mio amico Pietro "Pippo" Baldi è un eiaculatio precox :lol:

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PerVoi

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Il problema è che pochi settori giovanili sono amministrati totalmente dalle società di calcio
Tutti gli altri interessa solo la retta d'iscrizione e prendere quote su un possibile prospetto
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sal80 ha scritto:Per fare la politica che ha intrapreso il Barcellona, si sono svenate le Banche della Catalogna, la regione più ricca della Spagna, che hanno garantito un debito immenso per i Blaugrana. Udinese e Barcellona sono incomparabili, perché i primi scovano i talenti, li fanno crescere e poi li vendono, il tutto per gestire economicamente in maniera indipendente da terzi. Il Barcellona cresce i talenti in casa, CON STRUTTURE CHE COSTANO, si tiene i migliori, gli fa contratti che non può onorare se non A DEBITO, vince, e va avanti così. In Italia una situazione del genere non è replicabile, perché nessuna banca garantirebbe le spese che le banche catalane hanno garantito ai blaugrana.
Ma così andiamo troppo oltre. Non sto dicendo di copiare il sistema bancario catalano, ma di creare progettualità per far crescere giovani campioni in un posto che prima di lanciarli li coccoli e gli dia accoglienza. L'Udinese e il Barcellona non sono paragonabili, e io non ho fatto paragoni. Piuttosto ho detto che SE AD OGGI IN ITALIA c'è una società che può cambiare dirigenti, allenatore e giocatori senza mutare minimamente il prodotto finale, quella è l'Udinese.
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
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PerVoi ha scritto:Ho letto sommariamente l'articolo e non le risposte
Io dico:Barcellona???
Bello bello,tutto molto bello....ma non capisco perchè quando si parla di Napoli si prende come riferimento il Barca

Non ci riescono l'Inter,Milan e Juve (quest'ultima da poco proprietaria di uno stadio) non vedo perchè dovrebbe riuscirci il Napoli
Certo,noi per una questione amministrativa e storica recente,abbiamo una situazione economica invidiabile ma poi?
Abbiamo per adesso lo stadio in concessione e di prospettico ormai maturo,quei 4-5 gg presi durante l'era Marino in giovane età che oggi si stanno affermando.
Per il resto qualche giovane promettente in giro (vedi Insigne etc.),ma continuo a non capire l'accostamento al Barca.
Non mi sembra che il Napoli possieda una cantera tipo Barca che i giocatori che militano in azzurro provengano da lì,non mi risulta un canale tematico (piu' volte promesso da Dela,al fine di aumentari introiti con pubblicità)almeno per adesso,non mi risultano centri sportivi di proprietà del Napoli in giro per il mondo.
Tutto questo è un'analisi oggettiva delle cose,poi se Dela da domani deciderà di avviare questi progetti bene venga,ma ad oggi il work in progress non lo vedo,magari deve ancora essere attivato,anzi mi risulta che una critica che il presidente fece a Marino fu quella di non organizzare una struttura di reclutamento giovani nel mondo....non mi sembra che oggi si sia colmato questo handicap

Certo il Napoli ha una posizione invidiabile,dal punto di vista economico,di passione dei tifosi,di visibilità.
Pero' credo che il discorso fondamentale finale sia sempre quello del "soldi chiamano soldi"

Il giocatore forte lo prendi coi soldi,la struttura giovanile la crei coi soldi etc. etc.
Il Barca ed altre importanti società non fondano la loro ricchezza col presidentissimo unico proprietario,almeno mi sembra,eccezion fatta per il Milan degli ultimi anni,ormai in decadenza e le società tipo Chelsea di Abrhamovic insieme ad altri sceicchi possessori di svariati club ma la cui forza economica non puo' certo essere paragonata a quella di Dela Spero solo che quest'ultimo non faccia davvero affidamento al fantomatico "fair play finanziario" perchè io non ci credo.
Era proprio questo il senso del mio discorso: non volevo accostare Napoli e Barcellona, proprio perchè, al di là dei soldi, una delle due società programma il futuro creando campioni in casa, l'altra no.
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
Napoli è la città dell’amore.
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