ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

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EDYNAPOLI
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Re: ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

Messaggio da EDYNAPOLI »

paolo3481 ha scritto:
pazzo di te ha scritto:
paolo3481 ha scritto: Forse mi sono espresso male io, oppure a te sfugge il significato della parola PROGRAMMAZIONE.
L'Udinese, ad oggi, in Italia è l'unica che tiene sotto contratto o vincolo qualcosa come 200 giocatori. I migliori di essi OGNI ANNO vengono aggregati alla prima squadra. Ciò avviene esattamente con le stesse modalità anche nel Barcellona.
Cosa poi voglia fare Pozzo di questi giocatori SONO AFFARI SUOI. Io parlo di PROGRAMMAZIONE, non di gestione dei giocatori.
Il Napoli ha preso BRITOS DAL BOLOGNA per 10 milioni, DZEMAILI DAL PARMA per altri 10, salvo poi vederseli infortunati e sostituiti da Gargano, che volevano cedere fino alle 18.59 del 31 agosto e Aronica, sul quale ogni commento è superfluo. Per tamponare l'assenza del lungodegente Britos, inoltre, sono stati spesi altri 3 milioni per Fideleff.
Questa per te è programmazione, vero?

si è vero, ma programmazione si iontende anche un miglioramento anno dopo anno, cosa che non può avvenire cedendo di volta in volta i migliori giocatori, civorrebbe un cu*o esagerando scovare anno dopo anno i nuovi inler o sanchez.....come dici tu la VEra programmazione è quella del Barça che associa giovani fortissimi dal vivaio e uno o due acquisti di campioni affermati all'anno, senza mai cedere le pedine importanti, ma stiamo parlando di un altro pianeta
Ripeto, cedere di volta in volta i migliori è una libera scelta di Pozzo, Rosell e De Laurentiis, su questo non ci piove.
Programmazione significa una sola cosa: avere sotto contratto un numero smisurato di giocatori per aggregare i migliori alla prima squadra.
Che poi il Barcellona lo faccia per vincere la Champions e l'Udinese per specularci questo E' UN ALTRO PAIO DI MANICHE. Ma loro lo fanno, il Napoli no (leggi più su quando ho scritto su Britos, Dzemaili e Fildeleff!).

Paolo io la penso perfettamente come te nel senso che per societa' che non hanno mecenati alle spalle tipo il city programmare è una cosa fondamentale, ma se pensiamo che noi (NAPOLI) siamo rinati 7 anni fa quello che è stato fatto è gia' tanto(secondo me), in quanto sia le strutture che il materiale umano(calciatori) era insesistente,quindi penso che ci voglia del tempo sia per le strutture che per vedere i giocatori crescere. la cosa che poi ci danneggia è quello che non abbiamo societa' satelliti come capita in spagna dove ci sono societa di a e quelle di b tipo barca e barca b, quindi almeno che non siano dei campioni difficilmente una societa' te li fa giocare titolari fissi vedi MAIELLO a crotone!!!!pero ti ripeto sono d'accordo con il tuo discorso avere dei campioni e dei ragazzini dietro è FONDAMENTALE se nn vuoi fare la fine di BILAN E WINTER......
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SoloPerTe
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Messaggio da SoloPerTe »

umbo76 ha scritto:
umbo76 ha scritto:
SoloPerTe ha scritto: UP, magari è sfuggita la domanda...
vissuto da dentro effettivamente un po' di tempo fa, vissuto quotidianamente da semplice spettatore e curioso continuo tuttora... Al di là del tuo fare sempre polemico e saccente se non sei d'accordo puoi dirlo anche in maniera civile, io non mi pongo come il depositario della verità assoluta come fai tu dall'alto della tua approfondita conoscenza di tutto...
up forse è sfuggita la risposta, o magari sono sfuggite le palle per rimanere e dare una risposta, senza offendere e scappare...
Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
Tu hai bisogno di un ricovero con lunga degenza... :lol:
In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...
Il mio amico Pietro "Pippo" Baldi è un eiaculatio precox :lol:

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paolo3481
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Re: ECCO COS'E' LA PROGRAMMAZIONE!!!

Messaggio da paolo3481 »

pazzo di te ha scritto:e lo dici tu che ho scritto una cosa che non centra nulla, ma secondo voi la parola programmazione è solamente scovare giovani talenti ogni anno, e fare una buona squadra con un ottimo rapporto qualità -prezzo? la programmazione è anche programmare già da adesso gli acquisti dell'anno prossimo e inserire pedine mirate nello scacchiere,cosa che il Napoli è molto più bravo dell'udinese
Ma se stiamo qua ancora a parlare di Pier Paolo Marino!?
Campiamo ancora di rendita sui vari Lavezzi, Hamsik, Gargano, Paolo Cannavaro, Campagnaro, Maggio e Aronica, comprati quasi 5 anni fa.
Ti ripeto, vai a rileggere alla pagina precedente quando ho scritto di Dzemaili, Britos e Fideleff! E' programmazione quella?
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
Napoli è la città dell’amore.
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Messaggio da EDYNAPOLI »

SoloPerTe ha scritto:
umbo76 ha scritto:
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Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
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In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...

2 cose la prima UMBO76 TIè E PORTA A CASA,non sono l unico allora a pensare che 6 saccente
seconda cosa!!!!!CONDIVIDO IN PIENO QUELLO CHE DICI......
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umbo76 ha scritto:
EDYNAPOLI ha scritto:
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Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
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2 cose la prima UMBO76 TIè E PORTA A CASA,non sono l unico allora a pensare che 6 saccente
seconda cosa!!!!!CONDIVIDO IN PIENO QUELLO CHE DICI......
Mi sa che non sai che vuol dire saccente. Quando hai un po' di tempo te lo spiego :lol:

MENO male che ci 6 tu!!!!come faremo altrimenti!!!!! :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
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Kiashan74
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Messaggio da Kiashan74 »

SoloPerTe ha scritto:
umbo76 ha scritto:
umbo76 ha scritto: vissuto da dentro effettivamente un po' di tempo fa, vissuto quotidianamente da semplice spettatore e curioso continuo tuttora... Al di là del tuo fare sempre polemico e saccente se non sei d'accordo puoi dirlo anche in maniera civile, io non mi pongo come il depositario della verità assoluta come fai tu dall'alto della tua approfondita conoscenza di tutto...
up forse è sfuggita la risposta, o magari sono sfuggite le palle per rimanere e dare una risposta, senza offendere e scappare...
Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
Tu hai bisogno di un ricovero con lunga degenza... :lol:
In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
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ehhh già già già
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Messaggio da Kiashan74 »

umbo76 ha scritto:
Kiashan74 ha scritto:
SoloPerTe ha scritto: Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
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I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...
ehhh già già già
è tornato banalità :lol:
ciao sempre felice di allietare la tua esistenza, tranquillo non ti lascio solo :lol:
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Messaggio da EDYNAPOLI »

umbo76 ha scritto:
SoloPerTe ha scritto:
umbo76 ha scritto: up forse è sfuggita la risposta, o magari sono sfuggite le palle per rimanere e dare una risposta, senza offendere e scappare...
Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
Tu hai bisogno di un ricovero con lunga degenza... :lol:
In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
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Tu parli di settori giovanili di Inter e Milan, ma i settori giovanili sono anche quelli delle squadre piccole. Perchè in Spagna i settori giovanili vengono curati allo stesso modo anche se si tratta del Mallorca o dell'Espanyol. Dossena è il classico esempio di giocatore che corre come un cavallo ma che ha tecnica zero. In Italia l'ultimo centrocampista tecnico che è nato chi è? Ma sai quello di cui parli o parli sempre e comunque solo per farti bello?

La vedo poi la crescita "scolastica" dei giocatori che non sanno manco coniugare il verbo essere, ma a chi vuoi far ridere con le favolette che ti raccontano al club i tuoi amichetti milanesi...

non ci stai mai a perdere!!!!!!!!!
innanzitutto il migliori settori giovanili italiani sono:EMPOLI TORINO ATALANTA BOLOGNA GENOA, non mi sembrano di essere delle BIG DEL CALCIO TIPO BILAN E WINTER.poi il fatto che non sanno coniugare un verbo lo vedi anche dalle persone LAUREATE quindi cosa c'entra, ma è cosi ti fanno andare anche a scuola anzi se nn vivi nel luogo ti mettono o a convitto a in affido a qualke famiglia del posto!!!!!!
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gianninowar
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Messaggio da gianninowar »

umbo76 ha scritto:
EDYNAPOLI ha scritto:
umbo76 ha scritto: Tu parli di settori giovanili di Inter e Milan, ma i settori giovanili sono anche quelli delle squadre piccole. Perchè in Spagna i settori giovanili vengono curati allo stesso modo anche se si tratta del Mallorca o dell'Espanyol. Dossena è il classico esempio di giocatore che corre come un cavallo ma che ha tecnica zero. In Italia l'ultimo centrocampista tecnico che è nato chi è? Ma sai quello di cui parli o parli sempre e comunque solo per farti bello?

La vedo poi la crescita "scolastica" dei giocatori che non sanno manco coniugare il verbo essere, ma a chi vuoi far ridere con le favolette che ti raccontano al club i tuoi amichetti milanesi...

non ci stai mai a perdere!!!!!!!!!
innanzitutto il migliori settori giovanili italiani sono:EMPOLI TORINO ATALANTA BOLOGNA GENOA, non mi sembrano di essere delle BIG DEL CALCIO TIPO BILAN E WINTER.poi il fatto che non sanno coniugare un verbo lo vedi anche dalle persone LAUREATE quindi cosa c'entra, ma è cosi ti fanno andare anche a scuola anzi se nn vivi nel luogo ti mettono o a convitto a in affido a qualke famiglia del posto!!!!!!
se è per questo si vedono anche sul forum le persone che non sanno neanche la differenza tra almeno che e a meno che :lol:
vabbuo' se è x questo io nn ho mai capito la differenza tra ciano e magenta, e allora? piuttosto faccio una domanda,quanti di voi sarebbero disposti a rinunciare ad es. all'acquisto di pepito rossi a gennaio a favore della costruzione di un centro sportivo ad alto livello,con campi,palestre.mense etc. etc.?
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Enzovit da Milano
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In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...
Quoto anche le virgole, Raffaele
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Enzovit da Milano
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umbo76 ha scritto:
Enzovit da Milano ha scritto:
SoloPerTe ha scritto: Offendere? Scappare? Palle? Saccente? :lol: :lol: :lol:
Tu hai bisogno di un ricovero con lunga degenza... :lol:
In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...
Quoto anche le virgole, Raffaele
eccoci qua, il cerchio si chiude :lol: :lol: :lol:
Meno male che si chiude: i cerchi aperti sono pericolosi :lol: :lol: :lol:
Ultima modifica di Enzovit da Milano il martedì 11 ottobre 2011, 16:53, modificato 1 volta in totale.
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PerVoi

Messaggio da PerVoi »

Si ma io non sono d'accordo con nessuno di voi
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PerVoi ha scritto:Si ma io non sono d'accordo con nessuno di voi
Ne hai tutto il diritto. Non possiamo essere tutti d'accordo. Il contraddittorio è sempre necessario x capire e riflettere
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Messaggio da paolo3481 »

gianninowar ha scritto:vabbuo' se è x questo io nn ho mai capito la differenza tra ciano e magenta, e allora? piuttosto faccio una domanda,quanti di voi sarebbero disposti a rinunciare ad es. all'acquisto di pepito rossi a gennaio a favore della costruzione di un centro sportivo ad alto livello,con campi,palestre.mense etc. etc.?
Da tifoso a Rossi non rinuncerei mai, perchè è un campione.
Di contro non posso vedere che per il ruolo di terzo a sinistra nella nostra ridicola difesa a tre si spendano dieci milioni per Britos, si riesumi Aronica e si tamponi con Fideleff. Questo è un altro sintomo di mancanza di programmazione.
Come faceva giustamente notare Raf prima, l'aspetto tattico non è assolutamente da trascurare. Tuttavia, non si può negare che sta difesa a tre, per quanto efficiente sia con Mazzarri, la facciamo solo noi e pochi altri in Europa. Ecco che se devi comprare un difensore o un esterno dei quattro di centrocampo fai una fatica economica enorme (basti vedere quanto è durata la trattativa per Dossena, per esempio).
A questo punto torniamo di nuovo sulla programmazione, perchè se i talenti ce li coltivassimo in casa, senza pensare di "scovare" i Britos e gli Dzemaili di turno, forse avanzerebbero i soldi per comprare un Rossi (come fatto dal Barca con Fabregas), si potrebbe aumentare il tetto ingaggi, non ci sarebbe bisogno di attaccarsi ai diritti d'immagine come il cane all'osso e, chissà, potrebbe essere accantonato qualcosa per un centro sportivo DECENTE!
È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire d'amore: è lei che la fa contorcere di passione nelle giornate violente d'agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore.
Napoli è la città dell’amore.
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umbo76 ha scritto:
Enzovit da Milano ha scritto:
PerVoi ha scritto:Si ma io non sono d'accordo con nessuno di voi
Ne hai tutto il diritto. Non possiamo essere tutti d'accordo. Il contraddittorio è sempre necessario x capire e riflettere
e detta da te la cosa ha valore doppio...
Grazie
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