Evidentemente, il presidente del Napoli si sarà raffreddato rispetto all’idea di dover aprirsi un fronte sullo stadio in una fase come questa, con un sindaco, una giunta e un Consiglio comunale a fione man dato. Meglio— questo si racconta nell’ambiente-Napoli — far stabilizzare il quadro politico per poi riparlarne, magari dopo il voto del prossimo 12 giungo. Peraltro, un mese prima, cioè il 12 maggio, almeno 6 assessori comunali si dimetteranno per candidarsi, e quindi immaginare di chiudere tutta la partita nei prossimi quattro mesi è davvero complicato.
Peraltro, con l’avanzare della candidatura dell’Italia alle Olimpiadi del 2024, i Comuni, ma soprattutto lo Stato, saranno obbligati a rifare gli stadi. E Napoli è stata individuata dal Coni per ospitare diverse gare di calcio. Ecco perché sarebbe superfluo, in presenza di un intervento statale, ristrutturare uno stadio con fondi privati atteso che se le Olimpiadi saranno assegnate all’Italia gli stadi dovranno essere rifatti con fondi pubblici.
Comune di Napoli e Calcio Napoli si vedranno comunque «o subito prima o immediatamente dopo l’Epifania», ha rivelato sempre l’assessore Borriello, che ha ricordato come «il Napoli non ha ancora firmato la convenzione-ponte per l’uso del San Paolo e per capire quali idee il presidente ha sul progetto per lo stadio, se intende ripresentarlo». Questo perché, è chiaro, che in assenza di altri pretendenti, il termine dei 45 giorni concesso dal Comune a De Laurentiis non può essere perentorio. Ma è chiaro che arrivati a questo punto del mandato del sindaco, e visti i rapporti tra le parti, nessuno crede più che si possa, da qui a giugno, tracciare il futuro dello stadio San Paolo.
icemanac ha scritto:DeLa non ha nessuna intenzione di farsi lo stadio.
Ci vogliono i soldi (tanti per fare una cosa decente) ed i frutti si vedono dopo 8/10 anni.
Se avesse detto chiaro e tondo queste cose sarebbe stato meglio, ma a lui piacciono le supercazzole.
Con un altro sindaco, magari più accomodante, si potrebbe sperare in un ammodernamento del San Paolo a poche lire.
A mio avviso, l'unica scialuppa di salvataggio, sarà l'organizzazione a Napoli di qualche evento sportivo (Olimpiadi, Europeo,...) con finanziamenti a pioggia.
Non credo in aiuti esterni (imprenditori e/o sponsor).
Dimenticavo... il tesoretto (accantonamento) si è pure alleggerito.