SoloPerTe ha scritto:umbo76 ha scritto:
up forse è sfuggita la risposta, o magari sono sfuggite le palle per rimanere e dare una risposta, senza offendere e scappare...
Offendere? Scappare? Palle? Saccente?
Tu hai bisogno di un ricovero con lunga degenza...
In questo post hai sostenuto tutto ed il contrario di tutto, sei riuscito a contraddirti senza accorgertene, ma fa nulla.
Sta di fatto che, visto che hai vissuto in prima persona i settori giovanili, dovresti sapere che l'impostazione è tale e quale a quella del Barcellona, l'unica differenza sostanziale sta proprio nel discorso tattico, che nessuno ha preso in considerazione.
I ragazzi in Italia vengono fratti crescere sotto tutti gli aspetti, da quello scolastico a quello calcistico, viene offerta una possibilità di crescita a 360 gradi, non tutti possono arrivare, ma quello è scontato e non riguarda solo il calcio, ma la vita in generale.
In Italia non è vero che si predilige la fisicità alla tecnica, non è vero che non si insegna ad utilizzare il pallone da piccoli, lo si fa ed anche bene, se hai vissuto un settore giovanile avrai sicuramente notato i progressi di qualche compagno di squadra a livello tecnico, ragazzi che avevano già una discreta confidenza di base con la palla migliorare tantissimo.
A differenza di quello che accade nella cantera del Barcellona, in Italia nei settori giovanili, ogni allenatore ha la sua impostazione di gioco, nel Barcellona dai più piccoli ai giocatori della squadra "B", viene insegnato a stare in campo come i giocatori della squadra "A", questo facilita e non poco l'inserimento e lo scambio di giocatori tra le varie categorie. Nel vivaio del Napoli, del Milan, della Juve, dell'Inter, così come in vivai storici stile Torino ed Atalanta, questo non accade.
A Barcellona il ragazzino di 11 anni studia i movimenti di Iniesta per 5/6 anni di fila, in Italia il ragazzino cambia modulo magari ogni 2 anni, e la cosa non è di poco conto. Guarda un esempio banale, il Dossena di turno: giocatore affermato, già arrivato in Nazionale maggiore, dall'Udinese va al Liverpool, non proprio l'ultima arrivata in europa. Bene, torna a Napoli in Italia e per entrare nel modulo del Napoli siamo costretti ad aspettare più di 6 mesi, eppure non è l'ultimo calciatore sulla faccia della terra.
E' vero che chi arriva da noi non sempre lo fa per meriti, molto, parecchio, lo fanno le spinte dei procuratori, il resto lo fanno le società con gli investimenti. Io ho vissuto l'arrivo di 2 giocatori nella massima serie dalle giovanili dell'Inter, di quella squadra oggi è rimasto solo un giocatore in B a Sassuolo. Bene, uno dei 2 che è arrivato era stato pagato qualcosa come 1 miliardo ed 800 milioni dal Pisa, l'altro era stato acquistato dalla Lodigiani insieme al giocatore che gli giocava accanto. Bene, i 2 rispettivi compagni di reparto erano 10 volte più forti di loro, eppure non sono arrivati dove avrebbero dovuto, ma forse con un impostazione diversa chissà...
Ora torno a lavorare, quando uppi un post, prima di sparare sterco sulla gente che nemmeno conosci, accertati che abbia già risposto non dandoti retta, proprio come avevi fatto tu, perchè magari sta facendo altro e non ha ancora letto...