Andrea Carnevale rimette le cose a posto

[mr.wolf]

"lo Scudetto perso nel 1988, è una ferita ancora aperta. Ancora non riusciamo a spiegarsi, forse è successo qualcosa nello spogliatoio che non doveva accadere. Avevamo un buon vantaggio, ma siamo stati ingenui, ci siamo un po' arrabbiati tutti contro l'allenatore che era la parte più positiva dello spogliatoio. In quella stagione ci facemmo male da soli, abbiamo fatto una grande ingenuità".

"Ci furono tante chiacchiere, ma la ca**ata l'abbiamo fatta noi all'interno dello spogliatoio. Avevamo 5 punti di vantaggio, ci fu qualche lite e facemmo un comunicato contro l'allenatore e fu decisamente sbagliato. E' successo solamente questo, abbiamo sbagliato. Le altre cose che si dicono sono solo chiacchiere".

https://www.areanapoli.it/interviste/ca ... 33071.html

Ecco, io l'ho sempre saputa e pensata così. E in quel tempo al Napoli ci lavoravo. Scudetto venduto da Ferlaino a Berlusconi, dai giocatori alla camorra, ed altre ricostruzioni varie, per me sono state solo fantasie di chi non voleva accettare la verità più semplice, che oggi Carnevale ricorda.

[10maggio1987]

"lo Scudetto perso nel 1988, è una ferita ancora aperta. Ancora non riusciamo a spiegarsi, forse è successo qualcosa nello spogliatoio che non doveva accadere. Avevamo un buon vantaggio, ma siamo stati ingenui, ci siamo un po' arrabbiati tutti contro l'allenatore che era la parte più positiva dello spogliatoio. In quella stagione ci facemmo male da soli, abbiamo fatto una grande ingenuità".

"Ci furono tante chiacchiere, ma la ca**ata l'abbiamo fatta noi all'interno dello spogliatoio. Avevamo 5 punti di vantaggio, ci fu qualche lite e facemmo un comunicato contro l'allenatore e fu decisamente sbagliato. E' successo solamente questo, abbiamo sbagliato. Le altre cose che si dicono sono solo chiacchiere".

https://www.areanapoli.it/interviste/ca ... 33071.html

Ecco, io l'ho sempre saputa e pensata così. E in quel tempo al Napoli ci lavoravo. Scudetto venduto da Ferlaino a Berlusconi, dai giocatori alla camorra, ed altre ricostruzioni varie, per me sono state solo fantasie di chi non voleva accettare la verità più semplice, che oggi Carnevale ricorda.

Anche io ho sempre pensato che la realtà fosse molto più semplice di quello che si raccontava.
La squadra era scoppiata e i dissapori nello spogliatoio fecero il resto.
Tutto il resto sono solo chiacchiere e dopo più di 30 anni tali sono rimaste.

[ROGER MILLA]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

[lestat]

Dici?

Non so.Quello che so,e' che la ferita e' ancora sanguinante.

[10maggio1987]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so c'era un malumore che risaliva all'anno precedente, quello del primo scudetto.
L'allenatore accusò la squadra di essersi impegnata poco nell'ultima partita del torneo, ad Ascoli, a scudetto già vinto. La partita finì 1-1 e contribuì a salvare l'Ascoli e a condannare il Brescia. Pare che dopo la sfuriata di Bianchi la squadra intonò un eloquente 'Te ne vaje o no' rivolto allo stesso.
Bianchi comunque non aveva un carattere facile e in squadra c'erano parecchi 'capuzzielli', tipo Bagni, Giordano, lo stesso Diego...

[mr.wolf]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

[mr.wolf]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so c'era un malumore che risaliva all'anno precedente, quello del primo scudetto.
L'allenatore accusò la squadra di essersi impegnata poco nell'ultima partita del torneo, ad Ascoli, a scudetto già vinto. La partita finì 1-1 e contribuì a salvare l'Ascoli e a condannare il Brescia. Pare che dopo la sfuriata di Bianchi la squadra intonò un eloquente 'Te ne vaje o no' rivolto allo stesso.
Bianchi comunque non aveva un carattere facile e in squadra c'erano parecchi 'capuzzielli', tipo Bagni, Giordano, lo stesso Diego...

Esatto, ricordi bene, i calciatori già volevano liberarsene l'anno dello scudetto.

[bicie']

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

vizi, stravizi, nottate, chi giocava a carte fino al mattino, chi andava con le belle donne, Bianchi non solo pretendeva serieta' ma anche PUNTUALITA'

quelli arrivavano tardi e stralunati, alla fine la situazione poteva solo scoppiare.

[10maggio1987]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

vizi, stravizi, nottate, chi giocava a carte fino al mattino, chi andava con le belle donne, Bianchi non solo pretendeva serieta' ma anche PUNTUALITA'

quelli arrivavano tardi e stralunati, alla fine la situazione poteva solo scoppiare.

Arrivavano pure tardi e stralunati, ma qualcosina alla fine riuscirono a portarla a casa.
Il rammarico è che con quello squadrone avremmo potuto vincere anche di più, magari un altro scudetto e provare ad andare un pò più lontano in Coppa dei Campioni...

[mr.wolf]

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

vizi, stravizi, nottate, chi giocava a carte fino al mattino, chi andava con le belle donne, Bianchi non solo pretendeva serieta' ma anche PUNTUALITA'

quelli arrivavano tardi e stralunati, alla fine la situazione poteva solo scoppiare.

Arrivavano pure tardi e stralunati, ma qualcosina alla fine riuscirono a portarla a casa.
Il rammarico è che con quello squadrone avremmo potuto vincere anche di più, magari un altro scudetto e provare ad andare un pò più lontano in Coppa dei Campioni...

Infatti la posizione dei giocatori era quella: noi facciamo la nostra vita privata come ci pare a noi e poi in campo ce la vediamo noi. Bianchi non era di questo parere

[ROGER MILLA]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

Ah, ecco. Avevo 8 anni, onestamente non potevo capire determinate dinamiche. Comunque, da quello che ho potuto capire, riguardava la vita privata; per carità, il disordine nella vita privata sappiamo che può pregiudicare le prestazioni, però, se fino a quel momento eravamo in testa, pure Bianchi (pur avendo ragione) avrebbe potuto tener duro ancora un po' e poi sfancularli a fine campionato; a quest'ora avremmo potuto avere uno scudetto in più, e magari avremmo fatto più strada anche in Coppa dei Campioni, magari prendendoci la rivincita col Real Madrid.

[napolirun]

Tra l'altro ancora devo capire per quale motivo s'incazzarono con l'allenatore.

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

Ah, ecco. Avevo 8 anni, onestamente non potevo capire determinate dinamiche. Comunque, da quello che ho potuto capire, riguardava la vita privata; per carità, il disordine nella vita privata sappiamo che può pregiudicare le prestazioni, però, se fino a quel momento eravamo in testa, pure Bianchi (pur avendo ragione) avrebbe potuto tener duro ancora un po' e poi sfancularli a fine campionato; a quest'ora avremmo potuto avere uno scudetto in più, e magari avremmo fatto più strada anche in Coppa dei Campioni, magari prendendoci la rivincita col Real Madrid.

Ma poi, con uno scudetto in più, potevamo ancora dire che la gestione attuale è la migliore mai avuta dal Napoli? Giusto per risvegliare un poco gli animi,oggi calma piatta sul forum

[ROGER MILLA]

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

Ah, ecco. Avevo 8 anni, onestamente non potevo capire determinate dinamiche. Comunque, da quello che ho potuto capire, riguardava la vita privata; per carità, il disordine nella vita privata sappiamo che può pregiudicare le prestazioni, però, se fino a quel momento eravamo in testa, pure Bianchi (pur avendo ragione) avrebbe potuto tener duro ancora un po' e poi sfancularli a fine campionato; a quest'ora avremmo potuto avere uno scudetto in più, e magari avremmo fatto più strada anche in Coppa dei Campioni, magari prendendoci la rivincita col Real Madrid.

Ma poi, con uno scudetto in più, potevamo ancora dire che la gestione attuale è la migliore mai avuta dal Napoli? Giusto per risvegliare un poco gli animi,oggi calma piatta sul forum

Certo che si potrebbe. Alla fine chi lo dice sono quelli per cui il calcio a Napoli è iniziato nel 2004, quindi anche 5 scudetti in più (prima del 2004) cosa vuoi che cambierebbero a loro?

[pippobaldi1967]

da quell'ammutinamento ne fecero le spese Bagni, Giordano e Garella...quest'ultimo fu quello che lesse il comunicato della squadra ai giornalisti

[bicie']

Da quello che so e che ricordo, il motivo era che i giocatori erano forti ma dalla vita privata disordinata (per usare un eufemismo soprattutto per Diego ma per lo stesso Carnevale).
L'allenatore, Ottavio Bianchi da Bergamo, era un po' musone e soprannominato "Martello", per la sua cura maniacale degli aspetti della vita che un calciatore professionista dovrebbe avere, tra casa e campo di allenamento. D'altra parte Bianchi anche da calciatore era così: serio e giudizioso.
Da queste due visioni non poteva che nascere un attrito che sfociò nelle pressioni che fecero i calciatori su Ferlaino per allontanare Bianchi. Ferlaino, che con Bianchi pure aveva avuto un rapporto teso quando era calciatore, si schierò dalla parte di Bianchi e i calciatori non gradirono.

vizi, stravizi, nottate, chi giocava a carte fino al mattino, chi andava con le belle donne, Bianchi non solo pretendeva serieta' ma anche PUNTUALITA'

quelli arrivavano tardi e stralunati, alla fine la situazione poteva solo scoppiare.

Arrivavano pure tardi e stralunati, ma qualcosina alla fine riuscirono a portarla a casa.
Il rammarico è che con quello squadrone avremmo potuto vincere anche di più, magari un altro scudetto e provare ad andare un pò più lontano in Coppa dei Campioni...

e grazie orazio certo che portarono "qualcosina" il rammarico e' quello di averci comunque refus nu scudett