CHE VERGOGNA!..Se ne va anche Reynolds
Inviato: martedì 6 ottobre 2009, 21:54
La società, a pochi mesi dal trasferimento da Rieti è nel caos: la squadra appare inadeguata e lo statunitense, in rotta con Marcelletti, abbandona il gruppo un'inadempienza contrattuale contestata dal club
NAPOLI, 6 ottobre 2009 - Domenica parte il campionato di A, e c’è una squadra in evidente difficoltà. Una squadra che balbetta, zoppica, va sempre peggio. È Napoli (sponsorizzata Martos), nata dal trasferimento di Rieti nel capoluogo campano. Oggi, l’ultimo di una serie infinita di problemi: JR Reynolds ha mollato la compagnia, dopo essere stato regolarmente in squadra fino a sabato mattina. Motivo? Il ritardo nei pagamenti, ma si tratterebbe di una roba di pochi giorni. Niente di clamoroso, insomma. Tanto è bastato per ora per mandare una lettera per dichiarare risolto il contratto per inadempienza contrattuale e per preparare il ritorno negli Stati Uniti entro due-tre giorni. Pronta la risposta del club che dichiara illeggittima la richiesta di risoluzione consensuale non essendo fondate le inadempienze. Secondo il patron Papalia si tratterebbe di una mossa dell'agente per accasare Reynolds altrove a condizioni economiche più vantaggiose. La perdita del giocatore viene data quasi per scontata, ma la Nsb Napoli ha affidato a un legale la tutela dei suoi interessi.
caso marcelletti — Più che altro, la guardia statunitense avrebbe preso la palla al balzo per fuggire da una situazione per lui insostenibile. Non solo dal punto di vista logistico (era ancora in hotel, anche se aveva già scelto la nuova casa), ma per i rapporti e le diversità di vedute col tecnico Franco Marcelletti. Cose che già erano successe con un altro americano, Lance Allred, che dopo pochi giorni dall’arrivo a Napoli, si scagliò nel suo blog sia contro la società di Gaetano Papalia sia contro Marcelletti. Frasi e concetti forti, che hanno poi provocato la rottura tra le due parti, col centro sistematosi dopo pochi giorni a Pesaro. E una certa insoddisfazione nei confronti del tecnico pare essere stata manifestata da altri giocatori.
prospettive — E ora? Si naviga a vista, con una squadra fatta malissimo (anche Oglesby è stato mandato via) ma che in questo campionato, ancor di più dopo l’episodio di stamattina, non è assolutamente competitiva, e allo stato attuale partirebbe pure dal -4 inflitto per irregolarità amministrative (c’è un arbitrato pendente, se ne saprà di più il 14 ottobre). La fortuna è che non si è sprecato nessun visto, perché finora non risultano ancora tesseramenti in Fip (verranno fatti nelle prossime ore). Così, dopo l’arrivo del greco Tsaldaris servirebbe una guardia tiratrice più accentratrice di Reynolds, magari anche un quattro (Drobniak e Muurinen fanno fatica), sperando nella buona vena in regia di Kruger e augurandosi che Adeleke si rimetta al più presto in forma (è fermo da 10 mesi) per dare un po’ di vitalità sottocanestro. E pensare che alla seconda e alla quarta giornata, Napoli riceverà la visita rispettivamente di Avellino e Caserta. Derby che meriterebbero di essere giocati ad armi pari: accadrà mai?
NAPOLI, 6 ottobre 2009 - Domenica parte il campionato di A, e c’è una squadra in evidente difficoltà. Una squadra che balbetta, zoppica, va sempre peggio. È Napoli (sponsorizzata Martos), nata dal trasferimento di Rieti nel capoluogo campano. Oggi, l’ultimo di una serie infinita di problemi: JR Reynolds ha mollato la compagnia, dopo essere stato regolarmente in squadra fino a sabato mattina. Motivo? Il ritardo nei pagamenti, ma si tratterebbe di una roba di pochi giorni. Niente di clamoroso, insomma. Tanto è bastato per ora per mandare una lettera per dichiarare risolto il contratto per inadempienza contrattuale e per preparare il ritorno negli Stati Uniti entro due-tre giorni. Pronta la risposta del club che dichiara illeggittima la richiesta di risoluzione consensuale non essendo fondate le inadempienze. Secondo il patron Papalia si tratterebbe di una mossa dell'agente per accasare Reynolds altrove a condizioni economiche più vantaggiose. La perdita del giocatore viene data quasi per scontata, ma la Nsb Napoli ha affidato a un legale la tutela dei suoi interessi.
caso marcelletti — Più che altro, la guardia statunitense avrebbe preso la palla al balzo per fuggire da una situazione per lui insostenibile. Non solo dal punto di vista logistico (era ancora in hotel, anche se aveva già scelto la nuova casa), ma per i rapporti e le diversità di vedute col tecnico Franco Marcelletti. Cose che già erano successe con un altro americano, Lance Allred, che dopo pochi giorni dall’arrivo a Napoli, si scagliò nel suo blog sia contro la società di Gaetano Papalia sia contro Marcelletti. Frasi e concetti forti, che hanno poi provocato la rottura tra le due parti, col centro sistematosi dopo pochi giorni a Pesaro. E una certa insoddisfazione nei confronti del tecnico pare essere stata manifestata da altri giocatori.
prospettive — E ora? Si naviga a vista, con una squadra fatta malissimo (anche Oglesby è stato mandato via) ma che in questo campionato, ancor di più dopo l’episodio di stamattina, non è assolutamente competitiva, e allo stato attuale partirebbe pure dal -4 inflitto per irregolarità amministrative (c’è un arbitrato pendente, se ne saprà di più il 14 ottobre). La fortuna è che non si è sprecato nessun visto, perché finora non risultano ancora tesseramenti in Fip (verranno fatti nelle prossime ore). Così, dopo l’arrivo del greco Tsaldaris servirebbe una guardia tiratrice più accentratrice di Reynolds, magari anche un quattro (Drobniak e Muurinen fanno fatica), sperando nella buona vena in regia di Kruger e augurandosi che Adeleke si rimetta al più presto in forma (è fermo da 10 mesi) per dare un po’ di vitalità sottocanestro. E pensare che alla seconda e alla quarta giornata, Napoli riceverà la visita rispettivamente di Avellino e Caserta. Derby che meriterebbero di essere giocati ad armi pari: accadrà mai?
